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22 Marzo 2018 Marzo 1963: oggi usciva “Please Please Me” il primo album dei “The Beatles”

Marzo 1963: oggi usciva “Please Please Me” il primo album dei “The Beatles”

Il 22 Marzo 1963 segnava l’uscita del primo disco a 33 giri dei “The Beatles”

Please Please Me è il primo album del gruppo musicale britannico The Beatles, pubblicato il 22 marzo 1963 dalla Parlophone e prodotto da George Martin; ne segna il debutto nel mercato dei long playing del Regno Unito e del resto d’Europa mentre negli U.S.A. venne pubblicato con il titolo Introducing… The Beatles l’anno successivo con una sequenza di brani modificata. Nella classifica della rivista Rolling Stone, “500 Greatest Albums of All Time”, viene posizionato al 39º posto mentre la rivista New Musical Express lo posiziona al 264º posto nella sua analoga classifica dei migliori 500 album.

 

 

Title Tracks

 

 

Side one
No. Title Lead vocals Length
1. “I Saw Her Standing There” Paul McCartney 2:55
2. “Misery” John Lennon with McCartney 1:49
3. “Anna (Go to Him)” (Arthur Alexander) Lennon 2:55
4. “Chains” (Gerry Goffin, Carole King) George Harrison 2:23
5. “Boys” (Luther Dixon, Wes Farrell) Ringo Starr 2:24
6. “Ask Me Why” Lennon 2:24
7. “Please Please Me” Lennon with McCartney 2:00
Side two
No. Title Lead vocals Length
1. “Love Me Do” McCartney with Lennon 2:23
2. “P.S. I Love You” McCartney 2:04
3. “Baby It’s You” (Mack David, Barney Williams, Burt Bacharach) Lennon 2:40
4. “Do You Want to Know a Secret” Harrison 1:56
5. “A Taste of Honey” (Bobby Scott, Ric Marlow) McCartney 2:03
6. “There’s a Place” Lennon and McCartney 1:51
7. “Twist and Shout” (Phil Medley, Bert Russell)
22 Marzo 2018 Tenta di ammazzare i ragni con fiamma ossidrica e incendia casa

Tenta di ammazzare i ragni con fiamma ossidrica e incendia casa

Tucson, Arizona. Il dipartimento Dei vigili del fuoco di Tucson ha ricevuto una chiamata per una casa andata letteralmente in fiamme al 4000 di East Blacklidge Drive.

Dopo essere arrivati sulla scena, ben 23 pompieri si sono messi all’opera per estinguere le fiamme che si erano propagate avvolgendo tutta l’abitazione.
Il fuoco ha provocato le ferite di un uomo e di sua madre anziana che sono stati trasportati tramite un’ambulanza all’ospedale locale.

A seguito dell’interrogatorio, si è scoperto che il ragazzo, onde sbarazzarsi dei ragni e delle odiose ragnatele che si stavano diffondendo ovunque all’interno dell’abitazione, ha provato a fare fuori gli animali con una fiamma ossidrica alimentata con grasso propano. Tuttavia, mentre tentava di bruciare i ragni, le ragnatele hanno preso fuoco innescando poi l’incendio che si è propagato a tutta l’abitazione.

 

19 Marzo 2018 Ruba serpente da negozio infilandolo nei pantaloni

Ruba serpente da negozio infilandolo nei pantaloni

Portland, Oregon. Un uomo è attualmente ricercato per furto dopo che una telecamera di sorveglianza all’interno di un negozio di animali lo ha ripreso mentre rubava un serpente infilandolo nei propri pantaloni.

Il proprietario del negozio è ora alla ricerca del ladro ed ha dichiarato di essere rimasto letteralmente scioccato quando ha guardato le immagini per la prima volta.

Il serpente, un pitone palla nero del valore di circa 200 dollari, è stato sottratto dagli scaffali del negozio. Il gestore si è accorto del furto dopo aver notato che il serpente era sparito. Dopo aver trascorso diverse ore di sabato pomeriggio a controllare e ricontrollare il filmato di sorveglianza ripreso dalla telecamera interna, l’uomo è rimasto poi sbalordito quando si è accorto che il ladro aveva portato via il serpente e, per non farlo notare da eventuali astanti, l’aveva infilato addirittura nei propri pantaloni.
Lo stesso gestore del negozio ha dichiarato che l’uomo può ritenersi fortunato in quanto quello non era uno dei giorni in cui dava periodicamente al serpente da mangiare. Il lunedì, infatti, il gestore del negozio dà da mangiare ai serpenti e di solito quando arriva proprio quel giorno i rettili sono sempre piuttosto affamati.

17 Marzo 2018 Le tradizioni della festa di San Giuseppe in Sicilia

Le tradizioni della festa di San Giuseppe in Sicilia

Tra le feste e tradizioni siciliane, quella in onore di San Giuseppe occupa sicuramente uno dei primi posti. La figura di S. Giuseppe, sposo di Maria e padre putativo di Gesù, è molto venerata in Sicilia, e lo dimostra l’alto numero di persone con nome Giuseppe e tutti i suoi derivati: Peppe, Peppino, Pino, Pippo, Giuseppa, Giuseppina, Peppina, Pina, Giusy, ecc… S. Giuseppe è il simbolo della famiglia, dell’onestà, dell’umiltà e dell’amore per le cose semplici.

Tantissime sono i piatti della tradizione legati a questa ricorrenza. Si tratta per lo più di piatti semplici, realizzati con ingredienti poveri.

Le tradizioni legate alle celebrazioni del Santo sono innumerevoli, particolarmente sentite e spesso caratterizzate da cibi speciali legati a tradizioni antiche.  I cibi serviti sono essenzialmente semplici e stagionali, non mancano asparagi, finocchi, carciofi e cavolfiori accompagnati da uova, legumi e frutta secca. Le pietanze sono tante e possono arrivare anche a cento, tutte diverse tra loro.

Eccone alcuni:

  • la pasta condita con il pan grattato, prezzemolo tritato e zucchero. 
  • il riso con il finocchietto selvatico e il pan grattato.
  •  il minestrone di San Giuseppe, una minestra di pasta, legumi e verdure che secondo la tradizione veniva preparata in grossi pentoloni e poi distribuita su grandi tavolate.
  • il pane di S. Giuseppe, tipico della Provincia di Palermo, una pagnotta tonda, incisa in superficie, con dentro semi di finocchio, che ancora oggi viene benedetto in chiesa.
  • la pasta con le sarde e finocchietto selvatico, è sicuramente uno dei piatti più tipici della cucina siciliana, e più precisamente di quella palermitana. Piatto assai povero: basti pensare che le sarde si trovano ad un prezzo bassissimo ed il finocchietto cresce selvatico e lo si può raccogliere in campagna. Una vera prelibatezza che trae le sue origini dalla dominazione araba.

Immancabili anche i dolci tipici:

  • la Sfincia di S. Giuseppe, una frittella piuttosto gonfia, ricoperta di crema di ricotta con scaglie di cioccolato e frutta candita.
  • le zeppole di riso con miele.
  •  le“crispelle di S. Giuseppe”

Tante anche le tradizioni religiose delle città siciliane.

La città di Caccamo dedica ben due manifestazioni alla festa di San Giuseppe, entrambe organizzate dalla Chiesa della SS Annunziata. Due domeniche prima del 19 va in scena A’ Retina, ovvero una sfilata di muli bardati a festa accompagnati dalla banda musicale, che fa il giro del paese raccogliendo offerte in natura, le cosiddette prumisioni (offerte) che i devoti fanno al Santo. Le due domeniche precedenti alla festa, sempre alla chiesa dell’Annunziata, viene accesa A’ Scalunata di San Giuseppe, una lunga scala di ceri illuminati dietro l’altare, in cima alla quale si trova la statua di S. Giuseppe col Bambino.

In molti paesi vengono allestiti gli Altari di San Giuseppe e vengono imbandite le Tavolate di S. Giuseppe, in cui intere famiglie, in virtù di una promessa fatta al santo, contribuiscono nella preparazione di cibi e pietanze tipiche da offrire ai poveri. Questa tradizione è molto sentita a Salemi (dove negli ultimi anni la festa ha assunto toni più folkloristici, richiamando l’attenzione di molti turisti), Niscemi, Leonfronte, Salaparuta, Balestrate, Borgetto, ecc.

A Godrano si organizzano anche rappresentazioni tradizionali: protagonisti figuranti che simulano una Sacra Famiglia.

A Prizzi si svolge il “Convito di San Giuseppe”. A Dattilo e a Paceco invece c’è il tradizionale “‘Nmitu di San Giuseppe”: qui si distribuisce il pane votivo e si svolge la sfilata del Carro dei pani. Anche a Canicattì – in provincia di Agrigento – vige la tradizione di preparare un ricco pranzo così da offrirlo alla Sacra Famiglia.

Ribera i festeggiamenti iniziano dalla domenica precedente, con l’entrata dell’alloro, ovvero una sfilata di uomini a cavallo che reggono rami di alloro, seguiti da una torre alta 10 metri, ricoperta da varie forme di pane benedetto e sormontata dal quadro di San Giuseppe, trainata da un carro.

Diffuse, specie in molti quartieri del centro storico di Palermo, sono le spettacolari Vampe di S. Giuseppe, degli immensi falò, accesi la sera del 18 marzo, che praticamente illuminano a giorno l’intero circondario. Una tradizione molto antica e molto sentita, che nonostante la sua pericolosità si ripete tutti gli anni.

Scicli, in provincia di Ragusa, la notte del 16 marzo, fin dal medioevo si fa la Cavalcata di S. Giuseppe: si passa a cavallo per la città e intanto si accendono i fuochi benedetti.

Una festa che porta con sé riti, aspetti e tradizioni della nostra Sicilia.

15 Marzo 2018 Flash Sport, intervista a Peppe Pagana mister del Troina e Di Maria mister del Misterbianco

Flash Sport, intervista a Peppe Pagana mister del Troina e Di Maria mister del Misterbianco

Per Flash Sport Salvo Saladdino: mister Pagana sembra superato il momento “no” di risultati più che altro della tua squadra e adesso invece è cominciato un campionato dove affronterete domenica Ercolanese e poi 6 partite sulla carta non difficili e poi l’ultima con la Nocerina, ti fai i calcoli, anche se nel calcio tutto può accadere, hai stilato un ruolino di marcia? e cosa raccomandi ai tuoi giocatori e soprattutto ai tifosi, non tutti per la precisione,che ultimamente ti hanno fatto anche alzare la voce.

Salvo Saladdino: mister Di Maria il misterbianco continua la scia di risultati positivi, un campionato davvero strepitoso inaspettato, ovviamente il Marina Di Ragusa è di un’altro pianeta.

Come riesci a questo punto del campionato a tener viva la squadra che continua tranquillamente a giocare bene e senza distrazioni?

 

15 Marzo 2018 Sabrina Salerno, buon compleanno

Sabrina Salerno, buon compleanno

Auguri a Sabrina Salerno che oggi compie 50 anni

Sabrina Salerno (Genova, 15 marzo 1968) è una cantante, showgirl e attrice italiana.

Scoperta da Claudio Cecchetto, è divenuta celebre negli anni ottanta come cantante ottenendo un grande successo in tutta Europa. Prima ancora ha mosso i primi passi con la partecipazione ad alcuni spettacoli televisivi Italiani. In veste di cantante ha avuto successo soprattutto grazie agli album Sabrina, Super e Over The Pop e ai singoli di genere Italo disco come Sexy Girl e Boys (Summertime Love): quest’ultimo raggiunse la terza posizione della classifica britannica, traguardo tagliato per la prima volta da un’artista italiana.

Dopo aver suscitato interesse grazie alle sue misure da Pin-up ed essendo divenuta una delle icone degli anni ottanta, ha proseguito la sua carriera incidendo diversi album, partecipando ad alcuni film e ad altrettanti spettacoli teatrali e televisivi.

Avendo venduto 20 milioni di dischi risulta essere tra gli artisti italiani che hanno venduto maggiormente all’estero.

15 Marzo 2018 Che cos’era il “diritto di bacio” nell’antica Roma?

Che cos’era il “diritto di bacio” nell’antica Roma?

Le matrone vi si sottoponevano ogni giorno. Ma il motivo non aveva nulla a che fare con l’affetto.

 Lo “ius osculi”, cioè il “diritto di bacio”, era un’usanza introdotta dal diritto romano secondo cui una donna baciava ogni giorno sulla bocca il marito, il padre e il fratello.Il gesto, solo apparentemente affettuoso, consentiva ai maschi di famiglia di “saggiarne” l’alito per controllare che non avesse bevuto vino, violando un’antica legge che equiparava il bere alcolici per una donna all’infamia e all’adulterio, ed era perciò punibile con la morte.

La matrona sorpresa a bere vino poteva essere ripudiata o uccisa dal marito, col consenso dei più stretti congiunti. Il divieto valeva per le donne honestae e non per le malfamate probrosae, cioè attrici, ballerine, cameriere di taverna.

Il motivo? Le proprietà anticoncezionali e abortive attribuite al vino puro e soprattutto il nesso tra ubriachezza e sessualità: “Qualunque donna sia smodatamente avida di vino chiude la porta alla virtù e la apre ai vizi”, scriveva lo storico Valerio Massimo nel I sec. a.C.

15 Marzo 2018 Rapina negozio con assorbente in faccia per nascondere il volto

Rapina negozio con assorbente in faccia per nascondere il volto

Apple Valley, California. È stato già soprannominato “Maxi Pad Bandit” il cinquantunenne autore della rapina ad un negozio in Bear Valley Road.

L’uomo è infatti entrato, nel corso di un tentativo, inizialmente riuscito, di furto con scasso, nell’attività commerciale con un grosso assorbente femminile sugli occhi per nascondere le fattezze del volto alle telecamere interne di sorveglianza e non essere individuato, invano.

L’uomo avrebbe utilizzato un grosso pezzo di legno per rompere il vetro della porta frontale ed entrare nel negozio, in quel momento chiuso. Una volta all’interno, con un grosso assorbente bianco extra-large appiccicato sulla fronte e sugli occhi, ha cominciato a mettere da parte diversi oggetti per poi fuggire con questi ultimi in un’auto.
Dopo aver effettuato una prima disamina del video di sorveglianza, lo stesso personale dell’attività commerciale è rimasto notevolmente sorpreso dallo strambo tentativo di rimanere anonimo.

La cosa più comica di tutte è il fatto che il tentativo di nascondere la propria identità con il prodotto per l’igiene femminile sia andato miserabilmente fallito in quanto l’uomo, dopo veloci indagini, è stato individuato e arrestato. La polizia è stata inoltre in grado di recuperare tutta la merce rubata. L’uomo è stato incarcerato con una cauzione fissata 25.000 dollari.

15 Marzo 2018 Appuntamento tragico: lei defeca a casa di lui ma sciacquone non va e nasconde cacca in borsa

Appuntamento tragico: lei defeca a casa di lui ma sciacquone non va e nasconde cacca in borsa

Il Mirror on-line ci racconta una storia davvero incredibile prelevata direttamente da Twitter. A raccontarci la vicenda è una donna con diversi tweet postati sul noto social.

La donna ci racconta che il giorno prima si trovava ad un appuntamento galante con un uomo che aveva da poco conosciuto. Si trattava del loro primo incontro romantico e di certo l’ultima cosa che la donna desiderava era fare una brutta figura.

In ogni caso quella sera la donna si sentiva così calma e sicura di sé che aveva trovato non disdicevole defecare nel bagno di lui. Si accorgeva però ben presto che quella sicumera si era rivelata un grosso sbaglio. Dopo aver defecato, infatti, la donna si accorgeva che lo scarico del gabinetto non funzionava.
Cercando di non perdere la calma, provava più volte a premere il pulsante dello sciacquone senza ottenere alcun risultato. Entrata nel panico, la donna cominciava dunque a premere in maniera ossessiva il pulsante per cercare di salvare la propria reputazione e per cercare di non rivolgersi all’uomo con una richiesta che sarebbe sembrata ridicola e che probabilmente sarebbe stata ricordata dai posteri per decenni qualora fosse stata raccontata. Ma il tempo passava e lei non riusciva a trovare una soluzione.

Dopo aver cercato di calmarsi, si accorgeva che tutto sommato era stata fortunata e che aveva defecato feci solide, dunque facilmente prelevabili. Bingo! Aveva infatti finalmente trovato la soluzione più ottimale: dopo aver strappato diversi metri di carta igienica, riusciva a prelevare il cilindro solido di cacca che aveva espulso nel gabinetto per inserirlo, opportunamente avvolto nella stessa carta igienica, nella sua borsetta onde nasconderlo agli occhi di colui che sarebbe potuto essere l’amore della sua vita.
Come è finita? La donna riferisce di essere riuscita nel suo intento e che, dopo essere tornata nell’altra stanza dove era presente l’uomo, quest’ultimo dopo un po’ le aveva dichiarato: “Sei bellissima. Quando mi sorridi, divento tuo”.