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23 Settembre 2017 Haris Lithos: l’artista che dipinge, utilizzando il culo, ops… sedere.

Haris Lithos: l’artista che dipinge, utilizzando il culo, ops… sedere.

Haris Lithos è un artista che dipinge grandi tele con sopra delle forme astratte monocromatiche, stondate e simmetriche. In alcuni lavori le forme si ripetono molte volte, in altri rimangono solitarie al centro dell’opera. Non importa quante siano: queste forme, se pur leggermente diverse, sono sempre molto simili. Fin qui non c’è nulla di strano, se non fosse che Haris ha scelto una tecnica di pittura davvero originale: ha deciso di dipingere con i culi!
Le forme tonde, simmetriche e monocromatiche di cui sopra in effetti sono l’impronta di chiappe umane! Haris Lithos utilizza il sedere dei suoi modelli al posto del pennello. Una volta bagnati di vernice, i glutei lasciano sulla tela lo stampo di grandi natiche colorate che unite tra loro danno vita a silhouette astratte dalle molteplici forme.

Su di lui non si sa molto, ma siamo sicuri che dopo aver visto queste foto anche voi vorrete sapere di più…

Nell’arte come nella vita ci vuole culo, nel senso che ci vuole una certa dose di fortuna; fortuna per entrare nei circuiti giusti e fortuna nel piacere alla critica e al pubblico. Haris pensa che ci voglia “culo” (in senso letterale) anche per dipingere una tela.

In un’intervista Haris dichiara che: “l’arte può essere utilizzata in molti modi e per vari scopi”, e lui ne ha scelto uno davvero originale. Come in tutte le cose che suscitano interesse e scuotono le menti, dietro si cela sempre un intento sovversivo, e in questo caso lo scopo è risvegliare le coscienze. Nella Grecia moderna, colpita dalla crisi economica, la Chiesa e la TV hanno indotto un modo unilaterale e semplificato di pensare. I greci moderni non hanno nulla a che fare con le glorie del passato e si sono allontanati dall’arte, che allo stato attuale dei fatti non riesce più a dare risposte significative alla realtà. In questa condizione instabile l’atteggiamento migliore è la resistenza. “La resistenza assume molte forme. Le forme meno appariscenti e più silenziosi di solito guadagnano in termini di durata. La resistenza è una lotta lunga e quotidiana. Vi è una esplosione momentanea di alcune ore o giorni che si chiama rivoluzione, io resisto attraverso la mia arte”. Haris resiste, lotta e dipinge a “botte di culo”!