Non ti va di fare le pulizie? Allora vai in Norvegia! Lì, a Natale si nascondono tutti i moci e le scope.

Questo per scaramanzia, perché i norvegesi sono un po’ superstiziosi. Vogliono infatti evitare che streghe e spiriti cattivi li rubino per fare le loro scorribande.

Un Natale speciale che rivive nel Presepe inventato dal Santo di Assisi: affreschi di Giotto proiettati sulla Basilica di San Francesco: tradizione e modernità si incontrano nella spiritualità francescana.

L’evento celebra simbolicamente il lavoro degli operatori sanitari durante la pandemia da Covid-19. Nel Presepe a grandezza naturale anche una statua raffigurante un’infermiera. Un gesto in sintonia con il messaggio di Papa Francesco che ha ringraziato chi si adopera per gli altri, paragonandoli a San Giuseppe: l’uomo che passa inosservato.

La sera della vigilia di Natale, la Svezia diventa Paperopoli. Prima dell’inizio dei festeggiamenti, alle 15, la famiglia intera si piazza davanti al televisore per lo speciale di Kalle Anka (così si chiama Paperino in svedese). Sono le stesse sequenze tutti gli anni e se qualcuno prova a cambiarle succede un putiferio!

Auguri di buon compleanno a Gianni Morandi che oggi compie 76 anni.

Gianni Morandi, all’anagrafe Gian Luigi Morandi (Monghidoro (Bo) 11/12/1944).Un monumento, un pezzo di storia d’Italia, l’eterno ragazzo dalla faccia sorridente che porta impresso sul suo volto il ricordo del “Boom” economico degli anni ’60. Gianni Morandi non ha mai abbandonato, con il suo modo di porsi, con le sue canzoni, l’inossidabile ottimismo del bravo ragazzo a cui la vita sorride, e non importa se ogni tanto c’è qualcosa che non va. L’importante è cantare (l’amore, il cuore, ma anche un po’ la solitudine, che non fa mai male).

Dal 1964, Gianni Morandi  ci ha regalato emozioni, sorrisi con tante canzoni: In ginocchio da te, Occhi di ragazza, In ginocchio da te,Uno su mille, Scende la pioggia,Andava a 100 all’ora, La fisarmonica,Canzoni stonate e Banane e lamponi e moltissimi altri.

A 64 anni, per un male incurabile, si è spento uno dei più grandi nomi del calcio italiano: Paolo Rossi.

“Pablito” come fu soprannominato in Spagna durante il Mondiale del 1982, è stato uno degli uomini chiave di Enzo Beazort nella vittoria della Coppa del Mondo, edizione che lo vede vincere la classifica dei capo cannonieri con 6 reti. E’ stato il primo calciatore (poi eguagliato da Ronaldo ex Inter) a vincere nello stesso anno il Mondiale, il titolo di capocannoniere e il Pallone d’oro. Nel cuore di tutti gli appassionati di calcio italiani Paolo Rossi era entrato in quell’estate di 38 anni per i tre gol al Brasile, due alla Polonia, uno alla Germania in finale.

Nella sua carriera ha vestito le maglie di Vicenza, Perugia, Juventus, Milan e Verona.

Los Angeles, bel gesto quello della cantante Taylor Swift verso due madri messe in ginocchio dalla pandemia le cui storie sono state raccontate dal Washington Post. L’artista americana ha donato a ciascuna 13mila dollari per far fronte alle fatture e agli affitti che hanno dovuto lasciare indietro. «Da una ragazza di Nashville a un’altra», ha scritto l’artista sulla pagina di crowdfunding su GoFundMe di una di loro.

Nove dicembre 1992, muore a Roma l’attore palermitano Franco Franchi.

Franco Franchi fu costretto per un periodo a condurre il programma televisivo Grand Hotel con il figlio di Ciccio Ingrassia per un malore che aveva allontanato quest’ultimo dallo spettacolo, ma in seguito toccò all’attore di ritirarsi in ospedale a causa di un attacco di cuore.L’attore si spegneva in conseguenza di una malattia al fegato.

Ricordandolo, Francis Ford Coppola disse: “Franco Franchi non era un siciliano, era il siciliano. Non era un comico, era il comico”.

Franco Franchi,pseudonimo di Francesco Benenato (Palermo 18 settembre 1928-Roma 9 dicembre 1992).In coppia con Ciccio Ingrassia aveva firmato alcune delle più gustose pagine della commedia italiana.

Oltre un centinaio di film interpretati.Nel solo 1964 i loro film incassarono oltre 7 miliardi di lire, pari al 10% degli incassi dei film in quell’anno.

Il sindaco De Magistris è intervenuto durante la trasmissione  “Un giorno da pecora” su Radio 1, ha ricordato che «noi a Capodanno facevamo ogni anno lo spettacolo di fuochi d’artificio a Castel dell’Ovo, fuochi bellissimi. Quest’anno non si faranno. Sarà un Natale all’insegna della fratellanza, della solidarietà e della sobrietà e i soldi destinati alla festa saranno destinati alla solidarietà. Non è l’anno dei fuochi pirotecnici».

Con sempre maggiore insistenza circola la voce che si stia preparando per la notte di San Silvestro la “bomba Covid”, un ordigno vero e proprio che scaramanticamente dovrebbe servire a spazzare il 2020. Napoli si prepara dunque a trascorrere il Natale in maniera sobria, ma non certo la notte di Capodanno con la stessa pacatezza.