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29 Marzo 2024 Amadeus potrebbe salutare la Rai e slittare sul Nove?

Amadeus potrebbe salutare la Rai e slittare sul Nove?

Il panorama televisivo italiano è in fermento per le voci che circondano su Amadeus, celebre volto televisivo e direttore artistico del Festival di Sanremo. Diverse fonti autorevoli, tra cui Repubblica e Dagospia, alimentano le speculazioni su un suo possibile trasferimento al Nove, canale appartenente al gruppo Discovery.

La proposta

La proposta che sarebbe sul tavolo per il conduttore include un’interessante offerta economica, ma non solo. Si parla infatti di un ruolo nel canale Nove che potrebbe vedere Amadeus diventare direttore artistico, posizione che sarebbe un importante passo avanti nella sua carriera, nonché la conduzione di un nuovo game show in stile “L’Eredità” e l’opportunità di prime serate televisive. La ciliegina sulla torta potrebbe essere la presentazione di un ‘mini-Sanremo’ attraverso la rivitalizzazione di X-Factor, di cui Discovery punta a acquisire i diritti.

Il “braccio di ferro”

Il possibile movimento di Amadeus verso Discovery rappresenta un’ulteriore prova della competizione sempre più serrata tra i giganti del settore televisivo, con le emittenti che lottano per assicurarsi i talenti più popolari per attrarre l’attenzione del pubblico e vincere la battaglia degli ascolti.

Domani la – possibile – svolta

La svolta potrebbe avvenire entro domani 30 marzo, la data entro la quale Amadeus dovrebbe scegliere tra il rinnovo con la Rai e il trasferimento al gruppo Discovery. L’ipotetico contratto con Discovery sarebbe molto vantaggioso: oltre a un’ingente somma economica, prevederebbe un ruolo di spicco come direttore artistico per il canale Nove, posizione già occupata da Fabio Fazio, con un game show in stile “Eredità” e la conduzione di varie prime serate. Si prospetta persino l’opportunità di presentare un possibile ‘mini-Sanremo’ attraverso X-Factor, considerando la scadenza del contratto del format con Sky nel prossimo anno e l’ambizione di Discovery di impadronirsi dei diritti per rivitalizzarlo con Amadeus alla guida.

Qualora questa rivelazione si trasformasse in realtà, in Rai si delineano scenari diversi per il futuro della programmazione, in particolare per il Festival di Sanremo 2025. Secondo quanto riportato, Carlo Conti si posiziona come il candidato di spicco per succedere ad Amadeus, assumendo il doppio incarico di conduttore e direttore artistico dell’edizione 2025, con l’opzione di rinnovo per l’anno seguente. Questo scenario metterebbe in ombra altre personalità del calibro di Antonella Clerici e Alessandro Cattelan o di Gigi D’Alessio, entrambi precedentemente menzionati come possibili successori di Amadeus, e lascerebbe presagire un serio courtship dal gruppo Discovery anche nei confronti di Fiorello.

Fonti: Repubblica, Dagospia

15 Novembre 2023 Gli Italiani mollano la TV, cambiano le abitudini

Gli Italiani mollano la TV, cambiano le abitudini

Gli italiani cambiano le abitudini e “mollano” la tanto cara TV. A quanto pare, ci sono 700.000 famiglie che non hanno una TV. Complice – a nostro avviso – l’avvento di Internet, altro che “Video Killed the Radio Star”.

La Tv italiana, l’involuzione dei giorni nostri!

Negli anni ’80 la televisione stava vivendo un boom senza precedenti, sembrava destinata a soppiantare completamente la radio. Un gruppo musicale, i Buggles, ha persino cantato sul successo della TV con la loro hit “Video Killed The Radio Star”.

Tuttavia, a distanza di oltre 40 anni, la radio si è dimostrata incredibilmente longeva e in piena forma, mentre la televisione italiana sembra essere in totale declino. Manca poco a celebrare il funerale del mezzo televisivo. Complice la scarsa offerta dei contenuti.

Siamo a fine anno 2023, nelle tv locali vanno in onda format con i maghi, televendite di prodotti improponibili, programmi di scarso profilo che fanno eco alle tv nazionali. Ancora oggi, nonostante le critiche è in onda una scandalosa edizione del “Grande Fratello”.

L’indagine Auditel-Censis

Secondo l’ultimo Rapporto Auditel-Censis, presentato il 14 novembre al Senato, le abitudini degli italiani stanno cambiando in modo significativo a causa dello sviluppo tecnologico. Uno degli aspetti più rilevanti è la crescita esponenziale degli smartphone che, quest’anno, ha raggiunto la cifra di 50 milioni e 600 mila dispositivi.

Tuttavia, il dato più sorprendente riguarda il fatto che il 2,8% delle famiglie italiane non possiede un televisore. Sono circa 700 mila nuclei familiari che non dispongono di nessun apparecchio televisivo, una scelta ben precisa che difficilmente cambierà nel breve periodo.

Inoltre, nel 2023, le Smart TV hanno sorpassato le tradizionali TV, raggiungendo complessivamente 21 milioni di unità contro i 20,5 milioni delle TV tradizionali. Considerando anche le TV tradizionali che sono collegate a dispositivi esterni (le cosiddette Connected TV), il totale sale a 22 milioni e 800.000, corrispondenti al 64% delle famiglie italiane. Nel 2017, queste cifre erano rispettivamente del 34,9%.

La TV che sparisce di casa

Tuttavia, il rapporto mette in luce anche una situazione problematica: ci sono 8 milioni e 400.000 famiglie, corrispondenti a 19 milioni di individui, che al momento non dispongono di un televisore compatibile con il passaggio definitivo al digitale terrestre di seconda generazione. Queste famiglie rischiano di essere tagliate fuori dall’accesso ai contenuti della TV lineare nel momento in cui avverrà lo switch off, ovvero il passaggio completo al digitale terrestre.

Inoltre, ci sono anche numerose TV tradizionali presenti nelle case degli italiani che non sono compatibili con il nuovo standard DVB-T2. Questi apparecchi potrebbero non essere sostituiti se non fossero messe in atto politiche di incentivazione efficaci. È fondamentale garantire che tutti possano continuare a usufruire della programmazione televisiva, cercando di evitare una possibile riduzione del numero totale di televisori all’interno delle abitazioni.

Gli italiani cambiano le abitudini

In conclusione, l’evoluzione tecnologica sta portando a un cambiamento nelle abitudini degli italiani, con l’aumento degli smartphone e la transizione verso le Smart TV. Tuttavia, è importante prendere in considerazione le sfide legate all’adeguamento al digitale terrestre di seconda generazione e garantire l’accesso ai contenuti televisivi a tutte le famiglie italiane.

9 Aprile 2020 Riti pasquali “senza concorso di popolo”

Riti pasquali “senza concorso di popolo”

L’epidemia di covid-19 stravolge la tradizionale scansione dei riti pasquali che si terranno, spiega la Santa Sede, senza “concorso di popolo”.

Non sarà quindi celebrata la Messa di oggi Giovedì Santo e la Via Crucis, invece che al Colosseo, si svolgerà sul sagrato di San Pietro.

Nei giorni del Triduo pasquale si terrà anche la venerazione straordinaria della Sindone in diretta televisiva e su internet. L’iniziativa è partita dall’arcivescovo di Torino Mons. Cesare Nosiglia, d’intesa con il Vaticano.

3 Novembre 2017 Monica Vitti, buon compleanno

Monica Vitti, buon compleanno

Auguri a Monica Vitti che oggi compie 86 anni.

Monica Vitti, pseudonimo di Maria Luisa Ceciarelli (Roma, 3 novembre 1931), è un’attrice italiana di teatro, cinema e televisione.

Monica Vitti è una delle più famose attrici del cinema italiano. La sua caratteristica voce roca e l’innata verve l’hanno accompagnata per quasi quarant’anni di carriera cinematografica, dalle sue interpretazioni drammatiche nella “tetralogia dell’incomunicabilità” di Michelangelo Antonioni (L’avventura, La notte, L’eclisse e Deserto rosso) che le diedero fama internazionale a quelle in ruoli brillanti (da La ragazza con la pistola a Io so che tu sai che io so) che la fecero considerare l’unica “mattatrice” della commedia all’italiana, in grado di tenere effettivamente testa ai suoi colleghi Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman e Nino Manfredi.

Ha ottenuto numerosi premi, tra cui cinque David di Donatello come migliore attrice protagonista (più altri quattro riconoscimenti speciali), tre Nastri d’Argento, dodici Globi d’oro (di cui due alla carriera), un Ciak d’oro alla carriera, un Leone d’oro alla carriera a Venezia, un Orso d’argento alla Berlinale, una Concha de Plata a San Sebastián e una candidatura al premio BAFTA.