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29 Novembre 2017 L’IMPORTANZA DEL DIALETTO SICILIANO

L’IMPORTANZA DEL DIALETTO SICILIANO

Nel dialetto è la storia del popolo che lo parla; e dal dialetto siciliano, così come dai parlari di esso, è dato apprendere chi furono i padri nostri, che cosa fecero, come e dove vissero, con quali genti ebbero rapporti, vicinanza, comunione.

Così scriveva Giuseppe Pitrè, medico, filologo e studioso di tradizioni popolari, nato a Palermo nel 1841 e morto nel 1916. A lui dobbiamo molte delle nostre conoscenze sulle tradizioni siciliane, grazie alle numerose opere da lui lasciate. I suoi scritti sono famosi per la ricchezza di dettagli ed informazioni sulla Sicilia antica, raccolte con una perizia da vero appassionato. È noto soprattutto per il suo lavoro nell’ambito del folclore regionale, come il più importante raccoglitore e studioso di tradizioni popolari siciliane.

Il dialetto Siciliano e la lingua italiana ebbero origine dal latino medioevale, ovvero il basso latino. Il siciliano però raggiunse forma d’arte prima, come dimostra un singolare documento: una delle porte del duomo di Monreale, quella firmata da Bonanno Pisano (1186), i cui battenti, divisi in quarantadue formelle, riproducono scene bibliche accompagnate da scritte esplicative in volgare.
Vi è poi la testimonianza di Dante che nel “De vulgari eloquentia” scrive: “II volgare siciliano si acquistò fama prima e innanzi agli altri per il fatto che molti poeti indigeni poetavano in siciliano e per il fatto che la corte aveva sede in Sicilia è accaduto che tutto ciò che si è prodotto di poetico prima di noi fu detto siciliano; denominazione che anche noi qui manteniamo e che nemmeno i posteri potranno mutare”. Egli definì tutta la produzione poetica siciliana col nome di “Scuola Siciliana” e affermò che i primi poeti in lingua volgare italiana furono proprio i poeti siciliani appartenenti a questa scuola.
Palermo divenne la culla della poesia siciliana. Tra i più famosi poeti di lingua siciliana troviamo Cielo D’Alcamo, giullare particolarmente colto , che scrisse il celebre componimento “Rosa fresca aulentissima” e Giacomo da Lentini, da molti ritenuto l’inventore del “sonetto”e ritenuto proprio da Dante, il caposcuola della lirica siciliana. Qualche tempo dopo l’influenza della lingua siciliana si espanse anche nel nord Italia, specialmente in Toscana dove si venne a formare una corrente di poeti, i poeti siculo-toscani, che in seguito avrebbe dato origine alla scuola del Dolce stil novo e alla lingua italiana che si affermò come lingua del popolo italiano al contrario del siciliano che fu degradato al ruolo di semplice dialetto regionale.

La conformazione geografica di isola, ha certamente permesso alla lingua siciliana di mantenersi lontano da influenze di confine. Il risultato è una specificità unica della lingua e una certa omogeneità fra i dialetti delle province siciliane, che si distinguono per alcuni tratti fondamentali.
Data la lunga e variegata storia della Sicilia, è difficile distinguere tutte le influenze linguistiche subite dalle lingua siciliana, che ne hanno fatto una lingua unica, personalissima e riconoscibile. Gerald Rohlfs  scrisse: “esiste nell’isola un dialetto unitario”. Le differenze che si possono notare nel lessico derivano quasi esclusivamente dalla presenza più o meno di avanzi del greco e dell’arabo. La lingua siciliana è dunque una lingua stratificata in cui coesistono influenze provenienti dal greco, dal latino, dall’arabo, dal francese, dal catalano, dallo spagnolo e da molti altri idiomi.

I dialetti siciliani si possono quindi dividere in tre zone: siciliano occidentale, diviso tra area palermitana, trapanese e agrigentina; siciliano centrale, diviso tra le aree nisseno-ennese, agrigentina orientale e delle Madonie; e siciliano orientale, diviso in area siracusano-catanese, nord orientale, messinese e sud orientale.

Il dialetto siciliano oggi è correntemente parlato da circa 5 milioni di persone in Sicilia, oltre che da un numero imprecisato di persone emigrate o discendenti da emigrati delle aree geografiche dove il siciliano è madrelingua, in particolare quelle trasferitesi nel corso dei secoli passati negli USA (dove addirittura si è formato il Siculish), in Canada, in Australia, in Argentina, in Belgio, in Germania e nella Francia meridionale.
L’uso del siciliano è altresì molto diffuso sia come lingua familiare che come lingua conviviale tra persone in stretta relazione, e presenta una produzione letteraria piuttosto viva, soprattutto nel campo della poesia.

In tempi recenti il dialetto siciliano è salito nuovamente alla ribalta grazie ad autori come PirandelloVerga, Capuana, il grande poeta dialettale Ignazio Buttitta fino al contemporaneo Andrea Camilleri.

Una lingua, mille culture: la lingua siciliana è stata dichiarata dall’UNESCO “lingua madre”. Il siciliano infatti, oltre a tutte le varianti dialettali dell’isola, include i dialetti della Calabria centro-meridionale e quelli salentini ed è correntemente parlato da più di 5 milioni di siciliani e da moltissimi emigrati (o loro discendenti) che vivono da più di un secolo lontano dalla loro terra d’origine.
Nella nostra terra, ad esempio, si hanno tracce dei poemi cavallereschi non solo attraverso l’Opera dei Pupi. Nel siciliano parlato infatti, soprattutto nei modi di dire, vi sono delle espressioni che si ricollegano proprio all’epoca carolingia. Detti molto conosciuti e utilizzati tutt’oggi sono ad esempio espressioni come Semu a cavaddu! ovvero “Siamo a posto” (sottinteso: come un cavaliere in groppa al suo cavallo) o Viri ca fazzu l’opira con il significato di “attento, che faccio l’opera [dei pupi]” (attento, che faccio una gran scenata!).

Parole ereditate dalla dominazione araba (IX – XI secolo a.C.) sono dammusu (soffitta) [arabo: damús] o gebbia (ricetto d’acqua, vasca) [arabo: dijeb] mentre derivanti dallo spagnolo e dal catalano sono i termini come zita (fidanzata) [spagnolo: cita (appuntamento)] o sgarrari(sbagliare) [catalano: esgarrar]. Ed ancora.. francesi sono i termini dialettali travagghiari(lavorare) [francese: travailler] o custureri (sarto) [francese: costurier].

Insomma, questa piccola lista di esempi ci fa capire come la lingua siciliana rappresenti un patrimonio intangibile davvero unico che non deve andare assolutamente perso.

La multiculturalità, presente tanto nei beni materiali quanto in quelli immateriali, è da sempre uno dei valori aggiunti della Sicilia.

29 Novembre 2017 iPhone X: ecco quanto vi costa riparare il display in caso di rottura

iPhone X: ecco quanto vi costa riparare il display in caso di rottura

Il telefono più costoso di sempre ha anche un display delicatissimo, e potrebbe costarvi molto caro

Per averlo avete fatto di tutto: appostarvi di notte davanti agli store, nascondervi nei tombini, vendere la vostra inestimabile collezione di rare schede telefoniche.

Ora che siete finalmente in possesso di un esemplare di melafonino, il nuovo iPhone modello X, mettetevi un attimo seduti (belli comodi) e respirate profondamente.

Okay, avete tra le mani un gioiellino che il mondo vi invidia (ma è vero che riuscite a spegnere tutti gli smartphone dei vostri amici con un solo tocco e a contattare direttamente la Nasa?).

Ma spesso la parte difficile arriva subito dopo la conquista: ora dovrete averne la massima cura.

Il tanto agognato display senza bordi, ambito da tutti i veri appassionati, se il gioiello di casa Apple vi dovesse sfuggire di mano e infrangersi rovinosamente al suolo potrebbe costarvi molto ma molto caro: su per giù parliamo di 321,11 euro.

Dunque, la domanda è presto fatta: avete un’assicurazione aggiuntiva per scongiurare un simile salasso?

L’AppleCare+ in questo caso ha un costo di € 229, e una copertura di 24 mesi, inclusi i danni accidentali (due interventi previsti).

Per danni al display si deve sostenere un costo addizionale di € 29 mentre per altri tipi di danni il costo è di € 99.

Un telefono dei record, non ci sono dubbi in merito.

Del resto c’era da aspettarselo: iPhone X è il più caro modello Made in Apple. Una mela al giorno toglierà pure il medico di torno, ma di sicuro assorbe anche lo stipendio dalle vostre tasche.

29 Novembre 2017 Si chatta e si naviga, ora gli italiani vivono ‘social’ anche il bagno

Si chatta e si naviga, ora gli italiani vivono ‘social’ anche il bagno

Attenti al consumo idrico, sogniamo una piccola spa casalinga

 Si chatta con gli amici, si naviga in internet, si guardano le e-mail. Sono le nuove abitudini nell’ambiente bagno. Ora gli italiani lo preferiscono “social”: è quanto emerge da una ricerca condotta sull’ambiente bagno da Desivero, la prima piattaforma digitale di servizi per il consumatore nell’ambito della termo-idraulica e dell’arredo bagno.

I social network influenzano ormai così tanto la nostra vita, che il 73% degli utenti che ha partecipato all’indagine, lanciata dalla pagina facebook Desivero, che ha chiesto ai propri utenti come vivono il loro rapporto con il bagno.

Inoltre il bagno si conferma per oltre la metà degli intervistati (55%) l’ambiente preferito della casa, seguito dalla camera da letto (32%) e dalla cucina (13%). Il bagno è il nuovo salotto ,tendenza bathroom-living.

Grande attenzione anche per il risparmio: la quasi totalità degli utenti ha infatti dichiarato di essere molto attenta al consumo idrico mettendo in pratica piccoli accorgimenti come chiudere l’acqua mentre si lava i denti o utilizzare lo scarico ridotto dello sciacquone. Solo il 18% ha dichiarato di fare lunghi bagni e docce infinite.

E per il bagno del futuro? Il 52% ha risposto di desiderare un sistema autopulente e autoigenizzante, il 32% di ambire a una piccola spa casalinga e il 16% vorrebbe l’implementazione di una tecnologia che riduca il consumo d’acqua.

Il bagno: uomini vs donne
Uomini e donne non sempre vivono il bagno allo stesso modo. Se il 100% delle donne dichiara di trascorrere in bagno oltre un’ora al giorno per il 64% degli uomini invece bastano 15 minuti, per il 25% ne occorrono dai 30 ai 45 e solo l’11% impiega più di un’ora.
Ci sono grosse differenze anche per quanto riguarda gli acquisti per il bagno. Se il 100% degli uomini dichiara di fare acquisti solo quando si rompe qualcosa, il 47% delle donne compra qualcosa per il bagno ogni sei mesi e il 41% ogni mese.
Le donne dimostrano di essere anche più digital degli uomini: il 41% di esse fa acquisti per il bagno online contro solo il 21% degli uomini, che per il restante 79% preferisce punti vendita fisici (tra grandi centri dell’arredamento e negozi di fai da te). Non solo: il 62% delle donne in caso di problemi sceglie l’idraulico online, mentre il 67% degli uomini chiama il proprio professionista di fiducia

29 Novembre 2017 Forbes, Beyoncé cantante più pagata, 105 mln dollari

Forbes, Beyoncé cantante più pagata, 105 mln dollari

Seguono Adele con 69 e Swift con 44. Streisand al 10/o posto

Beyoncé è stata la donna più pagata nella musica nel 2017. Secondo la classifica di Forbes, la signora Knowles-Carter ha incassato, infatti, 105 milioni di dollari al lordo delle imposte. La rivista attribuisce il successo della popstar all’album ‘Lemonade’, uscito nel 2016, e al tour mondiale ‘Formation’ che ha incassato 250 milioni di dollari. Al secondo posto, invece, c’è Adele con 69 milioni di dollari, mentre al terzo posto c’è Taylor Swift con 44 milioni di dollari. Tra le prime cinque ci sono anche Celine Dion con 42 milioni di dollari e Jennifer Lopez con 38 milioni di dollari. A 75 anni suonati, fa ancora incassi milionari Barbra Streisand e si piazza al decimo posto con 30 milioni di dollari. Forbes ha stilato la classifica tenendo conto degli utili al lordo delle tasse tra il 1 giugno 2016 e il 1 giugno 2017.

Area Sanremo 2017, i finalisti.

Proclamati al Casinò gli 8 vincitori di Area Sanremo, due di loro andranno al Festival 2018 (Foto e Video)

Questa mattina al Casinò la finalissima del concorso, venerdì 15 dicembre la diretta di “Sarà Sanremo” da Villa Ormond

Ogni anno è più forte il dispiacere per chi si ferma rispetto alla gioia per chi va avanti, abbiamo visto artisti di grande valore ma non tutti possono andare al Festival di Sanremo. sarebbe bello lavorare con i ragazzi tutto l’anno per suggerire loro quello che va tenuto e quello che va buttato via. Se pensate di aver bussato alle porte del Paradiso e di aver trovato chiuso vi garantiamo che per molti di voi prima o poi le porte si apriranno perché il talento c’è”.

Con queste parole Massimo Cotto ha aperto la cerimonia di premiazione dell’edizione 2017 di Area Sanremo, il concorso che porta due giovani cantanti al Festival di Sanremo. Questa mattina al Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo la commissione, alla presenza del Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, della direzione del Casinò di Sanremo e dei critici musicali che hanno partecipato alla selezione, ha annunciato il nome degli 8 vincitori, due dei quali andranno al prossimo Festival di Sanremo.

I vincitori di Area Sanremo 2017 sono: Andrea Maestrelli, Diego Esposito, Daniele Ronda, Leonardo Monteiro, Alice Caioli, Martina Attili, Manuel Foresta e Giorgia Pino.

(Video di Sanremo News a cura di Carlo Alessi)

Nella nuova convenzione Rai abbiamo introdotto novità importanti come la possibilità per i due selezionati dalla Rai di salire non solo sul palco del Festival ma anche di esibirsi a “Sarà Sanremo” – ha dichiarato il Sindaco Alberto Biancheri nel suo intervento di saluto – penso che Area Sanremo abbia delle potenzialità enormi ed è il lavoro che stiamo portando avanti. A tutti voi un forte abbraccio e un grande “grazie” per tutte le emozioni e i momenti che ci avete regalato. Nella vita si prendono sempre schiaffi ma ci si rialza e si va avanti, credete sempre nelle vostre potenzialità”.

Il Casinò guarda con grande interesse a questa manifestazione non solo perché permette ai giovani di accedere al Festival ma soprattutto perché dà a tutti gli iscritti l’opportunità di fare un’esperienza importante – ha aggiunto il direttore generale del Casinò Giancarlo Prestinoni – Area Sanremo ha un “libro dei nomi” molto importante per tutti gli artisti che sono passati da qui. Per Sanremo e per il Casinò è un evento e un concorso prestigioso che valorizza Sanremo come città della musica in Italia e non solo”.

Parola, poi, al presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo Maurizio Caridi: “Oggi si conclude un ricco cammino iniziato durante lo scorso Festival. Molti di voi oggi avranno una delusione, ma voi avete fatto un cammino eccezionale come arrivare alla finale di Area Sanremo, siete 145 ragazzi sugli oltre 2 mila che abbiamo visionato. Troppo spesso ci focalizziamo sul risultato finale, ma qui è molto importante anche il cammino che si fa. questo è quello che noi vorremmo voi portaste a casa. Gli otto che andranno al Festival sono i migliori e ci faranno fare un’ottima figura ”.

Come prosegue ora il percorso degli 8 finalisti? I selezionati di Area Sanremo saranno ora presi in analisi dalla commissione Rai che, secondo proprio insindacabile giudizio, ne sceglierà due da aggiungere ai 6 scelti da “Sarà Sanremo”, in diretta su Rai1 da Villa Ormond venerdì 15 dicembre in prima serata.

Fonte: Sanremo News

28 Novembre 2017 A Milano puoi giocare a tennis in una chiesa

A Milano puoi giocare a tennis in una chiesa

Una chiesa sconsacrata milanese diventa un campo da tennis grazie all’artista Asad Raza

Giocare a tennis in una chiesa, è possibile farlo a Milano fino al 16 Dicembre grazie a Converso ed all’artista Asad Raza (USA, 1974). L’esperienza dell’arte contemporanea in una chiesa è sempre affascinante (spesso sono chiese sconsacrate). E’ il potere del moderno che fa rivivere l’antico con altre funzioni. Nella chiesa di San Paolo Converso l’artista costruisce l’opera Untitled (plot for dialogue), un campo da tennis attorniato dall’architettura e dagli affreschi cinquecenteschi della chiesa, nella quale gli spettatori sono invitati a giocare a tennis assieme a degli allenatori.

L’artista, che lavora combinando esperienze e luoghi, esseri viventi ed oggetti, crea qui un ambiente di scambio e dialogo. Battute e risposte del tennis diventano metafora di un confronto alla pari, per sovvertire le logiche tipiche del contesto religioso cattolico, nel quale il messaggio nasce e prosegue a senso unico, dall’alto verso il basso. In Untitled (plot for dialogue), l’orizzontalità del gioco e degli elementi formali del campo compensano lo sviluppo verticale dell’architettura, gli spettatori diventano parte dell’opera creando un “dialogo” leggero ed aggraziato, completando la struttura fisica dell’opera fatta di pavimentazione, linee, reti, racchette, un libro nero dalle pagine bianche sulle quali è possibile scrivere (oggetto che richiama opere e metodi di Alighiero Boetti), fiori, tè freddo al gelsomino, ed una complessa fragranza chiamata Dialogo, creata da Alia Raza partendo dall’ylang ylang con l’aggiunta di un mix di sostanze che ricorda l’odore di funghi freschi, ottenendo un profumo floreale ma dall’effetto straniante in grado di ricollegarsi e sottolineare l’effetto visivo e simbolico dell’opera stessa.

 

 

28 Novembre 2017 Il più brutto albero di Natale del mondo si trova a Montreal

Il più brutto albero di Natale del mondo si trova a Montreal

I canadesi ci hanno preso gusto a fare alberi brutti: dopo un albero 2016 secco e storto, per il 2017 Montréal sceglie un albero ancora peggiore

28 Novembre 2017 La menopausa? Un errore evolutivo causato dagli uomini

La menopausa? Un errore evolutivo causato dagli uomini

Arrivati a una certa età i maschi cercano partner più giovani per riprodursi. Ecco perché alle loro coetanee la fertilità non serve più.

L’insistente ticchettio dell’orologio biologico femminile a un certo punto si arresta: sopravviene allora la menopausa, la fine dell’età fertile nella vita di una donna. Ma perché il gentil sesso va incontro – caso unico nel mondo animale – a questo “stop” riproduttivo? Uno studio canadese pubblicato su PLOS Computational Biology fornisce una nuova spiegazione. Che potrebbe non piacere troppo agli uomini là fuori.

Arrivati a una certa età, i maschi desiderosi di diventare padri cercano una compagna più giovane. Per le loro coetanee, a quel punto, le chances di avere figli si riducono, e la scelta più conveniente per il loro corpo è quella di entrare in menopausa. La chiusura dell’età fertile femminile sarebbe quindi un “incidente” dell’evoluzione imputabile alle preferenze sessuali maschili.

Avere figli in età avanzata fa vivere più a lungo: la news

Utilizzando modelli computazionali i ricercatori della McMaster’s University (Canada) hanno dimostrato come sia stata, nel tempo, la scelta maschile di partner più giovani a favorire quell’insieme di cambiamenti biologici e genetici che hanno portato le donne a sviluppare la menopausa. L’ipotesi contraddice la diffusa teoria che la menopausa sia una soluzione evolutiva che impedisce alle donne più anziane di partorire, spingendole invece ad accudire i nipoti, aiutando i figli e sostenendo così la propria discendenza.

Secondo Rama Singh, tra gli autori dello studio, lo sviluppo di infertilità – un controsenso dal punto di vista dell’evoluzione che dovrebbe incoraggiare la continuazione della specie – sarebbe un semplice riconoscimento del fatto che dopo una certa età la fertilità non serve più. E poiché la selezione naturale punta alla sopravvivenza del gruppo attraverso il successo individuale, incoraggia le possibilità riproduttive nelle donne che hanno maggiori probabilità di essere “scelte”.

28 Novembre 2017 Trascorre 3 anni su una palma di 20 metri

Trascorre 3 anni su una palma di 20 metri

La strana storia di un uomo che ha trascorso gli ultimi 3 anni in cima ad una palma di 20 metri.

In tre anni ha toccato terra una sola volta. E’ questa la particolare storia di Gilbert Sanchez, un uomo di 47 anni delle Filippine che nel 2014 era salito in cima ad una palma di cocco di 20 metri.

Gilbert era salito in seguito ad una lite, in cui era stato colpito in testa con una pistola. Era così spaventato di essere ucciso che l’albero più alto gli era sembrata la soluzione più efficace per sopravvivere. Per tre anni ha mangiato e bevuto solo ciò che la madre gli portava quotidianamente, usando una corda improvvisata per poterlo afferrare.

Più volte Winifreda Sanchez, la madre, ha provato a convincerlo a scendere dall’albero, almeno per fare un bagno. L’uomo, però, ha sempre rifiutato. Così la donna ha continuato a fare ciò che poteva, portandogli ogni giorno cibo, vestiti e sigarette.

Tutti a La Paz conoscevano la situazione di Gilbert Sanchez, nessuno però ha fatto nulla finchè un articolo su di lui è diventato virale sui social. La copertura mediatica ha così convinto le autorità locali a portare giù l’uomo contro la sua volontà. L’operazione è stata ben più difficile del previsto e alla fine l’unica soluzione è stata quella di tagliare la palma con una motosega stando bene attenti a non ferirlo.

Nei video che circolano sui social si vede il corpo di Gilbert pieno di vesciche e morsi d’insetti. L’uomo soffre anche di atrofia muscolare e la sua colonna vertebrale è deformata dopo tanto tempo trascorso accovacciato sull’albero di cocco. Ma è la sua mente che di gran lunga soffre di più.