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12 Maggio 2022 Mia Martini, 27 anni dall’addio

Era il 12 maggio 1995 quando l’artista calabrese venne trovata morta, sola, nel suo letto. Capace di dare un senso compiuto alla voce del verbo “interpretare”, ci ha regalato, nel corso di circa trent’anni di carriera, molte canzoni destinate a rimanere nella storia della nostra musica leggera, si pensi a Minuetto e Piccolo uomo, tanto per citare gli anni settanta, o la stessa E non finisce mica il cielo, scritta per lei da Ivano Fossati.

Mia Martini, pseudonimo di Domenica Rita Adriana Bertè detta Mimì (Bagnara Calabra, 20 settembre 1947 – Cardano al Campo, 12 maggio 1995), è stata una cantante italiana e in alcune occasioni anche cantautrice.

Sorella maggiore, di tre anni, di Loredana Bertè, con la quale condivide giorno e mese di nascita, è considerata insieme a Mina una delle voci femminili più belle ed espressive della musica leggera italiana di sempre, caratterizzata dal suo essere sofisticata ma non stucchevole e impreziosita da una forte intensità interpretativa. Donna tormentata, interprete intensa e raffinata, vantò una lunga carriera artistica che ebbe inizio nel 1963, semplicemente come Mimì Berté. Il produttore discografico e autore Carlo Alberto Rossi la volle lanciare come ragazza yè-yè; tuttavia il successo che trovò in questa veste, sebbene molto lusinghiero per una debuttante, durò ben poco e dopo alcuni anni di oblio riapparve sulle scene nel 1971 col nuovo pseudonimo di Mia Martini.

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