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12 Ottobre 2017 Gli uomini rallentano il passo se camminano con la partner.

Gli uomini rallentano il passo se camminano con la partner.

Il senso comune ci era arrivato da tempo, ma ora ne abbiamo le prove scientifiche: quando passeggiano in compagnia dell’amata, gli uomini rallentano il passo, e non solo per galanteria.

Secondo uno studio pubblicato su Plos One, questo comportamento si spiegherebbe, a livello evolutivo, con la volontà di far risparmiare alla donna energie preziose da finalizzare a scopo riproduttivo.La velocità ottimale di camminata – quella che minimizza il dispendio energetico richiesto per completare un percorso – è strettamente correlata alla massa corporea e alla lunghezza della gamba. Chi ha arti più lunghi e peso maggiore è in genere più veloce: ecco perché gli uomini hanno un passo più lungo e svelto di quello femminile.

Da un punto di vista squisitamente metabolico a donne e uomini non conviene camminare fianco a fianco: uno dei due dovrà sacrificare la propria velocità ideale di camminata, accelerando o decelerando, pur di adeguarsi al passo dell’altro. Come la mettiamo, allora, con le romantiche passeggiate mano nella mano?Un gruppo di ricercatori della Seattle Pacific University ha analizzato la camminata di 11 coppie scoprendo che l’uomo diminuisce in media la sua velocità del 7%, quando cammina con la donna che ama (e ancora di più se la tiene per mano).

Lo stesso non accade, però, se passeggia con un’amica per la quale non prova alcuna attrazione o se si trova in compagnia di un altro uomo: in questo caso, anzi, entrambi tendono ad accelerare leggermente rispetto alla propria velocità ideale. Per contro, le donne non sembrano accelerare per raggiungere la stessa velocità del compagno, ma aspettano che questo si adegui alla propria.

Secondo gli autori dello studio la tendenza maschile a rallentare in favore delle compagnie potrebbe essere motivata da ragioni evolutive: far risparmiare energie alla partner significava, un tempo, lasciarla abbastanza in forze per dedicarsi alla riproduzione. Il costo energetico pagato dai maschi veniva così risarcito da maggiori possibilità di generare prole.

Questo doveva valere a maggior ragione tra i nostri antenati, costretti a spostarsi a piedi in grandi gruppi che comprendevano uomini robusti insieme a donne e bambini. Oggi fa quasi sorridere: viene più facile pensare che i maschi rallentino il passo, più semplicemente, per il piacere di intrattenere una conversazione.

12 Ottobre 2017 Perché alle donne piacciono gli uomini divertenti?

Perché alle donne piacciono gli uomini divertenti?

Da un punto di vista evolutivo, la donna è più esigente dell’uomo nella scelta del partner perché spetta a lei il compito di allevare la prole. Quindi, se lui può “accontentarsi” di una femmina bella e in buona salute (dunque idonea alla riproduzione di figli sani), la femmina ha bisogno di garanzie più sostanziose, e cioè intelligenza, creatività, apertura mentale. Requisiti che le persone con senso dell’umorismo in genere possiedono.

Una ricerca svolta dall’Università del Colorado ha dimostrato che le persone divertenti hanno anche test di intelligenza migliori. I ricercatori chiesero a un gruppo di volontari di inventare frasi o immagini divertenti. Chi possedeva il QI più alto produsse situazioni più spassose di chi aveva un quoziente intellettivo inferiore.

Al contrario, per gli uomini una donna che sa far ridere non è particolarmente attraente. Mentre lo è la donna che ride alle loro battute. Diverse ricerche hanno dimostrato che durante una conversazione fra uomini e donne, le seconde ridono molto di più dei maschi. E poiché la risata è un efficace indicatore di attrazione, in quanto segnala inconsciamente interesse e piacere, gli uomini trovano molto interessanti le donne che ridono. Quindi per entrambi i sessi l’umorismo ha un ruolo importante nel gioco dell’attrazione e del corteggiamento, ma le modalità sono completamente diverse.

12 Ottobre 2017 Crisi del settimo anno, c’è una ragione scientifica?

Crisi del settimo anno, c’è una ragione scientifica?

Chi ci sta per arrivare, tende a scherzarci su: davvero il settimo anno è il peggiore, in una relazione di lungo corso? Ci sono spiegazioni scientifiche per la famosa “crisi”?

LA PAROLA ALLA STATISTICA. Helen Fisher, docente di antropologia biologica alla Rutgers University (New Jersey, USA) ha studiato a lungo i dati su matrimonio e divorzio in diverse popolazioni mondiali. Scoprendo che, se è vero che la mediana – ossia il dato che si trova nella posizione centrale tra i dati messi in ordine crescente – è di 7 anni, la moda, cioè il dato più frequente, è di 4 anni insieme.

I divorzi sembrano inoltre particolarmente diffusi in chi è all’apice dell’età fertile (25-29 anni per gli uomini, 20-24 e 25-29 per le donne), e tra chi ha un figlio a carico.

HO BISOGNO DI TE. Osservando il mondo degli uccelli, Fisher ha notato che solo il 3% delle specie ha una relazione monogama, ma che ben il 90% coopera nel mantenimento dei pulcini. La ragione è semplice: il partner che bada alla cova morirebbe di fame, se l’altro non lo nutrisse (e con esso morirebbero i nascituri).

DI NUOVO “A CACCIA”. Durante l’allattamento, accade lo stesso in alcuni mammiferi, come le volpi. Ma quando pulcini o cuccioli sono in grado di lasciare il nido, o la tana, anche i genitori sono liberi di separarsi e cercare un altro partner, con il quale riprodursi di nuovo.

PUNTO DI SVOLTA. L’uomo potrebbe aver conservato traccia di questo comportamento riproduttivo. Fino ai 4 anni i bambini sono molto dipendenti dalla madre; ma a quell’età iniziano in genere ad essere accuditi in gruppi di coetanei, da adulti esterni. I genitori sono dunque più liberi, e per le coppie più fragili è il momento in cui la rottura è più probabile.

PIÙ ATTREZZATI. Nell’ambiente difficile dell’antica Africa, dove vivevano i nostri antenati, avere figli da partner diversi significava garantire una maggiore diversità genetica e una più ampia gamma di abilità: in altre parole, maggiori probabilità di sopravvivenza. Quattro anni erano un tempo più che ragionevole per svezzare un bambino e rendersi più indipendenti.

12 Ottobre 2017 Il deodorante rende gli uomini virili.

Il deodorante rende gli uomini virili.

Secondo una credenza comune l’uomo, per essere davvero uomo, deve puzzare. Non la pensa così la scienza, però, che ha dimostrato che per avere successo con le donne il deodorante è di grande aiuto.

Non si tratta solo di gusti personali. I ricercatori hanno chiesto ad un gruppo di persone (sia donne che uomini) di giudicare la mascolinità e la femminilità di volti di uomini e donne e, successivamente, valutare queste caratteristiche anche in base all’odore.

In alcuni casi l’odore era al naturale, in altri con il deodorante. I risultati sono stati interessanti: il giudizio di mascolinità e femminilità dei volti è risultato correlato al giudizio di mascolinità e femminilità dell’odore.

Le donne davano un giudizio più elevato ai soggetti che facevano uso di deodoranti e profumi, giudicandoli più mascolini. Anche gli stessi uomini giudicavano più maschi i soggetti profumati. Curiosamente, invece, non è emerso alcun effetto del profumo nel giudizio di femminilità.

12 Ottobre 2017 Papa Francesco: un piccolo errore di pronuncia e la frittata è fatta!

Papa Francesco: un piccolo errore di pronuncia e la frittata è fatta!

Papa Francesco: l’uomo più buono sulla terra è scivolato in un divertente “fuori programma” durante l’Angelus domenicale in Vaticano.

Papa Francesco causa un piccolo errore di pronuncia, e in un mano secondo ha realizzato una gaffe d’autore, anzi celestiale; Mancava poco per far scendere dal cielo San Pietro.

Sua Santità Papa Francesco  avrebbe voluto dire: peccato, però, che “in questo caso” sia diventato “in questo cazzo”…che in piazza San Pietro è partito un’ Alleluja nella testa dei presenti. 

 

 

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12 Ottobre 2017 Non masticare il cibo fa dimagrire?

Non masticare il cibo fa dimagrire?

Nascono in continuazione nuovi metodi abbastanza improbabili per dimagrire: da miracolose tecniche di respirazione a toppe cucite sulla lingua.

C’è, però, uno studio del 1986 che, stranamente, ha ricevuto poche citazioni e che va contro la buona regola del masticare adeguatamente prima di ingerire il cibo. Secondo questa ricerca, infatti, masticare meno fa accumulare meno zuccheri nel sangue.Durante lo studio è stato chiesto ad alcuni volontari di mangiare lo stesso identico pasto in due occasioni: una volta masticando per bene ed un’altra volta cercando di masticare meno possibile. E’ stato quindi testato il livello di glicemia e si è visto come i livelli di zucchero nel sangue erano inferiori quando si inghiottiva senza masticare.

Nonostante ciò nessuno, per fortuna, ha mai proposto una dieta basata sulla non masticazione, anche perché i benefici di farlo sono evidentemente superiori al non masticare adeguatamente.

12 Ottobre 2017 Depilarsi: Il falso mito sulla rasatura dei peli

Depilarsi: Il falso mito sulla rasatura dei peli

Depilarsi: Gran parte delle persone in tutto il mondo crede che i peli, dopo essere stati tagliati, ricrescano più forti o più spessi. Un biologo ha studiato il fenomeno per più di 30 anni, smentendo ogni teoria al riguardo

Alzi la mano chi, fra le ragazze, non ha mai rinunciato a passare il rasoio sulle gambe, convinta che – dopo la rasatura – i peli sarebbero cresciuti più forti e neri. D’estate la depilazione è uno degli eventi attorno al quale ruota la vita di uomini e donne. Il rasoio è tenuto in considerazione solo come rimedio d’emergenza proprio a causa di un mito divenuto certezza grazie al passaparola: una volta tagliato con il rasoio, il pelo ricresce addirittura più forte e scuro.

Non esiste alcuna dimostrazione che ciò sia vero”, ha detto a Business Insider, Kurt Stenn, un biologo che ha più di 30 anni a studiare il fenomeno, condensando i suoi risultati nel libro “Peli: una storia umana”. La verità, come sempre, è solo una questione di prospettiva. “Dopo che non ci si rasa per un po’, i peli sembrano molto sottili – dice lo studioso – Ma poi le persone vedono i peli rispuntare più spessi“. Questo succede perché, una volta tagliato, la prima parte che rispunta è quella inferiore del corpo dei peli, biologicamente più spessa. Ma man mano che il pelo cresce, anche questa base si assottiglia.

Stenn ha anche aggiunto che, dopo la rasatura se si va a toccare la pelle in corrispondenza del bulbo pilifero, questo sarà stimolato a crescere. Tuttavia il biologo ha precisato che, benché gli scienziati di tutto il mondo abbiano cercato di trovare giustificazioni a questo mito, non si tratta di una teoria attendibile. “Non credo che sia mai stato dimostrato chiaramente che tagliare i peli o sfregare la pelle faccia sì che i peli ritornino più spessi”, ha detto Stenn. L’unica cosa certa, garantisce, è che quelli tagliati con il rasoio ricrescono più velocemente.

12 Ottobre 2017 Va a Las Vegas per sposare il telefonino.

Va a Las Vegas per sposare il telefonino.

Dato che al giorno d’oggi passiamo più tempo con i nostri telefonini invece che socializzare con altre persone, l’artista Aaron Chervenak ha deciso di coronare questa constatazione sposando il suo smartphone.

Da Los Angeles ha deciso di volare nella città dove tutto è permesso, Las Vegas, per coronare questa stravagante storia d’amore in una piccola cappella. Alla fine c’è pure stato lo scambio di anelli!

Sembra assurdo ma, per molte persone, il telefonino è importante quanto il proprio partner, se non di più. La prima interazione la mattina e l’ultima la sera è sempre con questo aggeggio, sempre più presente nelle nostre vite.

Per questo motivo Chervenak ha dichiarato che quella con il suo smartphone è la relazione più lunga che abbia mai avuto. “Quello che spero farà il mio matrimonio è fungere da gesto simbolico per dimostrare quanto stiano diventando inquietantemente preziosi i telefoni nelle nostre vite”.

12 Ottobre 2017 E’ legale avere rapporti sessuali in ascensore?

E’ legale avere rapporti sessuali in ascensore?

Secondo un principio stabilito dalla Corte di Cassazione, non è reato avere rapporti sessuali in ascensore, purché tutto avvenga «tra un piano e l’altro e la cabina sia priva di vetrate» (Cass. 10060/2001). Infatti, se da un lato l’ascensore di un edificio può senz’altro definirsi come un luogo pubblico, dall’altro, una volta serrate le porte, ed escluso che altri possano vedere da fuori quello che succede, non lo è più. E quindi si può utilizzare come… alcova di fortuna.

CONSULENZA PRE-SESSUALE. Ma, in generale, prima di abbandonarsi alla passione è consigliabile consultare un avvocato. Perché non tutti i luoghi sono uguali. Avere rapporti sessuali nella toilette di un aereo, chiusa a chiave, è diverso dal rotolarsi tra i sedili, anche se le file sono vuote.In linea generale, spiega l’art. 527 del Codice Penale, chiunque compie atti osceni in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico è punito con  un ammenda da 5.000 a 30.000 euro. Se il fatto è commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori si rischia la reclusione da 4 mesi a 4 anni e 6 mesi.

QUALCHE ACCORGIMENTOIn base a questo principio, consumare rapporti sessuali nel proprio box a serranda abbassata è legale, mentre appartarsi nel garage condominiale, teoricamente esposti allo sguardo degli altri, è vietato.