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14 Maggio 2019 Radio Flash ospite dell’Ente del Turismo al Sarona Market di Tel Aviv

Radio Flash ospite dell’Ente del Turismo al Sarona Market di Tel Aviv

(di Enzo Sangrigoli inviato a Tel Aviv)

La curiosità di scoprire, di vivere intensamente la città di Tel Aviv al di là dell’Eurovision Song Contest ci porta a girare angoli inaspettati e a scoprire scorci di storia millenaria e altri proiettati nel futuro, partendo dalla storia di un grande popolo del Mediterraneo alla città cosmopolita di oggi.

Questo pomeriggio su invito – alla nostra redazione – dell’Ente turismo di Israele, siamo andati a visitare uno dei market più importanti della città, che pullula di colori, odori e sapori del Mediterraneo, un mix di culture e di prodotti unici.

Ad accoglierci c’è Assaf, un operatore del turismo di Tel Aviv, parla bene l’inglese, è brillante e dinamico.

Sono bastati pochi secondi per entrare in sintonia, Assaf ci parla orgogliosamente del “Sarona Market” come del tempio dei sapori e della cultura del cibo del Mediterraneo; cominciamo un’infinità di assaggi e di prelibatezze a noi sconosciute, ma non è mancato l’incontro con il cous cous, di cui abbiamo spiegato che nella nostra Sicilia c’è una grande tradizione con maestri eccellenti, che interpretano in maniera unica uno dei piatti che meglio identificano la dieta mediterranea.

Assaf quando facciamo gli assaggi di olio, guardandoci ci confessa che l’olio Italiano è certamente superiore. Per nostra curiosità abbiamo provato l’olio prodotto in questa terra, poco c’entra con la caratterista dell’olio prodotto in Italia e nella fattispecie in Sicilia, sia a livello olfattivo che per consistenza.

Scopriamo però una pizza molto speciale (la chiamiamo così, perchè ha la forma e le sembianze della regina dello street food italiano), si chiama “Juman” arricchita da verdure, salse e una crema speciale al limone, assolutamente da provare se andate in questa terra, oltre i Falafel, l’Hummus e la Pita

Si è trattato comunque di una intensa immersione in una cultura culinaria ricca e speziata.

 

27 Ottobre 2017 Meglio fare scelte a stomaco vuoto.

Meglio fare scelte a stomaco vuoto.

Sentiamo spesso dire che a pancia piena si ragioni meglio, la cosa però non sembrerebbe essere vera. A dirlo un team di ricercatori olandesi che ha dimostrato che si tratta in realtà dell’esatto contrario.

La fame, infatti, stimolerebbe una maggiore capacità di fare la scelta giusta, soprattutto quando l’esito delle decisioni è incerto.

I ricercatori hanno fatto digiunare un gruppo di volontari una sera, invitandoli la mattina successiva in laboratorio. Ad una parte di loro è stata servita la colazione, ad altri no. Tutti sono stati quindi sottoposti ad un test psicologico basato sul gioco d’azzardo, dal nome Iowa Gambling Task.

Dai risultati, chi era affamato faceva scelte più vantaggiose e che avevano migliori performance di chi era sazio. La fame quindi stimola l’ingegno, e non solo nella ricerca di vantaggi immediati (solo per riempire lo stomaco) ma anche nel lungo termine!

16 Ottobre 2017 Il supermercato che vende cibi scaduti.

Il supermercato che vende cibi scaduti.

Uno dei più grandi problemi che colpisce la società moderna è sicuramente lo spreco di cibo. L’abbondanza fa sì che molti dei supermercati classici buttino via prodotti alimentari appena scaduti o che hanno confezioni lievemente rovinate e che quindi molte persone si rifiutano di acquistare.

In Danimarca si è deciso di affrontare la questione con l’apertura di un supermercato che vende solo prodotti alimentari e cosmetici prossimi alla scadenza o appena scaduti, oppure il cui aspetto estetico non è perfetto.

Il nome del supermercato è WeFood e l’inaugurazione è stata un vero e proprio evento nazionale. Fuori dal negozio si sono formate lunghe code di persone, attratte dai forti sconti sui prodotti (dal 30 al 50%). La cosa più importante, però, è il messaggio che questo supermercato vuole dare: combattere lo spreco di cibo.

WeFood è gestito da volontari ed è nato grazie a una campagna di crowdfunding. Se il successo continuerà è già stata annunciata l’apertura di altri supermercati simili nel paese. Speriamo arrivino presto anche in Italia!

12 Ottobre 2017 Non masticare il cibo fa dimagrire?

Non masticare il cibo fa dimagrire?

Nascono in continuazione nuovi metodi abbastanza improbabili per dimagrire: da miracolose tecniche di respirazione a toppe cucite sulla lingua.

C’è, però, uno studio del 1986 che, stranamente, ha ricevuto poche citazioni e che va contro la buona regola del masticare adeguatamente prima di ingerire il cibo. Secondo questa ricerca, infatti, masticare meno fa accumulare meno zuccheri nel sangue.Durante lo studio è stato chiesto ad alcuni volontari di mangiare lo stesso identico pasto in due occasioni: una volta masticando per bene ed un’altra volta cercando di masticare meno possibile. E’ stato quindi testato il livello di glicemia e si è visto come i livelli di zucchero nel sangue erano inferiori quando si inghiottiva senza masticare.

Nonostante ciò nessuno, per fortuna, ha mai proposto una dieta basata sulla non masticazione, anche perché i benefici di farlo sono evidentemente superiori al non masticare adeguatamente.

10 Ottobre 2017 Il sesso non è sport.

Il sesso non è sport.

Una ricerca canadese chiarisce definitivamente la questione: il sesso, purtroppo, non fa dimagrire.

Pranzi luculliani e aperitivi non stop. Tra una portata e l’altra, una domanda sorge spontanea: ci sarà un modo piacevole per smaltire tutte queste calorie in eccesso?
Anthony D. Karelis, insegnante di scienze motorie all’Università del Quebec di Montreal ha deciso di affrontare la questione in modo scientifico e ha recentemente conlcuso un singolare studio volto a quantificare il dispendio energetico dell’attività sessuale.

Che piacere far la cavia
Karelis e i suoi colleghi hanno selezionato 21 coppie eterosessuali e hanno chiesto loro di correre per 30 minuti su un tapis roulant in modo da poter misurare con precisione la quantità di calorie consumata. Hanno poi consegnato alle coppie un bracciale in grado di misurare il consumo energetico delle varie attività e le hanno rimandate a casa chiedendo loro di avere almeno un rapporto sessuale a settimana per un mese indossando l’ apparecchio.
Insieme al bracciale hanno fornito anche un questionario dove ogni coppia doveva annotare gli effetti psicologici, in termini di benessere, suscitati da ogni rapporto in confronto alla corsa sul tappeto.

Delusi?
I risultati dello studio non sono stati entusiasmanti, almeno dal punto di vista del fitness: in media un rapporto sessuale implica un consumo energetico di 4 calorie al minuto per gli uomini e 3 per le donne, come una passeggiata in collina o un doppio a tennis a ritmo blando, meno della metà rispetto a quelle bruciate con una corsetta a bassa intensità della stessa durata.

Dal punto di vista della soddisfazione invece il 98% dei partecipanti al test ha dichiarato di sentirsi molto meglio dopo il sesso piuttosto che dopo il running. «L’altro 2% – conclude ironicamente il ricercatore – probabilmente si cercherà un nuovo partner quanto prima».

6 Ottobre 2017 Esistono cibi che non hanno scadenza?

Esistono cibi che non hanno scadenza?

Una delle cose a cui dobbiamo fare maggiormente attenzione quando acquistiamo un alimento è la data di scadenza, ovvero la data dopo la quale non possiamo più mangiare l’alimento per evitare problemi che potrebbero derivarne. Le date di scadenza sono molto diverse tra loro: ci sono alimenti che durano pochi giorni, come i formaggi freschi, e alimenti la cui data di scadenza (o, più correttamente, termine minimo di conservazione) è due anni, ma che in realtà potrebbero durare molto di più.

Si, perché la data di scadenza, per essere indicata dall’azienda che produce l’alimento, deve essere anche verificata: se prendiamo, per esempio, l’azienda che fa la pasta, deve dichiarare due anni perché sa che quel prodotto, conservato per due anni, mantiene le sue caratteristiche. Ovviamente, non può saperlo per 50 anni e quindi non si trova una scadenza che ha una data tra 50 anni, ma la questione è più legale che scientifica; questo significa che potrebbero esistere degli alimenti che, addirittura, non hanno scadenza, e teoricamente potrebbero essere consumati all’infinito!

 In linea di massima, ciò che fa scadere gli alimenti sono le proliferazioni batteriche, che oltre a far crescere microrganismi pericolosi per la salute causano anche un’alterazione dei componenti dell’alimento, creandone di pericolosi come l’istamina, con cui si può finire all’ospedale. Questo significa che se riusciamo a controllare la proliferazione, teoricamente l’alimento potrebbe conservarsi anche per sempre, o almeno fin quando il suo contenitore non viene danneggiato e c’è la possibilità di ingresso dei microrganismi esterni.
Uno degli esempi di questi alimenti sono le scatolette di tonno: il tonno, infatti, viene inscatolato quando non è ancora stato cotto quindi, una volta sigillato, viene cotto che è già all’interno della scatola. Così si uccidono tutti i batteri che si trovano all’interno, ma altri batteri non hanno la possibilità di entrare, e di crescere, perché a quel punto la scatoletta è già sigillata, per cui non c’è più alcun rischio. Questo vale in generale per tutti gli alimenti in scatola, ma anche sotto vuoto: il caso simile è di una torta che ha 106 anni trovata in Antartide, dove il freddo ha impedito la crescita batterica per cui la torta era ancora commestibile quando è stata ritrovata, alcune settimane fa, dagli esploratori.
Ma l’alimento ancora commestibile ritrovato addirittura nelle tombe dei faraoni è il miele: una soluzione che contiene così tanto zucchero da intrappolare i batteri e impedirgli di moltiplicarsi può durare non anni, ma addirittura secoli, e infatti gli archeologi hanno trovato del miele che ha più di 2000 anni che, per le caratteristiche interne, è perfettamente commestibile. Certo, non tutti hanno il coraggio di assaggiarlo, ma nel complesso è un risultato davvero incredibile!
3 Ottobre 2017 Cosa mangiare per affrontare al meglio il cambio di stagione

Cosa mangiare per affrontare al meglio il cambio di stagione

Autunno Frutta e verdura per fare il pieno di salute: ecco i cibi consigliati per l’inizio dell’autunno

Il passaggio dall’estate all’autunno non è sempre una passeggiata. Stress e sbalzi di temperatura, con conseguenze per la salute, sono i principali pericoli da evitare. Ma occorre attenzione anche a tavola; ecco allora qualche consiglio.

Ci sono infatti dei cibi che rafforzano le vie respiratorie, che puliscono il sangue, che migliorano la grana della pelle e che aumentano l’energia. In questo elenco figurano di sicuro i cachi, frutti anti-stanchezza grazie all’alto contenuto di fruttosio e ottima fonte di vitamine A, C e K, utili per il sistema immunitario. Poi ci sono i funghi, che contengono un aminoacido, il triptofano, capace di controllare l’ansia e la tensione.

Nella lista della spesa dell’autunno non dovrebbero poi mancare in questo periodo anche broccoli, cavolfiori (ricchi di vitamina B1, che favorisce la concentrazione) e i cavoli, con numerose sostanze antiossidanti preziosissime per la salute dell’apparato respiratorio.

Grazie alle notevoli quantità di fibra, vitamina A e carotenoidi, in elenco c’è anche la zucca, un toccasana per il proprio benessere. Stesso discorso per le castagne (ricche di vitamina B6 e Omega 3, fondamentali nel combattere la depressione), i mandarini, le mele e le pere, vere e proprie miniere di potassio. Consigliati anche i melograni (carichi di antiossidanti e vitamina A) e le rape, in cui abbondano acido folico e vitamina C. Completano la lista degli alimenti consigliati per affrontare al meglio il cambio di stagione radicchio, carote, lattuga, sedano, zucchine, fagioli e uva.

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3 Ottobre 2017 Notte piccante? Ecco i cibi che diminuiscono il desiderio sessuale.

Notte piccante? Ecco i cibi che diminuiscono il desiderio sessuale.

Una cattiva alimentazione può incidere su un abbassamento della libido, la nutrizionista Elouise Bauskis ha dichiarato in un intervista al Daily Mail:

“La libido può essere influenzata da stress, stanchezza, turni di lavoro massacranti, preoccupazioni finanziarie. Ma anche il cibo può giocare un ruolo e avere effetti sia positivi che negativi sul desiderio sessuale – ha spiegato la nutrizionista – L’arcobaleno di frutta e verdura aiuta a sollevare l’umore e aumentare i livelli di energia, ma nella scelta contano anche i meccanismi digestivi che si devono mettere in campo“

Si parla spesso dei cibi afrodisiaci che esaltano la libido come le ostriche e le cozze, che contengono zinco uno degli elementi principali per il benessere degli organi riproduttivi, o come il peperoncino che incrementa l’afflusso del sangue nei genitali maschili aiutando l’erezione.

Elouise Bauskis stila una lista dei cibi che diminuiscono il desiderio sessuale, e consiglia di evitarne l’assunzione durante una cena se si vuole trascorrere una notte piccante e mantenere una buona attività sessuale

  • Carne rossa
  • Fagioli
  • Menta Peperita
  • Liquirizia
  • Hot-Dog
  • Patatine Fritte per l’alto indice glicemico
  • Formaggi
  • Cioccolata che non sia almeno al 70% fondente
  • Tofu e Soia a causa dei fitoestrogeni
  • Acqua tonica
  • Farina d’avena
  • Broccoli, un cibo salutare ma il loro odore non è afrodisiaco
  • Bevande energetiche a causa dell’alto contenuto glicemico e aumento della tachicardia