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31 Ottobre 2017 7 cose da sapere sulla festa di Halloween

7 cose da sapere sulla festa di Halloween

Comiciamo dall’etimologia. Halloween sta per All Hallows Eve, versione inglese arcaica di All Saints, cioè Ognissanti. In seguito “All Hallows Even”, che nel 18esimo secolo si contrae in “Halloween”.
Alcuni storici ne fanno risalire le origini alla festa celtica di Samhain che indicava la fine dell’estate. Una ricorrenza pagana, assorbita dalle religioni cattolica e protestante che a metà dell’800, quando gli emigrati scozzesi e irlandesi la esportano in America, vive una seconda giovinezza.

A proposito di Samhain: sapete come si chiama la fobia di Halloween? Samhainofobia. Spiega il divulgatore scientifico David DiSalvo su Forbes, “Non è un semplice fastidio per la festa di Halloween. Ma una fobia clinicamente diagnosticata, come lo sono l’aracnofobia (paura dei ragni) e la coimetrofobia (paura dei cimiteri). Qualche volta si presenta associata ad altre fobie come la phasmofobia (paura dei fantasmi), la wiccafobia (paura delle streghe) e la nictofobia (la paura dell’oscurità notturna)”.

Il simbolo di Halloween è sicuramente la Jack-o’-lantern, una lanterna scavata in una zucca dalle sembianze umane. Le sue origini si trovano nella leggenda di Stingly Jack, il contadino irlandese che tentò di truffare il diavolo, finché questi lo condannò a vagare nell’oscurità con solo un tizzone ardente per fare luce. E Jack vi costruì attorno una lanterna partendo da una rapa. La zucca, molto diffusa in America, è… un’innovazione successiva.

In realtà la zucca non è l’unico simbolo di Halloween. Ci sono anche i pipistrelli. Durante la festa di Samhain, i celti costruivano dei falò che attraevano gli insetti che a loro volta attiravano i pipistrelli. Ma saranno le superstizioni medievali su questo animale notturno, associato alle streghe e all’oscurità, a trasportarlo nel mito neo-gotico di Halloween (più o meno quello che è successo ai gatti neri, altro simbolo della festa).

Trick-or-treat (dolcetto o scherzetto) è la formula di rito con cui i bambini si annunciano alla porta dei vicini, reclamando caramelle. Nella festa delle origini, gli abitanti dei villaggi celti indossavano pelli di animali per simboleggiare gli spiriti, ricevendone in cambio cibo e vino. In seguito, con la diffusione del culto cristiano dei morti, il 2 novembre, il cibo diventa offerta ai mendicanti che in cambio promettono di pregare per i cari estinti.

E le caramelle? Arrivano solo nel dopoguerra, quando finito il razionamento dello zucchero, Halloween si diffonde negli Usa come festa laica che precede Ognissanti. La richiesta dei dolcetti da parte dei bambini, spinge i produttori a gettarsi nel business. E se fino agli anni ’60 si vede ancora qualche dolcetto preparato in casa, i rischi di intossicazione e i prezzi a buon mercato delle caramelle e dei cioccolatini negli anni ’70 lo soppiantano definitivamente, ridefinendo ancora una volta il senso di questa antica festa pagana.

Ci avete fatto caso? Nell’immaginario d Halloween la Luna è sempre piena (e i pipistrelli le fanno ombra). Ma in realtà è molto raro che il 31 ottobre la Luna sia piena: la prossima volta per esempio accadrà… nel 2020.

31 Ottobre 2017 Halloween, i consigli per i trucchi e un look “da paura”

Halloween, i consigli per i trucchi e un look “da paura”

Per la notte di Halloween bisogna pensare ad un look “da paura!” che non riguardi solo l’abbigliamento ma anche trucco, capelli e accessori. Cominciamo con le maschere per i signori uomini con alcuni look proposti da Stefano Terzuolo, Braun Ambassador e fondatore di GUM. Il look perfetto per chi vuole sembrare il fantasma di un pirata delle sette leghe punta su un’indispensabile barba o sul pizzetto. Per il look alla Jack Sparrow gli occhi dovranno essere bistrati di nero, ma non potrà mancare una bella benda su un occhio. Per i capelli: si potrà usare una parrucca o nel caso di chiome già lunghe meglio spettinarle e arruffarle con una lacca spray. Chi ha invece un taglio più corto, potrà pettinarli indietro supportando il look con cere opache, dal fissaggio forte, così da far sembrare i capelli irrigiditi dalla salsedine, oppure tutti scompigliati utilizzando sempre cere strong. Ovviamente non potrà essere dimenticato il cappello per coronare questo styling. Se invece il look scelto deve essere “macho & wild”, meglio pensare ad unboscaiolo assassino da film horror, con barba abbastanza lunga, ma non eccessivamente folta. Gli occhi saranno cerchiati con ombretti marroni o grigi a simulare occhiaie da stanchezza. Per i capelli basterà usare una semplice parrucca, chi ha i capelli lunghi deve tenerli all’indietro con una coda e con l’aggiunta di una leggera rasatura laterale. Chi li ha corti dovrà invece ricreare l’effetto spettinato con l’aiuto di cere dalla tenuta forte e scompigliare la chioma il più possibile per dare l’idea di “vissuto e wild”.

Per le ragazze il look da paura comincia dall’abbigliamento con le proposte di Blugirl che celebra la notte di Halloween con un look nelle tonalità dell’arancio pumpkin e nero: una maglia dolcevita in lana a costine bicolore, decorata con fiocchi di nastri di maglia, abbinata a pantaloni palazzo che esaltano la silhouette.  Mango sceglie il cappotto color zucca e gli stivali cuissard in tessuto nero elesticizzato con tacco rosso. Il body è nero effetto pizzo di Trimph. Anche il profumo di Halloween dovrà fare la sua parte. Lo scatto intrigante del maestro Serge Lutens, tratto dalla sua raccolta fotografica Berlin à Paris, è abbinato a una delle fragranze della nuova Collection Noire – La fille de Berlin – caratterizzato da uno tono rosso sangue: il profumo è a base di rosa “pungente” dice Lutens, e pepe. Il look dovrà essere grafico-punk secondo Pablo Ardizzone per Shiseido, che propone occhi enfatizzati dall’Inkstroke Eyelyner brush che scivola sulle palpebre inferiori come inchiostro appunto, creando un effetto ciglia finte. L’ombretto viene sostituito dal rossetto rosa acceso che viene steso e sfumato anche attorno agli occhi, sugli zigomi e naturalmente sulle labbra, delineate da una matita nera.

Quanto contano gli accessori nel look Halloween? Tanto, a cominciare dalle scarpe che potranno essere le pump di Simone Castelletti, linea Faye, décolleté della nuova collezione, in camoscio viola con stella in silver glitter e tacco a stiletto 11 cm. Per i gioielli ci pensa Rue Des Mille che aggiunge alla collezione di punta I Sogni Son Desideri, Gufo Ugo che anima una intera parure di collana, anello, bracciale e orecchini. La notte delle streghe di PrettyBallerinas è una capsule ispirata alle stelle, perfetta per affrontare l’oscurità della serata più spaventosa dell’anno. Ellen, la slipper in velluto viola con ricami Swarosky di stelle e lune e Zoey è la nuova sneaker in velluto nero con stelle glitter, sono proposte in versione mamma/figlia per un travestimento di coppia.

 

Dai demoni ai fantasmi fino agli scheletri nell’armadio, l’Halloween di Primark è una selezione di costumi per bambini, beauty boxes e nuove decorazioni. Carine le maschere da baby scheletri. Gioielli e bijoux sono un tripudio di ciondoli nelle forme di zucche, pipistrelli. Original Marinesdedica ad Halloween una capsule per babies e teenagers. Per le girl si parte dal nero con note pink per T-shirt e leggings personalizzati da un buffo gatto nero, gonna sovrapposta in tulle personalizzata con micro fantasie dark e felpa-gattino con orecchie sul cappuccio. Ci sono anche felpe pipistrello con ali e cappuccio maschera, leggings, T-shirt e mini-gonna sovrapposta in tulle con stampe di micro pipistrelli e lettering scary, mini dress con ali da pipistrello, felpa con grafica skeleton dal cuore scintillante e leggins con teschi. L’horror style per il baby boy è a base di pants con stampe ragnatela, T-shirt con stampa mummia e felpa con cappuccio che rievoca Jack, la zucca di Halloween, oppure felpe con stampa scheletro da abbinare ai pants e alla T-shirt monster. Per i teenagers meglio la T-shirt con skeleton hand fluorescente con le scritte I’m with a vampire per lei e I’m with a witch per lui.

 

(fonte ansa.it)

31 Ottobre 2017 Le migliori fidanzate? Le femministe!

Le migliori fidanzate? Le femministe!

Le migliori fidanzate? Le femministe!
Femminismo e romanticismo vanno d’accordo: le donne che si definiscono tali sarebbero le migliori candidate a rapporti di coppia stabili e appaganti.

Il femminismo fa bene alla coppia, assicurano alla Rutgers University (Usa). Una ricerca presentata dall’università americana ha dimostrato infatti che le coppie più felici sono quelle in cui lei (o anche lui) sostiene idee femministe.

Julie Phelan e Laurie Rudman hanno sottoposto 242 studentesse e 289 donne “reclutate” su internet, tutte da circa 5 anni impegnate in una relazione, a questionari riguardanti la percezione della propria vita di coppia.

Diversi i parametri considerati dall’indagine : il grado di serenità della coppia, la qualità della vita sessuale, la frequenza di litigi e di risate e il grado di equità nelle scelte di tutti i giorni. «Uomini e donne hanno ancora molti pregiudizi sulle femministe», affermano le autrici. «Oltre ad essere rappresentate come poco attraenti, le femministe sono spesso viste come vittime della propria incapacità di darsi da fare da sole». Ma così non è, a quanto pare.

Lo studio ha mostrato infatti che il femminismo ben si adatta a una relazione romantica fatta di dolcezze e di attenzioni per il partner. Secondo la ricerca infatti le giovani donne che vivono relazioni con maschi “femministi” sperimentano elevati livelli di qualità di vita di coppia e una maggiore equità nelle decisioni che riguardano i partner.

Tra le donne più mature, vicine alle ideologie femministe e impegnate in relazioni con partner ideologicamente aperti al femminismo, esiste invece un maggiore benessere psicofisico e sessuale. Ma cosa c’entra il femminismo con tutto ciò? Secondo le studiose, due sono le possibili spiegazioni: da un lato gli uomini più aperti nei confronti delle donne tendono a supportare maggiormente le ambizioni delle loro partner, permettendo loro una maggiore serenità. Dall’altro una donna femminista è generalmente emancipata anche sul lavoro, e ciò assicura alla coppia una maggiore tranquillità anche sul piano economico.

31 Ottobre 2017 Da Marilyn a Audrey Hepburn gli insoliti segreti di bellezza delle star di Hollywood.

Da Marilyn a Audrey Hepburn gli insoliti segreti di bellezza delle star di Hollywood.

Se volete sapere come fare per avere un corpo perfetto ed essere sempre in forma, sapete che potete affidarvi ai consigi alimentari – un po’ strampalati – di Gwyneth Paltrow o agli esercizi di fitness di star come Jennifer Lopez, un vero esempio quando si parla di bellezza.
Il Daily Mail è andato indietro nel tempo per sapere come facevano le star di Hollywood degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta, e ha scoperto che le cose erano un po’ diverse… ma non del tutto!

Anche le bellissime Marilyn Monroe, Audrey Hepburn o Joan Crawford, infatti, avevano i loro segreti di bellezza: abitudini che, leggendole oggi, ci paiono decisamente insolite.
Marilyn Monroe per esempio usava 5 diversi rossetti per ottenere il colore desiderato ma soprattutto metteva dei pezzi di marmo nel reggiseno, per far sì che rimanesse sempre sodo e turgido sotto gli abiti che indossava…

Audrey Hepburn è divenuta famosa anche grazie al suo sguardo da cerbiatta che ottenevaseparando le ciglia, dopo aver messo il mascara, con una spilla da balia.

Niente a confronto a quel che faceva Joan Crawford per il suo sguardo e i suoi capelli: l’attrice infatti si bagnava gli occhi con l’acido borico e si faceva lo shampoo con sei uova!

Gloria Grahame era corsa ai ripari in seguito a un intervento chirurgico andato male che le aveva deformato il labbro superiore: sotto di esso, per farlo apparire normale, metteva del cotone.

Marlene Dietrich invece, usava un materiale molto prezioso per le sue parrucche: le cospargeva, infatti, di polvere d’oro per farle apparire sempre luminose per un importo di circa 400 dollari, una discreta cifra anche negli anni Quaranta.

 

30 Ottobre 2017 Sport Flash,Campionato Serie D Girone “I”: Troina-Igea Virtus 4-2. L’intervista a mister Pagana (audio).

Sport Flash,Campionato Serie D Girone “I”: Troina-Igea Virtus 4-2. L’intervista a mister Pagana (audio).

L’intervista a  Peppe Pagana mister del Troina dopo la vittoria sull’Igea Virtus: Mister Pagana, la posta in palio era alta e la partita contro l’Igea Virtus lo ha dimostrato, entrambe le compagini hanno lottato per portare a casa i 3 punti, per poter ambire alla vetta della classifica. Vittoria strameritata per il Troina, forti anche delle reti bianche tra Roccella ed Ercolanese, si posizionano nuovamente in vetta alla classifica, in condivisione con l’Ercolanese. I suoi ragazzi sono la squadra più giovane del campionato, ma dimostrano tanta maturità, vi preparate per il turno infrasettimanale mercoledi si gioca nuovamente, il Troina sarà impegnato nella trasferta in Campania contro l’Ercolanese, altra capolista, sarà dunque uno scontro per la conquista del vertice in solitaria.

Servizio a cura di Salvo Saladdino.

30 Ottobre 2017 Uomo licenziato per meteorismo.

Uomo licenziato per meteorismo.

Licenziare senza preavviso e senza giuste ragioni sembra essere diventata una moda nel nostro paese. Altrove però non sembra andare meglio.

Negli Stati Uniti un uomo di nome Rich è stato allontanato dal posto di lavoro per un fastidioso ed esagerato meteorismo. Oltre al danno, quindi, la beffa: derisione e scherzi da parte degli ex colleghi. L’uomo lavorava insieme alla moglie in uno stabilimento che vende carne all’ingrosso.

 La moglie lavorava con lui e sarebbe venuta sicuramente a conoscenza del rischio licenziamento se ci fosse stata qualcosa che non andava. Le motivazioni date dagli uffici sono invece state incredibili: Rich faceva troppe flatulenze eccessivamente puzzolenti ed in ufficio nessuno lo sopportava più.

La condizione dell’uomo però non era voluta: un bypass gastrico gli ha provocato questo grande disagio. La famiglia ha quindi deciso di citare l’azienda in tribunale e Rich ha ricevuto la possibilità di poter lavorare da casa.

30 Ottobre 2017 Toccare le persone rende più disponibili

Toccare le persone rende più disponibili

Nell’era di internet e delle conoscenze virtuali è sempre bello riscoprire, grazie ad una ricerca, che la realtà fisica ha ancora un forte impatto nelle nostre vite.

Lo studio, condotto dall’Université de Bretagne-Sud, in Francia, ha dimostrato come, quando si chiede aiuto a una persona, se si vuole essere convincenti non basta usare le parole giuste, toccarla sarebbe di grande aiuto.

 Nell’esperimento messo a punto dai ricercatori, due attori hanno fermato alcune centinaia di passanti, chiedendo loro di prendersi cura di un cane di grandi dimensioni per 10 minuti mentre andavano a comperare alcuni prodotti in una farmacia vicina dove non potevano entrare gli animali.

Le persone che venivano toccate alla richiesta rispondevano sì il 55% delle volte. In assenza di tocco invece a dare una risposta affermativa era solo il 35%. La prossima volta quindi che volete essere convincenti, provate a cercare un contatto fisico!

30 Ottobre 2017 Tutto è relativo, anche la soddisfazione sessuale

Tutto è relativo, anche la soddisfazione sessuale

Fare sesso è senza dubbio un’attività molto piacevole, ma la soddisfazione è ancora maggiore se pensiamo di farlo più spesso rispetto ad amici e conoscenti. E’ la singolare conclusione di una ricerca condotta da Tim Wadsworth, sociologo presso la University of Colorado Boulder, che tra il 1993 e il 2006 ha analizzato i questionari compilati da 15.386 individui in occasione della General Social Survey, uno studio demografico condotto ogni anno su un campione della popolazione statunitense. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Social Indicators Research.

Di più (degli altri) è meglio.
 In generale i partecipanti al sondaggio hanno dichiarato che il sesso li rende felici e il livello di soddisfazione è maggiore di oltre il 50% per i soggetti che hanno una vita sessuale attiva e regolare. Ma la felicità tra le lenzuola risulta condizionata dal paragone con quella degli amici: chi fa sesso due-tre volte al mese ma è convinto che i suoi amici lo facciano molto più spesso, ha una probabilità più bassa del 14% di riportare nel censimento alti livelli di soddisfazione.
Insomma, per essere felici non sembra importante fare tanto sesso, ma farne di più rispetto agli altri. Secondo i ricercatori la spiegazione di questo comportamento è diversa per uomini e donne: mentre per i maschi fare più sesso rispetto agli amici è una dimostrazione di forza e virilità, per le femmine il sentirsi desiderate favorirebbe l’autostima e la sensazione di sicurezza.

Insomma, per essere felici non sembra importante fare tanto sesso, ma farne di più rispetto agli altri. Secondo i ricercatori la spiegazione di questo comportamento è diversa per uomini e donne: mentre per i maschi fare più sesso rispetto agli amici è una dimostrazione di forza e virilità, per le femmine il sentirsi desiderate favorirebbe l’autostima e la sensazione di sicurezza.

29 Ottobre 2017 Rino Gaetano: Oggi il  29/10/1950 nasceva il cantautore

Rino Gaetano: Oggi il 29/10/1950 nasceva il cantautore

Rino Gaetano, all’anagrafe Salvatore Antonio Gaetano (Crotone, 29 ottobre 1950 – Roma, 2 giugno 1981), è stato un cantautore italiano, ricordato per la sua voce ruvida, per l’ironia e i nonsenso caratteristici delle sue canzoni, nonché per la denuncia sociale spesso celata dietro testi apparentemente leggeri e disimpegnati.

Rimasto profondamente legato alle sue origini calabresi, rifiutò ogni sorta di etichetta e, a differenza di numerosi suoi contemporanei, evitò di schierarsi politicamente. Nonostante questo, i suoi componimenti non mancano di riferimenti e critiche alla classe politica italiana: Gaetano arrivò in alcuni suoi brani a fare nomi e cognomi di uomini politici del tempo e non solo e, anche per questo, i suoi testi e le sue esibizioni dal vivo furono più volte segnati dalla censura.

Crocevia della sua carriera fu l’esperienza sanremese con il successo di Gianna; per molto tempo infatti gran parte del pubblico italiano lo ha ricordato solo per questo episodio e per questa canzone. I suoi lavori precedenti vennero quasi eclissati dal nuovo successo e ciò che giunse al grande pubblico delle sue canzoni – in primis Gianna – fu soprattutto il nonsenso e non tutto ciò che si celava dietro di esso. Tragica e prematura fu la sua scomparsa, dovuta a un incidente stradale che lo portò via a soli trent’anni.

Il lavoro di Rino Gaetano cominciò a essere significativamente apprezzato diversi anni dopo la sua morte e molte delle sue canzoni vennero riscoperte soprattutto dopo il 2000, riscuotendo consensi sempre maggiori, in particolar modo tra le nuove generazioni, e conferendo all’ormai defunto cantautore lo status di artista di culto.

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