Secondo la società di ricerca Clearly le conversazioni collettive private sarebbero accessibili agli intrusi che potrebbero carpire ai nostri dati.
Capita a tutti di lasciarsi sfuggire qualche piccolo segreto o confessione piccante all’interno di una conversazione WhatsApp. Il servizio di messaggistica istantanea, infatti, è ormai uno dei mezzi di comunicazione più utilizzato e rapido per far correre le notizie, che si tratti di un fidanzato tradito o del nuovo orribile colore di capelli della vicina di casa.
Il vero problema è: che succede se i messaggini più “scabrosi” finiscono nelle mani sbagliate? In questi giorni sul web si sta diffondendo un preoccupante allarme: l’App di proprietà del colosso Facebook presenterebbe una certa vulnerabilità nelle conversazioni collettive. È davvero possibile che gli intrusi riescano a spiarle?
È quanto rivela la società di ricerca Clearly: sfruttando un fantomatico bug (anche se non è cosa semplice) si riesce ad assumere il controllo dei server utilizzati dalla piattaforma per gestire lo smistamento e la memorizzazione dei messaggi nei gruppi.
Non è roba da tutti, certo, ma, a detta dei ricercatori tedeschi coinvolti nell’indagine, sarebbe possibile inserire utenti sconosciuti nei gruppi privati.
Gli sviluppatori della chat dal celebre logo verde rassicurano: non c’è alcun modo di ficcanasare in modo malevolo nei gruppi WhatsApp.
Ulteriori dettagli arriveranno il 12 gennaio durante la conferenza Real World Crypto di Zurigo, in Svizzera.
La falla darebbe la possibilità a potenti gruppi coordinati di ‘invadere’ conversazioni collettive private per carpire le nostre informazioni sensibili: numero di telefono, nome o nickname, immagine, dati su orari di connessione e ultimi collegamenti, contenuti scambiati e via dicendo.
Quando chattiamo sui gruppi e arriva un nuovo membro, costui solitamente non vede ciò che è stato in precedenza condiviso. Ma ciò non vieta all’intruso di restare silente iniziando a spiare le chiacchiere altrui.
“La confidenza e privatezza del gruppo rischia di essere compromessa dal momento che il membro sconosciuto può leggere i nuovi messaggi” spiegano gli esperti, consigliando di passare ad altre piattaforme come Signal o prediligere le chat private.
Intanto Alex Stamos, capo della sicurezza della piattaforma Facebook, tranquillizza gli utenti: “Ho letto titoli allarmistici ma non c’è alcun modo segreto di incunearsi nei gruppi” ha spiegato. Staremo a vedere e terremo di sicuro gli occhi aperti.