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7 Marzo 2018 Vi dichiaro marito e cuscino (video Youtube)

Vi dichiaro marito e cuscino (video Youtube)

Il vero amore, che si cerca affannosamente per trascorrere serenamente il resto della propria vita, può nascondersi ai nostri occhi assumendo diverse forme

La storia che stiamo per raccontarvi narra proprio una di queste ricerche conclusasi con un matrimonio a dir poco insolito. Lee Jin-gyu, un coreano con la fissa per i manga, si è recentemente sposato con un dakimakura: un grosso cuscino raffigurante su un lato Fate Testarossa, sua eroina preferita, personaggio dei manga giapponesi.

Lee, 28enne dai gusti discutibili, ha letteralmente perso la testa per questa “donna” immaginaria e, da quando ha pronunciato il fatidico sì, trascorre con lei tutto il suo tempo libero. “E’ completamente ossessionato da questo cuscino – ha raccontato ai giornalisti un amico del giovane sposo – e lo porta sempre con sé. Non se ne separa neppure quando va al parco o al luna park. Pensate, quando deve pranzare fuori casa la porta con sé e ordina da mangiare anche per lei”.

L’insolito matrimonio di Lee non è tuttavia l’unico caso di nozze anomale. In Giappone, non molti mesi fa, un appassionato di videogiochi ha sposato quella che considerata la sua fidanzata virtuale, Nene Anegasaki, uno dei personaggi principali del gioco Love Plus per Nintendo DS.

26 Febbraio 2018 Donne con il pannolino

Donne con il pannolino

Il tempo è denaro. Per questo in Giappone si è diffusa una nuova curiosa moda: alcune donne, con l’intento di non perdere troppo tempo in bagno, hanno deciso di indossare un pannolino.

Un famoso quotidiano giapponese ha deciso di intervistare una di queste ragazze che amano mettere il pannolino pur di non andare in bagno. Kaori Adachi, uno pseudonimo della ragazza intervistata, ha 25 anni e lavora in un’agenzia immobiliare di Tokyo, ha dichiarato di idossare pannolini quasi tutti i giorni.

La giovane ha spiegato che si tratta di veri e propri pannolini che, una volta indossati, assorbono l’urina. Secondo le “fan del pannolino” questo sistema permetterebbe di risparmiare molto tempo. Contente loro! Cosa ne pensate?

 

22 Febbraio 2018 La cornetta che scotta

La cornetta che scotta

Una donna giapponese, a seguito di un’incomprensione con la polizia di Osaka, ha effettuato più di 7000 telefonate per vendicarsi di quanto non fosse successo alcuni anni prima.

Sembra essere legato tutto ad un’incomprensione risalente al 2015: una donna giapponese, originaria di Osaka, in quell’occasione aveva chiamato il Pronto Intervento, per essere aiutata, a seguito di una sorta di stupro da parte di un avventore sconosciuto. Essendo incapace di parlare per l’evidente shock, il poliziotto che alzò la cornetta fu totalmente inabile a recepire la benchè minima parola della donna e, dopo aver cercato di tranquillizzarla e confortarla, le sbattè il telefono in faccia. Forse per vendicarsi dell’accaduto, la donna, dopo più di tre anni, ha ben pensato di chiamare la polizia di stato per più di 7000 volte in un mese, il che corrisponde a circa 260 telefonate al giorno.

L’unica parola che la signora pronunciava dopo aver preso filo diretto con il commissariato sarebbe stata “Crepa!”, originale, non c’è che dire. Dopo essere stati inondati, dunque, di migliaia di chiamate, gli “uomini in divisa” hanno ritenuto opportuno risalire all’identità dello strambo interlocutore, rimanendo sorpresi anche di fronte alle motivazioni apportate dalla donna circa quanto aveva fatto nel mese appena trascorso.

Un portavoce della Polizia di Osaka, a seguito di tutto ciò, pare abbia dichiarato: “La signora è stata preventivamente arrestata per aver fatto un uso non consono del nostro servizio pubblico. Pare sia stata disgustata per il servizio scadente offerto dal nostro reparto di polizia; se non l’avessimo intercettata sarebbe andata avanti di sicuro ancora per molti, molti mesi”.

1 Febbraio 2018 Dentista regala denti storti

Dentista regala denti storti

Uno studio dentistico di Tokyo nel distretto di Ginza è diventato molto popolare in città da quando ha iniziato a pubblicizzare una nuova procedura cosmetica che permette di acuire e stortare i canini per simulare una nota disposizione dentale chiamata “yaeba”.

I denti storti sono visti come imperfezione in molti paesi occidentali, in particolare in America, dove gli apparecchi sono considerati come oggetti donati da Dio a tutti gli esseri umani. In Giappone però i denti storti sono considerati belli e addirittura adorabili.

Yaeba in giapponese significa ‘dente doppio’, ma non descrive strane deformazioni dentali, piuttosto l’aspetto vampiresco che si crea quando una persona ha i canini molto più sporgenti rispetto al resto della dentatura. Secondo alcune leggende e credenze, l’aspetto Yaeba conferisce alle giovani ragazze un appeal maggiore rendendole molto più attrattive agli occhi maschili. Moltissime star giapponesi hanno i denti a Yaeba ma invece che nascondere il proprio sorriso, queste mostrano alle telecamere la propria dentatura, accrescendo se possibile la propria popolarità.

Fino a poco tempo fa avere i canini sporgenti era privilegio di pochi, solo coloro nati con i canini sporgenti potevano dichiararsi veri Yaeba; da quando il salone dentistico ha aperto il nuovo servizio per rendere i denti di chiunque storti però, gli affari sono esplosi e in men che non si dica le ragazzine si sono ritrovate a fare la coda per poter avere un sorriso imperfetto. La tecnica è stata inventata dal dottor Yoko Kashiyama e i suoi assistenti che, tramite l’incollatura di denti artificiali sui canini delle pazienti, permette di ricreare il caratteristico effetto ‘denti storti’. La procedura è diventata famosa a tal punto che molte televisioni giapponesi se ne sono interessate dedicando al fenomeno servizi interi e inviando addirittura i propri giornalisti a sottoporsi all’operazione per commentarne il risultato.

25 Gennaio 2018 Il robot che ti dice se puzzi

Il robot che ti dice se puzzi

Se amate fare abbuffate di aglio e cipolla, questa probabilmente non è l’invenzione che fa per voi! Si tratta di un’idea giapponese e consiste in due robotche vi annusano e vi insultano se puzzate.

La società che ha creato i robot è la CrazyLabo, in collaborazione con Kitakyushu National College of Technology di Fukuoka. Kaori è uno dei robot, replica una testa femminile ed il suo compito è quello di dare giudizi sull’alito. L’altro è Shintaro e si tratta di un cane-robot che vi annusa i piedi.

I gradi di giudizio sono diversi: se il vostro alito è buono Kaori vi dirà che è “come il limone”, se è un po’ cattivo vi farà notare con tatto che “Puah! Hai l’alito cattivo”, se l’alito vi puzza vi dirà “Non esiste! Non posso sopportarlo” e se è molto puzzolente affermerà senza mezzi termini “Emergenza in corso!”.

Il cane Shintaro, invece, annusandovi i piedi vi si accoccolerà se noterà un buon odore, se puzzano un po’ inizierà ad abbaiare mentre, se puzzano molto, perderà conoscenza! L’eccessiva reazione, secondo gli ideatori, è per spingere la gente a curare maggiormente la propria igiene personale.

24 Gennaio 2018 La mano destra è la sua fidanzata

La mano destra è la sua fidanzata

Un fotografo giapponese ha truccato la sua mano destra rendendola la sua nuova fidanzata!

Far credere ai propri amici di essere fidanzati semplicemente usando una mano? Keisuke Jinushi, un fotografo giapponese, ci è riuscito perfettamente.

Ha truccato la sua mano destra con smalto rosso ed ha aggiunto un elastico femminile al polso, realizzando poi delle foto che facessero credere che la mano fosse davvero della sua nuova ragazza.

Keisuke, che ha studiato alla Musashino Art University di Tokyo, ha quindi immortalato la sua nuova “fidanzata” in diverse situazioni, momenti potenzialmente romantici con inquadrature appositamente studiate: nel fast food mentre lo imbocca o gli pulisce le labbra, o addirittura su un letto mentre lo accarezza dolcemente.

Le foto, pubblicate su Instagram, hanno subito fatto il giro del mondo! Il fotografo ha anche realizzato un tutorial per creare una perfetta “fake girlfriend”. Un’idea decisamente strana ma originale!

18 Dicembre 2017 Scoperta in Giappone la pergamena che raffigura una “gara di peti”

Scoperta in Giappone la pergamena che raffigura una “gara di peti”

Si, avete capito bene: ecco un documento del periodo Edo che mostra un insolito “lato” dell’Oriente

Che il popolo del Sol Levante avesse problemi di smog non è un segreto.

Ma, osservando questa scoperta, potremmo supporre che la situazione non fosse migliore nemmeno in passato.

Si tratta di una pergamena piuttosto inusuale chiamata He-Gassen.

Magari non siete esperti di linguaggi orientali, ma quello delle immagini non lascia alcun dubbio: è ben chiaro che si tratti di una “gara di peti”(il significato letterale è proprio questo), ed è un antico documento giapponese che risale al periodo Edo (1603-1868).

Questi ometti dagli occhi a mandorla sono dei gran burloni?

Forse si, forse no. La pergamena si sviluppa per una lunghezza di oltre un metro e raffigura una serie di personaggi intenti a… ehm, a darsi delle arie, potremmo dire.

Ma si, diciamolo: una vera e propria battaglia a colpi di peti.

Della stampa però non sappiamo dirvi granché: non è dato sapere l’anno (forse risale alla fine del periodo Edo), né l’autore (con molta probabilità è più di uno), ma possiamo supporre che il soggetto dei peti sia un modo ironico per criticare i cambiamenti sociali del paese, vista l’ottica di chiusura che caratterizzava la politica del Giappone durante lo sdoganato dei Tokugawa.

I peti, dunque, potrebbero essere simbolicamente rivolti anche agli occidentali che facevano pressioni per instaurare rapporti commerciali con queste popolazioni.

Insomma, tutt’altro che un’aria di novità!

Il valore delle stampe? Non ci crederete ma sono state vendute dalla casa d’aste Christie’s per 1.500 dollari.

2 Dicembre 2017 Giappone: 30mila morti per solitudine. Arrivano le imprese di pulizia per i defunti

Giappone: 30mila morti per solitudine. Arrivano le imprese di pulizia per i defunti

Il fenomeno del Kodokushi è in crescente diffusione e riguarda soprattutto le persone anziane, ma si registrano anche casi tra i giovani

Cosa vuol dire la parola giapponese Kodokushi? È un fenomeno che riguarda le persone anziane (il 20% della popolazione) che rimangono sole e diventano preda dell’inedia, lasciandosi lentamente morire.

Haruki Watanabe, ad esempio, è stato trovato morto dal padrone di casa di Osaka. L’uomo aveva solo 60 anni e non si trovava in una situazione di particolare difficoltà a livello economico. Il suo vero problema era la mancanza di amici e congiunti.

Il suo unico figlio non aveva più contatti con lui da molto tempo. Come hanno fatto ad accorgersi del decesso? Semplice, il padrone di casa doveva riscuotere diverse mensilità dell’affitto. Il che la dice lunga su quanto possa essere stato facile, per Haruki, sentirsi solo.

In Giappone, dove inventano soluzioni per qualunque cosa, sono aumentate a vista d’occhio anche le ditte di pulizia specializzate nella disinfestazione degli appartamenti.

Toru Koremura è il fondatore di una di queste imprese, la Risk Benefit, che vanta ben 60 richieste al mese con una media di 10 al giorno nei mesi estivi (perché in quel periodo la decomposizione è più veloce).

I costi partono dai mille fino ai tremila dollari e il lavoro non è per nulla facile, a cominciare dalla scelta del disinfettante:

«Ci sono 40mila diversi cattivi odori nel mondo e scegliere il prodotto adatto è molto difficile».

Segue la raccolta degli effetti personali che, in mancanza di una famiglia, vanno al padrone di casa. Koremura fa un rapido bilancio dei casi di Kodokushi:

«Il 90% sono uomini. Le donne sembrano più capaci di integrarsi nella comunità».

In sostanza, in Giappone si assiste a una crisi della struttura di famiglia tradizionale.

Yasuyuki Fukuhawa, psicologo alla Waseda University di Tokio, afferma che la percentuale di popolazione anziana è altissima e supera «le capacità di cura familiare».

Se le case di riposo sono troppo costose si finisce per lasciarsi andare alla solitudine.

Altro dato allarmante è quello legato alla diffusione degli Hikikomori, i giovani reclusi in casa che spesso finiscono per suicidarsi: secondo il governo sarebbero 700mila.

Numeri da non sottovalutare, dunque, e sui quali non sarebbe certo il caso di passare un colpo di spugna.

12 Novembre 2017 Trasforma la sua doccia nella sua fidanzata

Trasforma la sua doccia nella sua fidanzata

Un ragazzo giapponese, stanco di sentirsi solo, ha trasformato la sua doccia nella sua ragazza.

Sentirsi così soli da trasformare la propria doccia nella propria dolce metà? E’ quello che è accaduto a Kiyuu Oikawa, un ragazzo giapponese.

Tutto il processo di realizzazione è stato postato sul social network Weibo ma, anche tralasciando ogni riflessione sull’idea di partenza, il risultato non sembra essere perfetto.

Tutto è iniziato incollando una maschera sulla testa della doccia, il ragazzo ha quindi incollato un corpetto imbottito di palloncini e ha poi realizzato le braccia con fili e nastro per pacchi. Gli ultimi ritocchi sono stati infine gli occhi finti e la parrucca, per far apparire quella creatura più femminile.

Kiyuu ha quindi presentato a tutti la sua creazione come la sua nuova fidanzata. Il giovane assicura che fare la doccia insieme alla sua anima gemella è un ottimo modo di iniziare la giornata. Nel social network però non tutti hanno apprezzato.