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30 Ottobre 2020 Halloween 2020, qualche idea a km 0

Halloween 2020, qualche idea a km 0

Omaggio celtico allo spirito dei morti, diventato festa popolare negli Stati Uniti e da molti anni anche nel nostro Paese sopratutto tra i bambini e adolescenti, in questo anno Halloween rischia di essere a “scarto ridotto” a causa del Covid-19, ma sono diverse le alternative per divertirsi in casa.

Eccone alcune:

Trucco con la mascherina: Sono decine i tutorial sul web per come truccarsi il viso quest’anno rimanendo rigorosamente con la mascherina su naso e bocca: sono gli occhi a prendere il sopravvento, coloratissimi e super allungate le forme. Utile il trucco per stare in casa e non rinunciare a postare qualche foto sui social.

Social #Halloween: Migliaia gli appuntamenti sui social. Su TikTok l’hashtag #Halloween ha accumulato 20.6 milioni di visualizzazioni e il #ghostchallenge circa 396 milioni. La notte di Halloween diventa palcoscenico perfetto anche per milioni di streamer su Twich. Da no perdere i tutorial sul make up di Komodo.

Giochi da tavolo: Vudù della Red Glove è un gioco divertente per aspiranti stregoni. Adatto ad adulti e bambini, l’obbiettivo è rendere impossibile la vita agli avversari attraverso divertenti sortilegi. Avversari costretti ad assumere posizioni impossibili.

In cucina: Oltre la tradizionale zucca, il sito lacucinaitaliana.it propone dei tutorial per realizzare piatti e stuzzichini da consumare con tutta la famiglia. Propone ad esempio 10 piatti da realizzare con i bambini: come ad esempio come trasformare la pasta frolla in dita da strega e le meringhe in dolci fantasmini.

Le app più “spaventose”: Per chi non vuole rinunciare al proprio smartphone nella notte di Halloween ecco qualche applicazione che vi terrà davvero svegli: “Five Nights at Freddy’s”, una saga in 5 capitoli; “Limbo”, avventura in bianco e nero; “The Walking dead”. Infine, per creare la classica atmosfera, un app per scaricare suonerie: “Suonerie di Halloween”, mille a disposizione.

Decorare la casa: Quale zucca scegliere per decorare l’abitazione in queste ore? Optate per produttori locali, davvero a km 0. La zucca svuotata e intagliata, non può mancare. Tante idee per il fai da te su pianetabambini.it.

Buon Halloween a tutti!

31 Ottobre 2017 7 cose da sapere sulla festa di Halloween

7 cose da sapere sulla festa di Halloween

Comiciamo dall’etimologia. Halloween sta per All Hallows Eve, versione inglese arcaica di All Saints, cioè Ognissanti. In seguito “All Hallows Even”, che nel 18esimo secolo si contrae in “Halloween”.
Alcuni storici ne fanno risalire le origini alla festa celtica di Samhain che indicava la fine dell’estate. Una ricorrenza pagana, assorbita dalle religioni cattolica e protestante che a metà dell’800, quando gli emigrati scozzesi e irlandesi la esportano in America, vive una seconda giovinezza.

A proposito di Samhain: sapete come si chiama la fobia di Halloween? Samhainofobia. Spiega il divulgatore scientifico David DiSalvo su Forbes, “Non è un semplice fastidio per la festa di Halloween. Ma una fobia clinicamente diagnosticata, come lo sono l’aracnofobia (paura dei ragni) e la coimetrofobia (paura dei cimiteri). Qualche volta si presenta associata ad altre fobie come la phasmofobia (paura dei fantasmi), la wiccafobia (paura delle streghe) e la nictofobia (la paura dell’oscurità notturna)”.

Il simbolo di Halloween è sicuramente la Jack-o’-lantern, una lanterna scavata in una zucca dalle sembianze umane. Le sue origini si trovano nella leggenda di Stingly Jack, il contadino irlandese che tentò di truffare il diavolo, finché questi lo condannò a vagare nell’oscurità con solo un tizzone ardente per fare luce. E Jack vi costruì attorno una lanterna partendo da una rapa. La zucca, molto diffusa in America, è… un’innovazione successiva.

In realtà la zucca non è l’unico simbolo di Halloween. Ci sono anche i pipistrelli. Durante la festa di Samhain, i celti costruivano dei falò che attraevano gli insetti che a loro volta attiravano i pipistrelli. Ma saranno le superstizioni medievali su questo animale notturno, associato alle streghe e all’oscurità, a trasportarlo nel mito neo-gotico di Halloween (più o meno quello che è successo ai gatti neri, altro simbolo della festa).

Trick-or-treat (dolcetto o scherzetto) è la formula di rito con cui i bambini si annunciano alla porta dei vicini, reclamando caramelle. Nella festa delle origini, gli abitanti dei villaggi celti indossavano pelli di animali per simboleggiare gli spiriti, ricevendone in cambio cibo e vino. In seguito, con la diffusione del culto cristiano dei morti, il 2 novembre, il cibo diventa offerta ai mendicanti che in cambio promettono di pregare per i cari estinti.

E le caramelle? Arrivano solo nel dopoguerra, quando finito il razionamento dello zucchero, Halloween si diffonde negli Usa come festa laica che precede Ognissanti. La richiesta dei dolcetti da parte dei bambini, spinge i produttori a gettarsi nel business. E se fino agli anni ’60 si vede ancora qualche dolcetto preparato in casa, i rischi di intossicazione e i prezzi a buon mercato delle caramelle e dei cioccolatini negli anni ’70 lo soppiantano definitivamente, ridefinendo ancora una volta il senso di questa antica festa pagana.

Ci avete fatto caso? Nell’immaginario d Halloween la Luna è sempre piena (e i pipistrelli le fanno ombra). Ma in realtà è molto raro che il 31 ottobre la Luna sia piena: la prossima volta per esempio accadrà… nel 2020.

31 Ottobre 2017 Halloween, i consigli per i trucchi e un look “da paura”

Halloween, i consigli per i trucchi e un look “da paura”

Per la notte di Halloween bisogna pensare ad un look “da paura!” che non riguardi solo l’abbigliamento ma anche trucco, capelli e accessori. Cominciamo con le maschere per i signori uomini con alcuni look proposti da Stefano Terzuolo, Braun Ambassador e fondatore di GUM. Il look perfetto per chi vuole sembrare il fantasma di un pirata delle sette leghe punta su un’indispensabile barba o sul pizzetto. Per il look alla Jack Sparrow gli occhi dovranno essere bistrati di nero, ma non potrà mancare una bella benda su un occhio. Per i capelli: si potrà usare una parrucca o nel caso di chiome già lunghe meglio spettinarle e arruffarle con una lacca spray. Chi ha invece un taglio più corto, potrà pettinarli indietro supportando il look con cere opache, dal fissaggio forte, così da far sembrare i capelli irrigiditi dalla salsedine, oppure tutti scompigliati utilizzando sempre cere strong. Ovviamente non potrà essere dimenticato il cappello per coronare questo styling. Se invece il look scelto deve essere “macho & wild”, meglio pensare ad unboscaiolo assassino da film horror, con barba abbastanza lunga, ma non eccessivamente folta. Gli occhi saranno cerchiati con ombretti marroni o grigi a simulare occhiaie da stanchezza. Per i capelli basterà usare una semplice parrucca, chi ha i capelli lunghi deve tenerli all’indietro con una coda e con l’aggiunta di una leggera rasatura laterale. Chi li ha corti dovrà invece ricreare l’effetto spettinato con l’aiuto di cere dalla tenuta forte e scompigliare la chioma il più possibile per dare l’idea di “vissuto e wild”.

Per le ragazze il look da paura comincia dall’abbigliamento con le proposte di Blugirl che celebra la notte di Halloween con un look nelle tonalità dell’arancio pumpkin e nero: una maglia dolcevita in lana a costine bicolore, decorata con fiocchi di nastri di maglia, abbinata a pantaloni palazzo che esaltano la silhouette.  Mango sceglie il cappotto color zucca e gli stivali cuissard in tessuto nero elesticizzato con tacco rosso. Il body è nero effetto pizzo di Trimph. Anche il profumo di Halloween dovrà fare la sua parte. Lo scatto intrigante del maestro Serge Lutens, tratto dalla sua raccolta fotografica Berlin à Paris, è abbinato a una delle fragranze della nuova Collection Noire – La fille de Berlin – caratterizzato da uno tono rosso sangue: il profumo è a base di rosa “pungente” dice Lutens, e pepe. Il look dovrà essere grafico-punk secondo Pablo Ardizzone per Shiseido, che propone occhi enfatizzati dall’Inkstroke Eyelyner brush che scivola sulle palpebre inferiori come inchiostro appunto, creando un effetto ciglia finte. L’ombretto viene sostituito dal rossetto rosa acceso che viene steso e sfumato anche attorno agli occhi, sugli zigomi e naturalmente sulle labbra, delineate da una matita nera.

Quanto contano gli accessori nel look Halloween? Tanto, a cominciare dalle scarpe che potranno essere le pump di Simone Castelletti, linea Faye, décolleté della nuova collezione, in camoscio viola con stella in silver glitter e tacco a stiletto 11 cm. Per i gioielli ci pensa Rue Des Mille che aggiunge alla collezione di punta I Sogni Son Desideri, Gufo Ugo che anima una intera parure di collana, anello, bracciale e orecchini. La notte delle streghe di PrettyBallerinas è una capsule ispirata alle stelle, perfetta per affrontare l’oscurità della serata più spaventosa dell’anno. Ellen, la slipper in velluto viola con ricami Swarosky di stelle e lune e Zoey è la nuova sneaker in velluto nero con stelle glitter, sono proposte in versione mamma/figlia per un travestimento di coppia.

 

Dai demoni ai fantasmi fino agli scheletri nell’armadio, l’Halloween di Primark è una selezione di costumi per bambini, beauty boxes e nuove decorazioni. Carine le maschere da baby scheletri. Gioielli e bijoux sono un tripudio di ciondoli nelle forme di zucche, pipistrelli. Original Marinesdedica ad Halloween una capsule per babies e teenagers. Per le girl si parte dal nero con note pink per T-shirt e leggings personalizzati da un buffo gatto nero, gonna sovrapposta in tulle personalizzata con micro fantasie dark e felpa-gattino con orecchie sul cappuccio. Ci sono anche felpe pipistrello con ali e cappuccio maschera, leggings, T-shirt e mini-gonna sovrapposta in tulle con stampe di micro pipistrelli e lettering scary, mini dress con ali da pipistrello, felpa con grafica skeleton dal cuore scintillante e leggins con teschi. L’horror style per il baby boy è a base di pants con stampe ragnatela, T-shirt con stampa mummia e felpa con cappuccio che rievoca Jack, la zucca di Halloween, oppure felpe con stampa scheletro da abbinare ai pants e alla T-shirt monster. Per i teenagers meglio la T-shirt con skeleton hand fluorescente con le scritte I’m with a vampire per lei e I’m with a witch per lui.

 

(fonte ansa.it)

27 Ottobre 2017 Non solo streghe, scherzetti e zucche. Tutto sulla festa di Halloween

Non solo streghe, scherzetti e zucche. Tutto sulla festa di Halloween

I racconti inquietanti riguardanti demoni e streghe, pipistrelli e gatti neri, dolcetti, scherzetti e zucche sono un grande classico di Halloween. Ma conoscete invece i ‘punkies’ inglesi o le italiane “teste del Purgatorio”? Il 31 di ottobre le porte dell’oltretomba si spalancano e le feste celebrate in giro per il mondo sono davvero tantissime nate allo scopo di tenere lontani gli spiriti malvagi che fanno ritorno nel regno dei vivi oppure, semplicemente, ricordare e celebrare i morti.

Ecco, da Babbel, le spaventose tradizioni legate alla notte di Halloween:

Spagna, El Día de los Muertos
Ogni regione della Spagna celebra il 31 di ottobre a modo proprio, incurante della moda commerciale di Halloween. La Galizia, per esempio, si attiene al suo tradizionale giorno dei morti. Si inizia con il Samaín (noto anche come Samhain o Capodanno celtico) e si prosegue con il Día de Todos los Santos (giorno di Ognissanti) e il Día de los Muertos (giorno dei morti). Potete unirvi alle celebrazioni e intagliare zucche, andare a feste in maschera o radunarvi attorno a un falò.
Consiglio: Provate il queimada, un liquore fatto con aguardiente, caffè macinato, zucchero e scorzetta di limone. Viene servito in un pote, un recipiente in terracotta. La folla si raduna al buio e infiamma il proprio drink. Le fiammelle guizzano e illuminano l’oscurità mentre la gente pronuncia un esconxuro, un incantesimo galiziano, reminiscenza delle streghe radunate attorno al calderone in occasione dell’antico Samhain.

Italia, la vigilia d’Ognissanti
Anche in Italia, un po’ come in Spagna, il forte carattere regionale del Paese ha fatto sì che in ogni angolo dello stivale siano fiorite le tradizioni più diverse. Il 31 di ottobre, la vigilia di Ognissanti, in molte zone d’Italia i ragazzini intagliano le zucche dando loro le sembianze di teschi, per poi completare l’opera illuminandole con delle candele al loro interno. In Veneto le chiamano suche dei morti (teste dei morti), mentre in Calabria, nell’antico borgo di Serra San Bruno, i bambini vanno in giro portando con sé le zucche e chiedendo “Mi lu pagati lu coccalu?” (“Mi paghi per il teschio?”). A Orsara di Puglia, le stesse zucche sono note col nome di cocce priatorje (teste del Purgatorio) e vengono illuminate il primo giorno di novembre, durante la notte dei Fucacoste (i falò). In altre regioni d’Italia, invece, quando i bambini si svegliano il 2 novembre, Festa dei Morti, trovano piccoli doni lasciati dagli antenati defunti.
Consiglio: andate a Triora, in Liguria! Animata da folklore, tra cui la rappresentazione dei processi alle streghe, la cittadina ospita la più grande celebrazione in Italia della vigilia di Ognissanti. Troverete 200 zucche illuminate, donne travestite da streghe, banchetti, falò e spettacoli di tutti i tipi.

Messico, Dia de Muertos
Qui troverete case colorate, arricchite da altari decorati con fotografie, fiori, bevande e cibo. Il fulcro del Día de Muertos (giorno dei morti) rimane la celebrazione della vita e della morte. La breve durata dei fiori ricorda la brevità della vita e i colori ne ricordano l’energia. Le famiglie preparano un lavabo con del sapone, così che i morti possano lavarsi dopo il lungo viaggio, e accendono incensi, così che possano trovare la strada di casa. L’ultimo giorno della festività, i parenti organizzano un picnic presso le tombe, accompagnato da tequila e band di mariachi.
Consiglio: non lasciatevi sfuggire le parate! Nonostante non siano parte della tradizione originale e, per lo più, trovino ispirazione nell’interpretazione di Daniel Craig dello 007 Mr. Bond in Spectre, si tratta di una delle celebrazioni più vivaci del pianeta. È tipico che una persona viva venga trasportata all’interno di una cassa da morto in giro per la città, dove i commercianti gettano fiori e frutta dentro la bara.

UK, Halloween, Kalan Gwav in Cornovaglia, Calan Gaeaf in Galles e Old Sauin o Hop-tu-Naa sull’Isola di Man
Ogni anno, streghe e fantasmi vengono a bussare alla porta per chiedere dolcetti. Ma sapevate invece che la tradizione di indossare costumi spaventosi è iniziata per trarre in inganno gli spiriti maligni in circolazione? Nel corso delle loro ricerche, gli esperti di didattica delle lingue di Babbel hanno scoperto che in Scozia, fino agli anni ‘50, trick or treating, la pratica del “dolcetto o scherzetto?”, era di fatto chiamata souling or guising, ossia anima o maschera. I bambini intagliavano punkies, grosse barbabietole o rape, che portavano con sé mentre andavano di casa in casa cantando ‘Punkie Night Song’ e chiedendo una torta in cambio, nota come soul cake. Le famiglie condividevano poi la torta e pregavano che le candele accese riconducessero i defunti nell’aldilà.
Forse meno note sono le pratiche di chiaroveggenza in occasione di Halloween: i sassolini buttati nel fuoco che scompaiono entro mattina indicano che chi li ha gettati non sopravviverà il prossimo anno e se le noci esplodono quando vengono lanciate da giovani coppie, vuol dire che le aspetta un matrimonio litigioso.
Consiglio: se siete diretti in Irlanda del Nord, fate tappa a Derry. La città ospita le celebrazioni di Halloween più grandi nel Regno Unito, complete di carnevali di strada, falò e spettacoli pirotecnici. Concedetevi una cena sostanziosa a base di colcannon (cavolo e purè di patate) e barmbrack (torta di frutta).

Intanto, altrove…
I bambini tedeschi intimano “Süßes oder Saures?” (“dolcetto o scherzetto?” o, letteralmente, “dolce o aspro?”). In Repubblica Ceca si dispongono sedie attorno al fuoco per i parenti defunti. In Austria e Svezia si lasciano sul tavolo torte ancora calde per gli spiriti. In Belgio, Argentina, Libano e in Perù, si lasciano fiori sulle tombe degli antenati, mentre in Bosnia- Erzegovina, Croazia, Finlandia e Polonia, le famiglie accendono candele sulle tombe.
Consiglio: se la Romania e il Conte Dracula vi sembrano il programma perfetto per Halloween, non rimarrete delusi. Sighisoara, il luogo in cui nacque Vlad l’Impalatore, ospita case infestate, luna park spettrali e macabri banchetti.