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1 Ottobre 2018 Anteprima Radio Flash, il nuovo di Matt Simons

Anteprima Radio Flash, il nuovo di Matt Simons

L’artista americano Matt Simons pubblica il nuovo singolo “Made It Out Alright” , un meraviglioso brano pop che mette in luce le doti del cantautore e la sua passione per i riff e i ritornelli allegri. Il singolo precede un tour che, a partire da Ottobre, toccherà l’Europa e gli Stati Uniti e sarà un assaggio del suo nuovo album in uscita nel 2019.

Qualche settimana fa, Matt ha celebrato le nozze con l’attrice e cantante Cassandra Sandberg a Wallkill, NY (http://www.cassandrasandberg.com) e proprio da questo amore è nata l’ispirazione per comporre “We Can Do Better”, che è stato per due mesi nella Top 10 della classifica Airplay Europea, ha ottenuto più di 500 milioni di streaming ed è disco d’oro in Italia.

Nel suo prossimo tour europeo, il cantante farà la sua prima tappa all’Omeara di Londra ad Ottobre, prima di passare per Belgio, Francia, Olanda e Germania. Volerà poi verso gli Stati Uniti, partendo dal Canada per poi toccare Boston, Philadelphia, New York, Nashville, Chicago, Los Angeles e molte altre città.

Su “Made It Out Alright”, Matt ha confessato: “Alla domanda ‘cosa diresti se potessi parlare a te stesso quando avevi 18 o 21 anni?’ Io risponderei con questo brano. Ricordo di essermi sentito solo e disorientato in quel periodo, e se potessi direi al me adolescente che tutto andrà bene. Sebbene il video non rappresenti necessariamente la mia esperienza personale, riesce pienamente a catturare l’essenza della ribellione adolescenziale, e a farlo in un modo meraviglioso. Pone una serie di domande a cui non so dare risposta, ma il regista Eli Sverdlov dipinge un quadro che diventa più chiaro e comprensibile ogni volta che lo guardo”.

19 Settembre 2018 Eros Ramazzotti – “Vita c’è n’è”

Eros Ramazzotti – “Vita c’è n’è”

Eros Ramazzotti ha annunciato la pubblicazione di “Vita ce n’è”, nuovo album di inediti disponibile in tutto il mondo dal prossimo 23 novembre.

Si tratta del suo 15esimo disco in studio, che arriva a circa 3 anni di distanza dal precedente “Perfetto”, uscito nel 2015.

A dare il grande annuncio ai suoi fan ci ha pensato lo stesso Eros, tramite una serie di post pubblicati sui suoi canali social.

7 Settembre 2018 Vacanze, è tornato settembre con prezzi bassi e quiete: Sicilia meta preferita

Vacanze, è tornato settembre con prezzi bassi e quiete: Sicilia meta preferita

Settembre sta diventando sempre piu’ importante per le ferie degli italiani: uno su quattro e’ intenzionato a fare un viaggio o una vacanza in questo mese, per quasi uno su cinque la vacanza principale sara’ in questo periodo e per circa uno su dieci lo sara’ per la prima volta negli ultimi cinque anni. Lo rileva uno studio di Confturismo-Confcommercio insieme all’Istituto Piepoli, secondo cui nell’ultimo quinquennio, quasi un italiano su tre ha effettuato una vacanza principale nel mese di settembre con una durata media di oltre 6 notti. Le motivazioni per i viaggi e le vacanze in questo periodo sono molteplici, legate soprattutto ai prezzi piu’ bassi e alla maggiore tranquillita’ delle localita’ turistiche. Le destinazioni piu’ gettonate sono Sicilia, Campania, Toscana e Puglia. Secondo l’indagine, l’indice di fiducia del viaggiatore italiano e’ in continua crescita, raggiungendo nel mese di agosto un valore pari a 71, il massimo da oltre due anni. Si rileva, pertanto, un costante aumento della fiducia, cominciato nel mese di febbraio quando l’indice era a quota 60 punti. Per quanto riguarda i prossimi tre mesi, quasi otto italiani su dieci preferiranno una meta nazionale con la Toscana in cima alle preferenze, grazie ai suoi monumenti e citta’ d’arte, ma anche alla costa, seguita da Sicilia, Trentino Alto Adige e Puglia. Sull’estero, il Regno Unito sara’ la prima destinazione davanti a Francia, Spagna e Stati Uniti. 
(corrieretneo)
23 Luglio 2018 La star Beyoncé in vacanza in Sicilia col suo yacht da 95 metri

La star Beyoncé in vacanza in Sicilia col suo yacht da 95 metri

Vacanze siciliane per la star internazionale in giro nelle coste siracusane con il suo yacht

Dopo i grandi della moda tra cui Valentino, Giorgio Armani e Dolce & Gabbana, sembra che anche il mondo della musica apprezzi la città aretusea, vera protagonista di questa estate 2018. Stavolta tocca a Beyoncé, la cantante pop, ballerina e attrice afro americana, nelle scorse ore è stata avvistata su uno yacht da mille e una notte per il suo relax e soprattutto per riposarsi fra una tappa e l’altra della tournée, dopo i due concerti di inizio luglio, allo stadio San Siro a Milano e all’Olimpico di Roma.
“Kismet”, è il nome delllo yacht,  lungo 95 metri, del valore di 122 milioni di dollari.

Siracusa, è scelta come luogo di partenza per una vacanza tutta “made in Sicily”. La cantante è approdata all’aeroporto di Fontanarossa per poi spostarsi nella città aretusea a visitare le attrazioni dei dintorni.

The Queen Bee, questo il soprannome della star americana, oltre a essere un’icona pop è anche tra le cantanti più pagate e vanta un patrimonio stimato di 107,5 milioni di dollari.

22 Luglio 2018 Gianni Morandi conquistato dalla pasticceria siciliana

Gianni Morandi conquistato dalla pasticceria siciliana

Si sta svolgendo tra cibo e simboli tipicamente siciliani il passaggio di Gianni Morandi in Sicilia

L’apprezzato cantante e artista poliedrico Gianni Morandi, lo scorso 19 luglio ha fatto tappa a Taormina con il suo tour estivo “D’amore d’autore”, che come sempre ha registrato grande presenza di pubblico.

Il giorno dopo Gianni ha voluto fare un giro nei dintorni, apprezzando le bellezze di Sicilia. L’abbiamo ritrovato fra ilcarretto, la brioche col tuppo, la granita e le cassate, eccellenti simboli della pasticceria siciliana più ricercata e apprezzata. Il cantante, si è concesso qualche peccato di gola prima e dopo lo show, esaltando sui suoi social network soprattutto i dolci dell’isola. Ha fatto il pieno di dolci, scrivendo sul suo profilo: “Oggi cassate siciliane in abbondanza. Da mangiarne fino a stare male…”

Il cantante bolognese ha apprezzato enormemente l’offerta della nostra terra, presentandola a tutti i suoi fan e facendo un’ottima promozione della nostra terra.

19 Giugno 2018 Al Policlinico di Catania nasce il primo centro nazionale per il trapianto dell’utero

Al Policlinico di Catania nasce il primo centro nazionale per il trapianto dell’utero

A Catania il centro nazionale per il trapianto utero


“Oggi è una giornata di festa per la Sicilia. La nostra Isola ha ottenuto infatti l’autorizzazione del Ministero della Salute per realizzare il primo centro regionale a livello nazionale per il trapianto dell’utero“. Lo ha annunciato stamattina nel corso di una conferenza stampa a Piazza Ottavio Ziino, l’assessore per la Salute Ruggero Razza.

La struttura, già esistente all’ interno del Policlinico di Catania, ad oggi svolge a livello regionale il maggior numero di trapianti di rene e pancreas e per l’occasione si avvarrà di una convenzione con il reparto di ginecologia dell’Ospedale Cannizzaro. Coordineranno la nuova attività Pierfrancesco Veroux, direttore dell’Unità operativa complessa del Centro Trapianti di Catania e Paolo Scollo, direttore dell’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia del dipartimento materno e infantile dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania.

Il centro sarà la seconda struttura operativa in tutta Europa, dopo un’unica struttura che attualmente opera nei trapianti di utero in Svezia. Presenti alla conferenza stampa la coordinatrice del Centro regionale Trapianti Bruna Piazza e il direttore del Centro Nazionale Trapianti Alessandro Nanni Costa che ha seguito l’iter, durato circa due anni, per far si che la Sicilia ottenesse l’importante riconoscimento. “Si tratta della prima autorizzazione nazionale e di una delle prime in campo europeo sul fronte della donazione da cadavere, per il trapianto di utero – ha spiegato Nanni Costa. Questo significa che c’ è in Sicilia una grande capacità, professionalità e credibilità dei professionisti che operano nel settore, in questo caso a Catania, dove c’è una tradizione ginecologica e trapiantologica importante. C’era un progetto consistente – ha aggiunto Nanni Costa – che il Consiglio Superiore di Sanità ha approvato e che rappresenta un passo importante per la Sicilia, ma anche per l’ Italia intera”. Il primo trapianto e’ previsto entro il 2018, il via ufficiale al programma sarà dato dal trasferimento della lista di attesa al Centro regionale trapianti. La lista è composta attualmente da sei donne: tra queste una catanese e una sarda, le altre dal resto d’Italia.

18 Maggio 2018 Il dialetto siciliano diventa materia scolastica

Il dialetto siciliano diventa materia scolastica

Palermo- In occasione del 72° anniversario dell’Autonomia siciliana, lo scorso 15 maggio,  è stato annunciato dalla giunta regionale che si è riunita in seduta straordinaria ad Agrigento, l‘immissione del dialetto nelle aule delle scuole siciliane.

Si studierà già dal prossimo anno 2018/19 la storia della nostra Isola e del suo dialetto nei programmi scolastici, almeno una volta a settimana per fare in modo che non si perdano le tradizioni legate alla parlata caratteristica siciliana.

Il nostro dialetto a tutti gli effetti, soprattutto letterari, ha la dignità di una lingua, nelle scuole di ogni ordine e grado.

2 Maggio 2018 l’astronauta catanese Parmitano torna nello spazio

l’astronauta catanese Parmitano torna nello spazio

L’astronauta italiano dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), Luca Parmitano torna sulla Stazione Spaziale per il maggio 2019. L’annuncio è arrivato dal Direttore Generale dell’ESA Jan Woerner durante la riunione del consiglio a livello ministeriale dell’Agenzia Spaziale Europea svoltasi a Lucerna.

Parmitano era stato il primo italiano a compiere una “passeggiata spaziale”. Che di passeggiata ha ben poco, perchè si tratta di un’attività esterna ad un veicolo o stazione spaziale, lavorando faticosamente nel vuoto del cosmo. Una sua prima “attività esterna” il 9 luglio 2013, durò circa sei ore. La seconda, il 16 luglio, venne interrotta dopo poco più di un’ora a causa di un guasto al sistema di raffreddamento dello scafandro.

Luca Parmitano (Paternò, 27 settembre 1976)

E’  stato selezionato come astronauta ESA nel maggio 2009. Viene incluso nell’equipaggio di riserva della missione Expedition 34, e infine selezionato come ingegnere di volo per le missioni Expedition 36 ed Expedition 37. Il 28 maggio 2013 è partito con la Sojuz TMA-09M dal Cosmodromo di Baikonur, Kazakistan, in direzione della Stazione Spaziale Internazionale. È il suo primo viaggio nello spazio ed è rimasto fino a novembre dello stesso anno insieme ai suoi compagni Fëdor Nikolaevič Jurčichin e Karen L. Nyberg

La missione prevedeva la partecipazione di Parmitano ad almeno due passeggiate spaziali, la prima delle quali ha avuto luogo il 9 luglio 2013 ed ha avuto una durata di 6 ore e 7 minuti: Parmitano è diventato così il primo astronauta italiano a svolgere attività extraveicolari.

La seconda attività extraveicolare ha avuto luogo il 16 luglio 2013, ma si è interrotta anzitempo a causa di un problema tecnico: poco dopo l’inizio della sessione Parmitano ha riportato di avere dell’acqua all’interno del casco della tuta Extravehicular Mobility Unit. Dato che l’acqua continuava ad aumentare ed aderiva al volto di Parmitano causandogli difficoltà di visione e di respirazione (si stima che nel casco si fosse accumulato circa un litro e mezzo d’acqua[10]), il direttore di volo David Korth ha ordinato ad entrambi gli astronauti di rientrare nel Joint Airlock. Nel complesso la seconda EVA ha avuto una durata di 92 minuti.

Un’inchiesta è stata aperta per investigare le possibili cause del problema e la NASA ha dichiarato che non saranno programmate ulteriori attività extraveicolari finché l’origine del problema non sarà stata chiarita.

L’indagine ha permesso di appurare che l’allagamento del casco era dovuto ad un malfunzionamento della centrifuga che separa il flusso d’aria che circola verso il casco dall’acqua.

Successivamente le tute da EVA sono state dotate di apposito boccaglio per consentire la respirazione dell’astronauta anche in caso di casco allagato.

 

1 Aprile 2018 Pasqua e Pasquetta: storia e tradizioni in Sicilia

Pasqua e Pasquetta: storia e tradizioni in Sicilia

La festività della Pasqua è la principale e più importante ricorrenza del cristianesimo, perchè celebra la risurrezione di Gesù che, secondo le Scritture, è avvenuta nel terzo giorno successivo alla sua morte in croce. La data della Pasqua varia di anno in anno secondo i cicli lunari, e determina anche la cadenza di altre celebrazioni e tempi liturgici, come la Quaresima e la Pentecoste.

Il nome “Pasqua” deriva dal latino pascha e dall’ebraico pesah. Ossia l’aiuto ai poveri, la solidarietà, la fraternità e l’amore per gli altri, tanto da sacrificare la propria vita per questi ideali.
Il Nuovo Testamento narra che Gesù fu crocifisso alla vigilia della Pasqua ebraica. I cristiani di origine pagana celebravano la Pasqua ogni domenica. Nacquero così gravi controversie all’interno del mondo cristiano, che si risolsero nel 325 con il concilio di Nicea in cui si stabilì definitivamente che la Pasqua doveva essere celebrata da tutta la cristianità la prima domenica dopo la luna piena seguente l’equinozio di primavera. Inoltre nel 525 si stabilì che la data doveva trovarsi fra il 22 marzo e il 25 aprile.
La Pasqua cristiana, come viene festeggiata in Italia, è preceduta da un periodo di penitenza: si tratta della Quaresima, che dura 40 giorni e va dal mercoledì delle Ceneri al Sabato Santo, cioè il sabato prima di Pasqua. Durante la Settimana Santa nei paesi cattolici si svolgono diversi riti che rievocano la Passione di Cristo: si benedicono le case, si consuma l’agnello pasquale, si distribuiscono uova e dolci a forma di colomba.
Un rito molto diffuso in Spagna e in diverse città italiane è quello della “Processione del Cristo Morto”, che si svolge di solito il Venerdì Santo. In molti paesi si effettuano due processioni in contemporanea: una con il Cristo morto, l’altra con la Vergine Addolorata. Le processioni partono da due chiese diverse e si incontrano in un luogo preciso, in cui avviene ciò che viene chiamato “l’affrontata”, ossia l’incontro di Maria con il figlio defunto.

Subito dopo Pasqua si celebra la “Pasquetta”. Con il termine Pasquetta si indica, popolarmente, il primo lunedì dopo la domenica di Pasqua (propriamente chiamato: Lunedì dell’Angelo). Con questa festa si vuole ricordare l’apparizione di Gesù risorto ai due discepoli in cammino verso il villaggio di Emmaus, a pochi chilometri da Gerusalemme. E’ consuetudine tra i cristiani, proprio per ricordare il viaggio dei due discepoli, di trascorrere questa giornata con una passeggiata “fuori le mura”: una “scampagnata” fuori città. Dal venerdì santo fino alla domenica di Pasqua, le campane delle chiese italiane non suonano, in segno di dolore per il Cristo crocifisso. Anche in Francia esiste questa usanza e ai bambini si dice che le campane sono votate a Roma. La domenica mattina, mentre i bambini guardano in cielo per scoprire se riescono a vedere le campane che ritornano, i genitori nascondono in casa uova di cioccolato. In Sicilia, si è soliti trascorrere il giorno di Pasquetta organizzando scampagnate e gite fuori porta. Complice il bel tempo e il clima che inizia a diventare più caldo, ci si riunisce presso i “villini” o ci si reca in località marine alle porte della città. E’ praticamente un rito! Si cucina carne alla brace, sulla classica carbonella, come le tanto amate “stigghiole” e si trascorre la giornata all’aperto.

 La Pasqua è la ricorrenza che fin dai tempi più antichi e più di ogni altra, ha suscitato in tutto il territorio dell’isola, una intensa partecipazione popolare. Nel corso della Settimana Santa è un susseguirsi di rappresentazioni e processioni che hanno come intento quello della rievocazione e commemorazione della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù Cristo. I cortei che si snodano per le vie delle città sono formati dalle confraternite delle arti e dei mestieri nei loro caratteristici antichi costumi, seguite dal clero con i paramenti quaresimali, nonché da simulacri di Gesù morto, della Madre sua in dolore e dagli altri personaggi che contornano la Passione di Cristo. Ma più spesso queste rappresentazioni sono impersonate dai fedeli che raffigurano con grande pathos i tristi momenti del Calvario di Gesù.
La presenza attiva della gente è sentita a tal punto che, anche a livello emotivo, i sentimenti del dolore per la Morte prima e poi della gioia per la Resurrezione del Redentore, appaiono autentici per la teatralità che assumono nei vari passaggi del ciclo pasquale. Forte è la simbologia che connota e caratterizza la Settimana Santa sia a livello decorativo degli scenari per la presenza di elementi ormai rituali quali il grano, il pane, il colore viola dei paramenti, i fiori ed altro sia anche a livello metaforico in quanto si vuole che la Pasqua, che cade sempre in Primavera, rappresenti il risveglio della Natura dopo il letargo invernale, e quindi la rinascita della Vita ed il trionfo del Bene sul Male.
Il Mistero Pasquale viene rievocato anche nei più piccoli centri di tutta la Sicilia per la voglia di non mancare alle tradizioni ma soprattutto per dare espressione ai propri, autentici sentimenti religiosi. Ma in alcune località le celebrazioni assumono una spettacolarità particolare tale da creare un’atmosfera di lutto e di dolore da cui è impossibile sottrarsi.

Le principali celebrazioni Pasquali.
Si comincia con la Domenica delle Palme. Ci sono paesi nei quali questo momento viene ricordato con una grande processione di confraternite, con gli stendardi e le tradizionali casacche con le effigi dei Santi Protettori che accompagnano un Gesù giovinetto che fa il suo ingresso a Gerusalemme. Grandi foglie di palma intrecciati ad arte e rami di ulivo sono segni di un clima festoso. La tradizione vuole che per la Domenica delle Palme si sfoggi un abito nuovo. La festa dura poco, l’indomani non è più possibile divertirsi e, dopo la morte di Gesù, bisognerà osservare un digiuno di almeno tre giorni.

LA SETTIMANA SANTA. Nel corso della settimana si svolgono sia le processioni, dove la liturgia popolare raggiunge il suo culmine recuperando anche preziosi tratti figurativi connessi a una cerimonialità agraria, sia le Sacre Rappresentazioni. Queste ultime presentano, con una serie di parti recitate, una sorta di rievocazione storica del Sacro Evento. Vengono rappresentati, di volta in volta e da caso a caso: l’Ultima Cena, la Lavanda dei Piedi, il Trasferimento simbolico all’Orto del Getsemani, il tradimento di Giuda con la cattura di Gesù e il trasferimento al Sinedrio, il processo, il Calvario, l’agonia e la morte di Gesù, la Deposizione, la Sepoltura.
IL GIOVEDI’ SANTO. Il Giovedì Santo è la serata dedicata alla “celebrazione eucaristica” con la visita ai Sepolcri che vengono realizzati in ogni parrocchia e, una volta, erano momenti di involontario campanilismo per il miglior allestimento artistico. Il momento ricorda la ricorrenza dell’Ultima Cena. Adorno di ceri, fiori e splendidi vasi con pianticelle di frumento germinate al buio, il Sepolcro racchiude il Corpo di Cristo e, nella parrocchia, si veglierà in preghiera fino al mattino successivo. Il giro dei Sepolcri è considerato una, sia pur eccezionale, visita di lutto. Addirittura a Favara si usa, il Sabato Santo, fare fare alla Madonna una visita di condoglianze. La tradizione impone il numero dei sepolcri da visitare: i fedeli dovranno recarsi in parocchie differenti o nella stessa per più di tre volte e, comunque, per un numero di volte dispari.
IL VENERDI’ SANTO. Il Venerdì Santo è il giorno di lutto assoluto. Molti anni fa anche le sale cinematografiche interrompevano le loro proiezioni quando la città si apprestavano a vivere questo intenso momento emotivo.
IL SABATO SANTO. Il Sabato Santo a mezzanotte si compie la Svelata del Cristo consistente nella caduta di un enorme telo che copre l’altare maggiore e conseguentemente la comparsa del simulacro del Cristo Risorto: nello stesso istante si sciolgono le campane che annunciano al popolo la Resurrezione: momento di grande gioia che ha il suo culmine la Domenica di Pasqua.
LA DOMENICA DI PASQUA. Sono molti i detti popolari che si riferiscono alle festività pasquali e alla gioia della Domenica di Resurrezione: “Mmiati l’occhi chi vittiru Pasqua”, “Beati coloro che sono arrivati vivi e felicemente, alla nuova Pasqua”; o ancora “Essiri cuntentu comu na Pasqua” o, al contrario “Fici na mala Pasqua”. Molto diffuso, la Domenica, è l’incontro tra la Madonna e il Figlio Risorto, una singolare processione che si svolge in molte città.

I simboli della pasqua. Il coniglietto pasquale. Tra i diversi richiami pasquali che fanno bella mostra di sé nelle vetrine dei negozi compare anche un simpatico coniglietto che porta delle uova. La sua presenza non è casuale ma si richiama alla lepre che sin dai primi tempi del cristianesimo era presa a simbolo di Cristo.
Inoltre, la lepre, con la caratteristica del suo manto che cambia colore secondo la stagione, venne indicata da sant’Ambrogio come simbolo della risurrezione.

La tradizione delle uova di Pasqua. Apparentemente la tradizione dell’uovo pasquale sembra non avere niente a che fare con la tradizione cristiana della Pasqua, ma questa – come vedremo – è una convinzione errata.
Fin dagli albori della storia umana l’uovo è considerato la rappresentazione della vita e della rigenerazione. Questo lo possiamo vedere dall’uso simbolo che molte culture antiche facevano di esso. I primi ad usare l’uovo come oggetto benaugurante sono stati i Persiani che festeggiavano l’arrivo della primavera con lo scambio di uova di gallina. Anche nella antica Roma erano, esistevano tradizioni legate al simbolo delle uova. I Romani erano soliti sotterrare nei campi un uovo dipinto di rosso, simbolo di fecondità e quindi propizio per il raccolto. Ed è proprio con il significato di vita che l’uovo entrò a far parte della tradizione cristiana, richiamando alla vita eterna. Nella cultura cristiana questa usanza risale al 1176, quando il capo dell’Abbazia di St. Germain-des-Près donò a re Luigi VII, appena rientrato a Parigi dalla II crociata, prodotti delle sue terre, incluse uova in gran quantità. L’uso di regalare uova è collegato al fatto che la Pasqua è festa della primavera, dunque anche della fecondità e del rifiorire della natura. L’uovo è appunto simbolo della vita che si rinnova ed auspicio di fecondità.

Tipica della Pasquetta è «A ‘ntinna» ovvero il gioco dell’albero della cuccagna, nel quale i giovani andavano alla conquista di prodotti tipici, sfidandosi nell’abilità ad arrampicarsi sull’albero ricoperto di grasso.