Il 27 gennaio 1945 i soldati dell’armata Rossa entrarono nel campo di concentramento di Auschwitz, dove erano stati sterminati più di un milione di prigionieri, liberando i superstiti.
A distanza di 78 anni, si celebra la Giornata della Memoria per non dimenticare le vittime dell’Olocausto e per mantenere vivo il ricordo degli ebrei e di tutti coloro che vennero uccisi durante la dittatura nazista: sinti e rom, omosessuali e oppositori politici. Si sensibilizza la collettività alla memoria e alla solidarietà di chi ha lottato e resistito con coraggio.