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Italia, entro il 2050 rischia di perdere il 20% delle spiagge: l’allarme degli esperti

today1 Novembre 2025 5

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Le coste italiane sono sempre più in pericolo. Secondo il nuovo report della Società Geografica Italiana, intitolato “Paesaggi sommersi”, l’Italia potrebbe perdere fino al 20% delle sue spiagge entro il 2050 e addirittura il 40% entro il 2100.

Il motivo è da ricercare nell’innalzamento del livello dei mari, nell’erosione costiera e nella crescente urbanizzazione che impedisce alle coste di adattarsi ai cambiamenti naturali.

Le zone più a rischio

Lo studio individua le aree più vulnerabili del Paese:

  • l’Alto Adriatico;

  • il Gargano costiero;

  • i litorali tra Toscana e Campania;

  • le aree di Cagliari e Oristano.

A rischio non ci sono solo le spiagge, ma anche metà delle infrastrutture portuali, il 10% delle superfici agricole e gran parte delle lagune e paludi costiere, come il delta del Po e la laguna di Venezia.
Secondo le stime, potrebbero esserci oltre 800.000 sfollati nel caso in cui il livello del mare continuasse a salire ai ritmi attuali.

Le cause principali

«I litorali bassi sono ormai troppo edificati o artificializzati — spiega Claudio Cerreti, presidente della Società Geografica Italiana — e questo impedisce alle dinamiche naturali di adattarsi al cambiamento del livello del mare, ma anche di assorbire mareggiate o tsunami».

L’assenza di spazi naturali costieri e la cementificazione progressiva hanno quindi bloccato la capacità delle spiagge di rigenerarsi, accelerando il processo di erosione.

Come intervenire

Gli esperti chiedono una vera inversione di tendenza.
«Bisogna rinaturalizzare il più possibile i litorali – spiega Cerreti – restituendo spazio ai processi naturali e riducendo il consumo di suolo».

Questo significa favorire interventi sostenibili, come la ricostruzione delle dune, il ripristino della vegetazione costiera e la protezione degli ecosistemi marini, evitando nuove costruzioni vicino al mare.

Un patrimonio da proteggere

Con i suoi oltre 7.400 chilometri di coste, l’Italia è uno dei Paesi più esposti in Europa agli effetti dei cambiamenti climatici.
Difendere le spiagge non significa solo tutelare l’ambiente, ma anche salvaguardare il turismo, l’agricoltura e l’identità culturale del nostro Paese.

L’appello della Società Geografica Italiana è chiaro: serve agire ora, prima che intere aree costiere diventino solo “paesaggi sommersi”.

Scritto da: Fina Leocata

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