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13 Ottobre 2023 Smartphone, quattro funzioni che usiamo troppo ma sono poco utili

Smartphone, quattro funzioni che usiamo troppo ma sono poco utili

Smartphone, il nostro fedele compagno d’avventura di ogni giorno, ma anche, di ogni singolo secondo, quanto ne sappiamo? Ci sono delle funzioni che usiamo troppo, ma che secondo gli esperti sono poco utili, scopriamo quali sono.

Social Scrolling

«Si tratta del fenomeno per cui una persona scorre i video sullo schermo senza riuscire a fermarsi.
Dovremmo cercare di ridurre questo comportamento (che in termini tecnici si chiama “social scrolling”).
I social media creano infatti meccanismi psicologici per tenerci lì, senza farci smettere. Non è colpa nostra, ma dobbiamo contrastare questa “attrazione” e ricordarci di provare a smettere».

Scattare fotografie

«Una volta per fare una foto bisognava avere con sé la macchina fotografica. Oggi invece l’abbiamo sempre con noi nel nostro telefonino ma a volte esageriamo fotografando qualsiasi cosa. È come se avessimo paura di perdere il momento e invece di godercelo ci distraiamo a filmarlo o a fotografarlo. Gli americani la chiamano Fomo (Fear of missing out), ovvero paura di perderci qualcosa. E come ben sappiamo dai social degli amici, questo può portare le persone a documentare troppo la loro vita».

Notifiche

«Ogni volta che installiamo una app, questa spesso chiede di poterci mandare notifiche. Alla fine ne
abbiamo così tante che non riusciamo a leggere quelle più importanti. Quante volte ci hanno mandato un messaggio in qualche social e lo abbiamo perso perché la notifica è rimasta “sepolta” in mezzo a quelle di mille giochini o app inutili? Dovremmo andare nella sezione “ I m p o s t a z i o n e / notifiche” del nostro
smartphone e disattivare una a una quelle poco utili, al fine di riceverne meno, ma più efficaci».

Messaggi vocali

«A volte esageriamo con i messaggi vocali. Spesso li mandiamo molto lunghi, oltre il minuto, e per essere ascoltati richiedono più tempo rispetto a leggere un messaggio di testo, con il quale si può facilmente fare riferimento a parti specifiche del testo in una risposta. Con i messaggi vocali questo è molto più difficile, a meno che non si trascriva il messaggio».

5 Novembre 2019 Lo smartphone sotto carica di notte può essere pericoloso

Lo smartphone sotto carica di notte può essere pericoloso

Lo smartphone sotto carica di notte può essere pericoloso, una brutta abitudine di molti sottovalutano e che potrebbe addirittura scatenare un incendio.
Sono in molti, infatti, ad avere l’abitudine di addormentarsi con lo smartphone sotto il cuscino, o comunque vicinissimo al letto, un fattore che fa aumentare enormemente il rischio di un incendio perché le lenzuola potrebbero surriscaldarsi fino a scatenare le fiamme. Come evitare allora il disastro?

Bastano piccoli accorgimenti, come ad esempio mettere il telefono su un piattino, o su qualsiasi superficie purchè non ha contatto diretto con le lenzuola, cosicché, quando si surriscalda non provochi danni. Inoltre, lasciare il telefono in carica tutta la notte, rischia fortemente di danneggiarne la batteria perché, ricaricandola continuamente fino al 100%, ne riduciamo drasticamente la vita della stessa. Cariche troppo lunghe, infatti, non sono mai raccomandabili. Quindi meglio smetterla di ricaricare il telefono di notte: i rischi sono maggiori dei vantaggi, ne vale la pena?

4 Dicembre 2017 Guardiamo il cellulare 200 volte al giorno

Guardiamo il cellulare 200 volte al giorno

Secondo una ricerca, sono almeno 200 le volte che guardiamo il telefono durante la giornata.

 

Secondo una recente ricerca condotta da Samsung, per conoscere le abitudini dei propri clienti, chi possiede uno smartphone lo controlla in media ogni 6 minuti.

Facendo qualche calcolo ed escludendo le ore dedicate al sonno, sono circa 200 le volte che, in media, controlliamo il nostro telefono nell’arco della giornata. La ricerca ha anche appurato che è il cellulare la prima cosa che guardiamo non appena ci svegliamo e l’ultima prima di andare a dormire.

Va detto che il numero di 150 è sicuramente sottostimato se si tiene solamente conto di chi possiede smartphone di ultima generazione, i cui possessori hanno sviluppato una sorta di dipendenza da applicazioni e giochi.

Inutile negare che il cellulare sia ormai diventato uno status symbol, avere il modello di ultima generazione è diventato praticamente un must per chi vuole essere notato. Tuttavia anche chi possiede un vecchio modello sembra non essere esente da questa mania, anche se con numeri leggermente inferiori.

13 Novembre 2017 Quanto è sporco il nostro smartphone?

Quanto è sporco il nostro smartphone?

Una ricerca dimostra che il nostro cellulare è ben più sporco della tavola di un bagno pubblico.

Vi siete mai chiesti quanto in realtà sono sporchi i telefoni cellulari che ogni giorno utilizzate? L’Università di Surrey ha deciso di condurre un esperimento nel corso di Batteriologia Pratica e Biomedica.

Gli studenti hanno “impresso” i loro smartphone su piastre di Petri, con una crescita media di batteri. Dopo tre giorni hanno quindi studiato i batteri che si sono formati facendo le dovute osservazioni.

Il risultato è abbastanza disgustoso: si erano sviluppati moltissimi batteri in grado di causare anche malattie gravi. Uno di questi è ad esempio lo Stafilococco, un bacillo generalmente usato nei pesticidi per impedire la crescita di funghi e batteri.

Proprio a causa del persistente uso dei telefonini si stima che almeno il 20% delle persone siano portatrici sane dello Stafilococco. Se quindi credete che lo sciacquone di un bagno pubblico sia la cosa più sporca che potreste mai toccare sappiate che il vostro smartphone è ben peggio!

13 Novembre 2017 Più successo con le donne se hai l’iPhone

Più successo con le donne se hai l’iPhone

Ma dai, davvero l’iPhone ti regala qualche chance in più con il sesso opposto? Secondo un’indagine condotta da OKCupid.com, un sito di appuntamenti online, sembrerebbe che i possessori del melafonino se la spassino a letto di più rispetto ai “colleghi” con Blackberry e Android.

“In media, un trentenne con iPhone si è portato a letto almeno 10 donzelle”

Mela del desiderio – Che dici, sarà il suo touch sensuale e vellulato a renderlo irresistibile? Chissà, intanto le statistiche di OKCupid.com parlano chiaro: chi ha un iPhone è più attivo tra le lenzuola, e con più partner sessuali diversi, rispetto a chi possiede un BlackBerry o uno smartphone con Android. Sui 9.785 possessori di cellulari interpellati dal sito di dating online, è risultato che un (fortunato) possessore maschio di melafonino sui trent’anni ha avuto una media di 10 partner del gentil sesso, mentre le coetanee Apple ne hanno conquistati addirittura 12,3 (chissà cosa indicherà quello 0,3…).

BB e Android – È andata meno bene a chi comunica con un BlackBerry e un Android. I maschi fedeli al marchio RIM si sono dovuto accontentare solo di 8,1 donne, mentre il gentil sesso si è comportato un po’ meglio rimorchiandone con successo 8.8. Davvero sfigati e sfigate, infine, i fan di Google che non sono andati rispettivamente oltre le 6 fanciulle e i 6.1 maschietti. Non pervenuti in classifica Nokia, Samsung, Motorola & Co. Che dici, non saranno stati in grado di rimediare neanche un appuntamento?!?!

Reflex do it better – OKCupid non solo rivela qual è lo smartphone che ti regala qualche chance in più a letto, ma anche le fotocamere digitali che riescono a catturare meglio il tuo profilo migliore. Da un’attenta analisi sulle 552.000 foto degli utenti registrati, le reflex si sono rivelate di gran lunga le migliori con in testa le Panasonic seguite a ruota dai modelli di Canon, Pentax, Nikon, e Sony. Cupido ti consiglia di non usare il flash perché ti invecchia di almeno sette anni e soprattutto di stare alla larga dall’obiettivo dei cellulari, a meno che non usi un iPhone…

20 Ottobre 2017 L’accessorio per baciare con gli smartphone.

L’accessorio per baciare con gli smartphone.

Vivere una relazione a distanza è sempre difficile, per fortuna la tecnologia ci viene in aiuto con i moderni mezzi di comunicazione, che permettono di sentirsi un po’ più vicini.
L’ultima trovata, in questo senso, arriva dal Giappone, con l’accessorio Kissenger. Ideato da Emma Yann Zhang, si tratta di una periferica per smartphone che permette di baciare a distanza.

 Il Kissenger si installa sul telefono come se fosse una cover, con la differenza che, nella parte inferiore, sono presenti delle grandi labbra di silicone. E’ proprio quella l’area dove viene trasmesso il bacio di chi sta dall’altra parte del telefono, attraverso dei minuscoli e precisi sensori di forza che registrano le pressioni delle labbra.

La stessa Zhang ammette che l’effetto non riproduce al 100% un vero bacio, ma è certa che nelle prossime versioni il Kissenger verrà migliorato: si sta infatti lavorando anche ad un sistema di trasmissione degli odori.

14 Ottobre 2017 L’ombrello che dice quando sta per piovere.

L’ombrello che dice quando sta per piovere.

Ideato da una società francese, arriva un curioso e innovativo ombrello in grado di avvisare quando sta per piovere e di aiutare i più sbadati a ritrovarlo nel caso lo perdessero.
Il suo nome è Oombrella ed è collegato ad un’app che si installa nello smartphone, inviando notifiche grazie ai numerosi sensori presenti sull’ombrello: luce, pressione, temperatura e umidità. Questo prodotto, però, non è solo un gioiellino tecnologico.

 I suoi inserti in kevlar, infatti, gli permettono di resistere anche a fortissimi venti. L’oggetto è inoltre adatto ai più sbadati: impossibile dimenticarlo da qualche parte dato che viene inviata una notifica al proprietario quando ci si allontana troppo da lui.
Il prezzo previsto non sarà esattamente economico: 80 dollari o 59 dollari per chi lo prenota nella pagina ufficiale del progetto su Kickstarter. E per chi è legato al proprio vecchio ombrello niente paura, è possibile comprare il kit dei sensori da applicare a qualsiasi ombrello.
12 Ottobre 2017 Va a Las Vegas per sposare il telefonino.

Va a Las Vegas per sposare il telefonino.

Dato che al giorno d’oggi passiamo più tempo con i nostri telefonini invece che socializzare con altre persone, l’artista Aaron Chervenak ha deciso di coronare questa constatazione sposando il suo smartphone.

Da Los Angeles ha deciso di volare nella città dove tutto è permesso, Las Vegas, per coronare questa stravagante storia d’amore in una piccola cappella. Alla fine c’è pure stato lo scambio di anelli!

Sembra assurdo ma, per molte persone, il telefonino è importante quanto il proprio partner, se non di più. La prima interazione la mattina e l’ultima la sera è sempre con questo aggeggio, sempre più presente nelle nostre vite.

Per questo motivo Chervenak ha dichiarato che quella con il suo smartphone è la relazione più lunga che abbia mai avuto. “Quello che spero farà il mio matrimonio è fungere da gesto simbolico per dimostrare quanto stiano diventando inquietantemente preziosi i telefoni nelle nostre vite”.

11 Ottobre 2017 Niente sesso, siamo smart (phone).

Niente sesso, siamo smart (phone).

Smartphone e tablet hanno davvero migliorato la nostra vita? Forse no, almeno non quella sotto le lenzuola.
Secondo un sondaggio recentemente condotto da broadbandchoices.co.uk, un comparatore di prezzi britannico, oggi si va a letto in media 90 minuti più tardi rispetto a 10 anni fa: a tenerci svegli sarebbero aggiornamenti di status, condivisioni di foto, tweet e altre irrinunciabili attività digitali. E, secondo i partecipanti al sondaggio, a risentirne maggiormente sarebbe proprio la vita sessuale.

Quei tweet che fan passare la voglia. Anche perchè non solo ci si corica più tardi, ma molto spesso (lo fa il 46% del campione) si va a letto in compagnia del proprio smartphone per leggere, navigare e chattare: un’abitudine pericolosa, in grado di spegnere la passione anche nelle coppie più affiatate. E non solo, in grado anche di provocare guai ben più gravi alla salute, come raccontato su Focus.
Nemmeno l’età sembra essere una discriminante: il 66% degli intervistati under 30 ha dichiarato di twittare o accedere a Facebbok dal letto.

Rimorchiare con il cell. Eppure lo smartphone sembra essere un ottimo strumento per fare nuove conoscenze. Forse anche troppo.
Uno studio, questo sì serio e scientifico, recentemente condotto dall’APHA (American Public Health Association) ha evidenziato come gli adolescenti americani che accedono abitualmente a Internet dallo smartphone, abbiano un maggior numero di partner sessuali occasionali conosciuti in rete rispetto a chi si collega solo dal PC. Questa maggior promiscuità si traduce in un maggior numero di rapporti di non protetti e, di conseguenza, in una più alta incidenza – circa una volta e mezza – delle malattie sessualmente trasmissibili.