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28 Maggio 2019 Donne che sognano di diventare “la più grassa del mondo”

Donne che sognano di diventare “la più grassa del mondo”

Con l’arrivo dell’estate c’è il primo esame della stagione, quello della prova costume, ma non sempre…alcune volte, in barba ai clichè della moda, per amore o per la fame di successo.

Quella che state per leggere sono delle storie di cronaca vera; la prima arriva dal Texas. Monica Riley aveva un sogno, ha 27 anni ha tentato di raggiungere l’obiettivo di 1000 Kg per essere la donna più grassa al mondo, ma si fermò a quota 423 Kg.

Un’altra storia davvero incredibile arriva dal Nevada, una donna per amore avrebbe assunto 13.000 colorie al giorno!

Patty Sanchez”nel 2000 ha conosciuto un uomo con cui ha intrecciato una relazione sentimentale così morbosa che la donna avrebbe fatto qualsiasi cosa per lui. Ed è stato proprio così…al punto da assumere 13.000 colorie al giorno. Il suo “ex”, ad un certo punto della loro storia, ha manifestato una sua perversione e l’ossessiva passione per le donne grasse. Così Patty, per accontentare l’uomo di cui era perdutamente innamorata, ha cominciato a mangiare a dismisura. Nel giro di pochi anni Patty è arrivata a pesare 327 chili e solo allora ha cominciato a capire quanto fosse grave la sua situazione. “Mi sentivo come se stessi morendo lentamente”. Poi, finalmente, ha reagito; Innanzitutto ha lasciato quell’uomo, poi ha cominciato a volersi bene, prendendosi cura di sé, della sua alimentazione e della sua salute. La strada ancora lunga, nonostante siamo trascorsi molti anni, ma lei è assolutamente positiva.

In California un’altra donna che ha tentato il record dei primati per avere l’appellativo della “donna più grassa del mondo”.

Pauline Potter, 47enne di Sacramento, dopo aver tentato l’impresa si è messa a dieta e, per riuscire a perdere peso, adottando un metodo alquanto particolare: una maratona di sesso. Grazie all’aiuto dell’ex marito e un robusto letto, la donna è riuscita a perdere oltre 40 chili. Sette volte al giorno: è questa la media delle “sedute” di dimagrimento, per un totale di 4.000 calorie bruciate (circa 500 a sessione).

 

9 Aprile 2018 Parcheggi auto extralarge per sole donne

Parcheggi auto extralarge per sole donne

Parcheggi auto riservati a sole donne non rappresentano più una novità assoluta. Nonostante la cosa possa sembrare in qualche modo offensiva per il genere femminile, aree parcheggio dedicate a conducenti donne sono state realizzate in diverse parti del mondo.

La pratica si starebbe diffondendo soprattutto nei paesi orientali, come Cina e Corea, nei quali il “problema” riguardante incidenti o danni causati da donne in fase di parcheggio risulterebbe abbastanza sentito.

Secondo un articolo apparso sull’edizione on-line di Global Times nel 2017, in Cina le donne tenderebbero a causare il doppio delle collisioni nei parcheggi rispetto ad altri posti, sulla base dati forniti dalle compagnie assicuratrici (nessun link o ulteriore informazione accompagna però questo dato).

8 Marzo 2018 Che cos’è la Giornata internazionale della donna e perché è importante

Che cos’è la Giornata internazionale della donna e perché è importante

Arriva da una tradizione cominciata agli inizi del Novecento che ha a che fare con il socialismo, tra le altre cose, e ricorda i diritti conquistati dalle donne e quelli da ottenere

La Giornata Internazionale della donna (conosciuta comunemente anche come “festa della donna”) non si è sempre festeggiata l’8 marzo: la prima giornata della donna fu organizzata dal Partito socialista americano il 28 febbraio del 1909 e fu una manifestazione in favore del diritto di voto femminile. Oggi la Giornata Internazionale della donna si celebra in tutto il mondo, con differenze tra paese e paese: per esempio, in Italia per la festa della donna si regalano le mimose.

La Giornata Internazionale della donna è stata istituita per ricordare i diritti e le conquiste sociali ottenuti nel corso degli ultimi decenni dalle donne. Oggi anche Google ricorda la festa della donna, sostituendo il suo classico logo con un doodle che mostra dodici brevi storie illustrate da altrettante disegnatrici e grafiche di diversi paesi: sono Philippa Rice, Saffa Khan, Karabo Poppy Moletsane, Laerte, Kaveri Gopalakrishnan, Chihiro Takeuchi, Tnlaya Dunn, Tillie Walden, Estelí Meza, Anna Haifisch, Francesca Sanna e Isuri. Ognuna racconta in modo diverso le donne nelle società e nelle culture in cui vivono, le loro aspirazioni e la possibilità o meno di realizzarle, le cose che sono cambiate nella loro condizione e le cose che sono ancora da cambiare.

In occasione della Giornata internazionale della donna, in Italia e in più di 70 paesi del mondo, è stato organizzato un grande sciopero delle donne per protestare contro le forme di disuguaglianza tra uomini e donne. È organizzato da diversi movimenti femministi e, in Italia, da Non Una Di Meno. È uno sciopero femminista, sociale e politico, e non solo uno sciopero dal lavoro classicamente inteso: un’astensione da ogni attività anche di cura, formale o informale, gratuita o retribuita e sarà uno sciopero dal consumo e dai ruoli imposti dagli stereotipi di genere. Sul sito di Non Una di Meno si spiega che l’obiettivo principale della mobilitazione è il contrasto alla violenza maschile e a tutte le forme di violenza di genere.

La prima Festa della donna

Dopo la manifestazione del 1909 negli Stati Uniti, alla Seconda Conferenza internazionale delle donne, organizzata nel 1910 a Copenaghen, si discusse di istituire una festa ufficiale, senza però stabilire una data precisa. L’anno successivo, il 19 marzo, venne festeggiata da oltre un milione di donne in Svizzera, in Danimarca, negli allora Impero austroungarico e Impero tedesco.

La prima Giornata internazionale della donna ad essere festeggiata un 8 marzo fu quella del 1914, forse perché quell’anno era una domenica. Tre anni dopo ci fu un’altra manifestazione, sempre avvenuta l’8 marzo, nella quale le donne della capitale dell’Impero russo, San Pietroburgo, protestarono per chiedere la fine della guerra. Quattro giorni dopo lo zar abdicò – l’Impero attraversava da tempo una profondissima crisi – e il governo provvisorio concesse alle donne il diritto di voto: quella delle donne di San Pietroburgo fu una delle prime e più importanti manifestazioni di quella che oggi viene chiamata Rivoluzione di febbraio (perché, per il calendario giuliano all’epoca in vigore in Russia, avvenne il 23 febbraio). Dopo la rivoluzione bolscevica, nel 1922 Vladimir Lenin istituì l’8 marzo come festività ufficiale.

La Festa della donna e l’URSS

Fino agli anni Settanta la Festa della donna si festeggiò quasi esclusivamente nei paesi dell’Unione Sovietica e in Cina. Il 1975 fu dichiarato “Anno internazionale delle donne”, e le Nazioni Unite invitarono tutti i paesi membri a celebrare la ricorrenza dell’8 marzo. Due anni dopo, con una risoluzione ufficiale, l’ONU istituzionalizzò la festività.

Leggende metropolitane

Negli anni si sono diffuse leggende e storie infondate sulla nascita della Festa della donna. Una delle più comuni sostiene che venne istituita per ricordare un incendio che uccise centinaia di operaie di una fabbrica di camicie a New York l’8 marzo 1908. Quest’incendio non avvenne mai, in realtà: ce ne fu uno il 25 marzo del 1911 nel quale morirono 140 persone, soprattutto donne immigrate italiane e dell’Europa dell’Est, ma non fu davvero all’origine della festività, anche se l’episodio divenne uno dei simboli della campagna in favore dei diritti delle operaie. Allo stesso modo, non è vero – come sostiene un’altra versione – che la Giornata internazionale della donna viene celebrata per ricordare la dura repressione di una manifestazione sindacale di operaie tessili organizzata sempre a New York nel 1857.

Perché l’8 marzo si regalano le mimose?

In moltissimi paesi è tradizioni regalare fiori alle donne l’8 marzo ma la relazione tra i fiori di mimosa e la Festa della donna c’è solo in Italia. Nel nostro paese la Giornata internazionale della donna cominciò a essere celebrata anche dopo la Seconda guerra mondiale su iniziativa del Partito Comunista Italiano e dell’Unione delle Donne in Italia (UDI). Secondo i racconti dell’epoca, inizialmente si voleva usare come fiore simbolo della festa la violetta, un fiore con una lunga tradizione nella sinistra europea: uno dei sostenitori di questa idea era il vice-segretario del Partito Comunista Luigi Longo. Alcune dirigenti del Partito Comunista però si opposero: la violetta era un fiore costoso e difficile da trovare. L’Italia era appena uscita dalla guerra e molti si trovavano in condizioni economiche precarie e avrebbero avuto molte difficoltà a procurarsi le violette. Tra loro c’era Teresa Mattei, una ex partigiana che negli anni successivi avrebbe continuato a battersi per i diritti delle donne. Di lei è diventato leggendariouno scambio che ebbe con un deputato liberale a proposito della parità tra uomini e donne all’interno della magistratura: «Signorina, ma lei lo sa che in certi giorni del mese le donne non ragionano?», chiese il deputato. E lei rispose: «Ci sono uomini che non ragionano tutti i giorni del mese».

Mattei, insieme a Rita Montagna e Teresa Noce, propose di adottare un fiore molto più economico, che fiorisse alla fine dell’inverno e che fosse facile da trovare nei campi: da qui nacque l’idea della mimosa. Anni dopo, in un’intervista Mattei disse: «La mimosa era il fiore che i partigiani regalavano alle staffette. Mi ricordava la lotta sulle montagne e poteva essere raccolto a mazzi e gratuitamente». Anche se la festa della donna non divenne una ricorrenza popolare fino agli anni Settanta, la tradizione della mimosa ebbe successo e si mantiene ancora oggi. Come disse Mattei, morta nel 2013 a 92 anni: «Quando nel giorno della festa della donna vedo le ragazze con un mazzolino di mimosa penso che tutto il nostro impegno non è stato vano».

2 Marzo 2018 Le pettegole “rimorchiano” di più

Le pettegole “rimorchiano” di più

Come ti conquisto un uomo? Con la malalingua. Le donne diventano più “acide” nei loro commenti quando sono più fertile. Un modo per sbaragliare la concorrenza e conquistare gli uomini.

Le vicine di casa vi criticano per la vostra pettinatura o la montatura degli occhiali nuovi? Nessun problema… è soltanto bieca competizione per “soffiarvi” il fidanzato.

“Guarda Tizia! Con quella gonna, sembra che abbia un sedere che fa provincia”; “Accipicchia che occhiaie Sempronia… ha proprio bisogno di un restauratore, un bel lifting alla Berlusconi”; “Ecco che arriva Caia… come al solito in ritardo, e guarda i capelli, ma da chi è andata? Da un parrucchiere per cani?”

Chi non ha mai pensato male o commentato acidamente con le amiche il look di un’altra donna? Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Ma un nuovo studio sembra discolpare le male lingue: le donne utilizzerebbero il pettegolezzo e i commenti maligni come una strategia per svalutare potenziali concorrenti e vincere così l’attenzione di un uomo.

ARMA SESSUALE. Maryanne Fisher dell’università di York, a Toronto in Canada, infatti ha dimostrato che le donne che si trovano nel periodo più fertile del ciclo mestruale tendono ad avere la peggiore opinione del look delle altre donne. E tutto questo non è causato da modifiche dell’umore, perché il ciclo non sembra affatto modificare il giudizio sull’aspetto degli uomini.
Gli scienziati canadesi hanno chiesto a un centinaio di volontari (uomini e donne) di giudicare una serie di foto di volti di persone, indicandone il grado di fascino e attrattiva. Mentre gli uomini erano abbastanza costanti nei loro giudizi, i voti delle donne erano influenzati dal ciclo mestruale: dal 12 al 21 giorno del ciclo, quando i livelli di estrogeni sono più alti, giudicavano l’attrattiva delle altre donne in modo più critico.

DONNE IN GUERRA. Le teorie della selezione sessuale si sono finora concentrate soprattutto sulla competizione tra maschi, ma recentemente hanno sottolineato come ci possa essere una competizione anche tra le femmine. E la ricerca canadese ne sarebbe una conferma. Rimangono tuttavia aperti numerosi interrogativi. Dal punto di vista fisiologico occorre capire meglio come i cambiamenti ormonali (o il mix di cambiamenti nel quale gli estrogeni sembrano avere un ruolo chiave).

ATTENZIONE A NON ESAGERARE. Dal punto di vista psicologico non è chiaro come un più alto spirito di competizione durante l’ovulazione può aiutare le donne a conquistare un uomo. «Sparlare di qualcuna può aiutare a sentirsi meglio? O dirlo a un uomo può aiutare a rendersi più interessante ai suoi occhi? – si è chiesta Fisher – Potrebbe anche essere un’arma a doppio taglio, dando l’impressione di essere troppo pettegole». Pensateci la prossima volta che a una festa volete “tagliare le gambe” a un’amica.

26 Febbraio 2018 Donne con il pannolino

Donne con il pannolino

Il tempo è denaro. Per questo in Giappone si è diffusa una nuova curiosa moda: alcune donne, con l’intento di non perdere troppo tempo in bagno, hanno deciso di indossare un pannolino.

Un famoso quotidiano giapponese ha deciso di intervistare una di queste ragazze che amano mettere il pannolino pur di non andare in bagno. Kaori Adachi, uno pseudonimo della ragazza intervistata, ha 25 anni e lavora in un’agenzia immobiliare di Tokyo, ha dichiarato di idossare pannolini quasi tutti i giorni.

La giovane ha spiegato che si tratta di veri e propri pannolini che, una volta indossati, assorbono l’urina. Secondo le “fan del pannolino” questo sistema permetterebbe di risparmiare molto tempo. Contente loro! Cosa ne pensate?

 

8 Gennaio 2018 AAA cercasi praticante single in tacchi a spillo: l’annuncio a Caserta

AAA cercasi praticante single in tacchi a spillo: l’annuncio a Caserta

Ecco il singolare annuncio di lavoro apparso online, in cui si enumeravano i requisiti per l’aspirante avvocatessa in uno studio legale di Caserta: giovane, bella presenza, preferibilmente libera

La ricerca di un nuovo lavoro non è mai stata un’impresa semplice. Se poi gli annunci riportano dettagli alquanto sospetti, la faccenda assume toni surreali.

Eppure è accaduto sul serio: uno studio legale di Caserta ha pubblicato un annuncio di lavoro online, ricercando espressamente una giovane avvocatessa o una praticante. Fin qui tutto normale. Se non fosse che alla candidata ideale veniva richiesto uno specifico outfit, oltre che la libertà da vincoli sentimentali.

Leggendo il testo del messaggio incriminato, cosa avreste fatto? Lasciamo giudicare a voi:

“Ricerchiamo giovane avvocatessa o praticante avvocatessa da inserire nella nostra struttura. Offriamo una seria formazione qualificata e, in caso di avvocato, un corrispettivo” recita l’annuncio, fornendo anche dettagli su un presunto “stipendio” da percepire una tantum o come rimborso spese. Ma non ci meravigliamo più di tanto. Ciò che lascia veramente perplessi è la seconda parte del testo, che snocciola i requisiti ritenuti indispensabili per la posizione lavorativa:

“Bella presenza. Vestimento elegante consono a professione legale (tailleur, tacchi a spillo etc). Voglia di lavorare in gruppo. Si privilegiano donne single. Residenza nelle seguenti zone. Caserta e provincia, Napoli e provincia. Astenersi perditempo e prive di requisiti”.

Ci chiediamo se, per l’invio del curriculum cartaceo, fossero anche richieste due gocce di Chanel n°5.

15 Dicembre 2017 Come far colpo sulle donne?

Come far colpo sulle donne?

Stanchi di ricevere sistematicamente due di picche? Non sapete proprio come conquistare una ragazza che vi piace? E’ semplice, basta regalarle dei fiori!

Troppo scontato? Eppure è quanto emerge da una ricerca scientifica condotta dalla Université de Bretagne-Sud. I ricercatori francesi hanno effettuato un esperimento su un campione di 600 ragazze, tra i 18 e i 25 anni.

L’esperimento consisteva nell’incaricare un attore di chiedere il numero di telefono a queste ragazze. Gli incontri sono avvenuti all’interno di un centro commerciale, in tre aree diverse: di fronte ad un negozio di fiori, ad una pasticceria e ad un negozio di scarpe.

La scoperta? L’esposizione ai fiori induce uno stato d’animo positivo nelle donne, sono stati, infatti, gli incontri avvenuti nei pressi del fioraio ad avere più successo!

12 Dicembre 2017 Arriva la colla vaginale per le mestruazioni (e non è uno scherzo)

Arriva la colla vaginale per le mestruazioni (e non è uno scherzo)

Sembra un rossetto, ma serve per evitare l’utilizzo di tamponi e assorbenti. Ecco come

I giorni del ciclo (ma anche il prima e il dopo) sono costellati da stress, dolori, crampi e pomeriggi di agonia sotto il piumone con borsa dell’acqua calda? C’è un’invenzione che, invece che attenuare tutto ciò, sembra aver scatenato ancora di più il nervosismo femminile.

Si tratta di un’idea piuttosto stramba, “partorita” dalla mente del dottor Daniel Dopps, del Kansas: una colla vaginale.

Stiamo scherzando? Purtroppo no. Quest’oggetto, che ci disgusta al solo pensiero, altro non è che un composto naturale fatto di oli e di amminoacidi, confezionato in una confezione accattivante come quella di un rossetto. Ma come può un elemento base del make up di ogni donna trasformarsi in uno strumento per contenere il flusso mestruale?

Preparatevi a sfiorare livelli di trash mai raggiunti: se il rossetto si stende sulle labbra della bocca, dando quel tocco di rosso che le rende più sensuali, la colla vaginale va applicata sulle labbra della vagina.

La “rivoluzione mestruale” si basa sul principio che, se si incollano le piccole labbra tra loro, si ottiene una sorta di coppetta naturale che blocca la fuoriuscita del flusso mestruale, rendendo obsoleti i vari assorbenti e tamponi.

C’è comunque qualche dubbio sulla “tenuta” effettiva della colla, e sul versante igienico di tutta la questione.

Si impone anche un grande dubbio: come faremo a fare pipì? Il dottor Dopps proprio a tutto: nel momento del bisogno, la colla si scioglie e dovrà essere nuovamente applicata.

Siete curiose di provare l’ultimo ritrovato della scienza? Al momento non la troverete in commercio ma sono state create le pagine Facebook e Twitter dedicate all’invenzione del secolo, oltre che un sito ufficiale.

I commenti negativi sono arrivati puntuali come fanno le mestruazioni quando abbiamo una vacanza programmata, e si sono espressi in modo scettico rispetto agli effetti della colla. Il dottor Dopps è stato anche accusato di misoginia e di non capire assolutamente l’anatomia femminile.

A lui è bastato rispondere commentando così uno dei messaggi ricevuti:

“Lei, in qualità di donna, avrebbe dovuto trovare una soluzione migliore agli assorbenti e ai tamponi, ma non l’ha fatto. Una ragione potrebbe essere che le donne, in quel periodo, sono distratte per il 25% del tempo, il che le rende molto meno produttive di quanto dovrebbero essere. Le donne tendono ad essere molto più creative rispetto agli uomini, ma il ciclo le opprime e gioca con le loro teste”.

Insomma, dati i toni avvelenati, possiamo supporre che la prossima invenzione di questo lungimirante medico sarà la colla per sigillare la bocca alle tante “nemiche” che si sta creando.

9 Dicembre 2017 Calabria: mette incinta la fidanzata, la mamma di lei e la sorella della mamma

Calabria: mette incinta la fidanzata, la mamma di lei e la sorella della mamma

Se pensate si tratti di un film , vi sbagliate di grosso.

E’ successo davvero ed è successo in Calabria.

Il protagonista di questa incredibile vicenda è Alfio Fragomeni, il giovane 23enne che è diventato famoso a livello internazionale per ciò che ha fatto. Il ragazzo ha dichiarato: “Ho fatto sesso con la mamma, la zia e la nonna della mia ragazza. Ora loro tre sono incinta e anche la mia ragazza lo è“.

La sua ormai ex fidanzata ha 19 anni e l’ha conosciuta otto mesi fa durante un combattimento clandestino di cani nella Piana di Gioia Tauro. La fidanzata è rimasta incinta e “stava così male che non riuscivamo più a fare sesso” ha continuato a dichiarìare il ragazzo ad un giornale locale. Il giovane quindi ha pensato bene di provarci con la madre Rita con la quale pare sia scattata un’improvvisa passione improvvisa.

Anche la madre della ragazza ha scoperto poco dopo di esser rimasta incinta. Disperato, è andato a confessare l’accaduto alla 55enne nonna(Concetta) della sua ragazza e presi da un raptus di incosciente passione, fanno del sesso sfrenato. Tanto sfrenato da ingravidare la nonna. Distrutto dai rimorsi e braccato dai uomini della famiglia della ragazza si è incautamente rifugiato in un casolare nei Piani dell’Aspromonte. Qui viene trovato dalla trentasettenne zia della sua ragazza(sorella della madre, Paola) di ritorno da una battuta di caccia al cinghiale. Se ne prende cura l’affettuosa zia, ma anche qui scatta improvvisa la scintilla della passione. Anche la zia rimane incinta.