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1 Novembre 2020 Medicina, una molecola per ringiovanire i muscoli

Medicina, una molecola per ringiovanire i muscoli

Scoperta una molecola in grado di attivare la rigenerazione delle cellule muscolari fino all’età geriatrica.Lo studio,frutto di collaborazione tra la Sapienza e laboratori europei e Usa,apre la strada a nuove possibilità terapeutiche per le patologie neuromuscolari.

La ricerca è pubblicata sulla rivista Nature Cell Biology.La scoperta del potenziale meccanismo che permetterebbe di mantenere giovani le cellule staminali dei muscoli gioverebbe a contrastare la progressiva perdita della capacità muscolare di ripararsi e rigenerarsi per traumi,danni o invecchiamento.

27 Ottobre 2020 Sulla Luna più acqua del previsto. Scoperta utile per missioni future

Sulla Luna più acqua del previsto. Scoperta utile per missioni future

«Se crescesse acqua dalla luna», canta Claudio Baglioni. Due studi pubblicati su Nature affermano che sulla Luna l’acqua c’è e potrebbe essere più accessibile del previsto. Uno dei due studi,coordinato dalla Nasa, dimostra la scoperta inequivocabile della ‘firma’ della molecola di acqua (H2O),rilevata per la prima volta sulla Luna dal telescopio volante Sofia.

L’altro studio, dell’università del Colorado, stima che l’acqua, sotto forma di ghiaccio, potrebbe essere intrappolata in oltre 40 mila km quadrati di superficie lunare. Una scoperta che potrebbe rilanciare il sogno di nuove missioni.

18 Dicembre 2017 Scopre che la moglie era uomo

Scopre che la moglie era uomo

La storia di Jan, un 69enne belga, ha dell’incredibile! Il poveretto ha scoperto solo dopo 24 anni che la moglie era stata in realtà un uomo.

 

I due si sono sposati nel 1993, quando Jan conobbe l’indonesiana Monica, la quale lavorava per i figli di sua sorella. Solo dopo 24 anni anni di matrimonio Jan ha scoperto l’assurda verità. Ma non è stata Monica a rivelare il suo segreto, bensì ci ha pensato il cugino!

L’amore di Jan per Monica era sbocciato nel momento in cui il suo secondo matrimonio era entrato in crisi. Quando si conobbero lui aveva 44 anni mentre lei 27. Monica gli confidò così di non volere figli e lui, avendone già due, non si pose il problema. Adesso i due sono separati in casa e non si rivolgono più la parola, di certo ciò che Monica ha fatto a Jan è imperdonabile!

18 Dicembre 2017 Scoperta in Giappone la pergamena che raffigura una “gara di peti”

Scoperta in Giappone la pergamena che raffigura una “gara di peti”

Si, avete capito bene: ecco un documento del periodo Edo che mostra un insolito “lato” dell’Oriente

Che il popolo del Sol Levante avesse problemi di smog non è un segreto.

Ma, osservando questa scoperta, potremmo supporre che la situazione non fosse migliore nemmeno in passato.

Si tratta di una pergamena piuttosto inusuale chiamata He-Gassen.

Magari non siete esperti di linguaggi orientali, ma quello delle immagini non lascia alcun dubbio: è ben chiaro che si tratti di una “gara di peti”(il significato letterale è proprio questo), ed è un antico documento giapponese che risale al periodo Edo (1603-1868).

Questi ometti dagli occhi a mandorla sono dei gran burloni?

Forse si, forse no. La pergamena si sviluppa per una lunghezza di oltre un metro e raffigura una serie di personaggi intenti a… ehm, a darsi delle arie, potremmo dire.

Ma si, diciamolo: una vera e propria battaglia a colpi di peti.

Della stampa però non sappiamo dirvi granché: non è dato sapere l’anno (forse risale alla fine del periodo Edo), né l’autore (con molta probabilità è più di uno), ma possiamo supporre che il soggetto dei peti sia un modo ironico per criticare i cambiamenti sociali del paese, vista l’ottica di chiusura che caratterizzava la politica del Giappone durante lo sdoganato dei Tokugawa.

I peti, dunque, potrebbero essere simbolicamente rivolti anche agli occidentali che facevano pressioni per instaurare rapporti commerciali con queste popolazioni.

Insomma, tutt’altro che un’aria di novità!

Il valore delle stampe? Non ci crederete ma sono state vendute dalla casa d’aste Christie’s per 1.500 dollari.

5 Novembre 2017 Assorbenti per rilevare l’inquinamento

Assorbenti per rilevare l’inquinamento

Niente più costosi strumenti per rilevare l’inquinamento delle acque. Ci sono gli assorbenti!

Una delle più grandi piaghe del nostro tempo è sicuramente l’inquinamento, che non si limita a quello atmosferico ma anche a quello delle acque.

Rilevare le acque inquinate non è affatto semplice dato che il flusso inquinante potrebbe non essere continuo e gli agenti inquinanti sono spesso di diversi tipi, il che richiede esami specifici.

 Un gruppo di ricercatori ha però suggerito di cercare semplicemente i cosiddetti “imbiancanti ottici”, usati per rendere più bianchi i prodotti. Il motivo è che questi coloranti sono estremamente diffusi quindi se l’acqua è inquinata è molto probabile che questi siano presenti.
Come rilevarli quindi? Semplice, basta usare degli assorbenti intimi! Questi infatti sono privi di coloranti e sono realizzati in puro cotone per evitare reazioni allergiche. Inoltre, per loro natura, tendono ad assorbire velocemente i coloranti. Utili no?