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13 Agosto 2020 Scuola, nuovi banchi creati da 11 ditte

Scuola, nuovi banchi creati da 11 ditte

Sono 11 i contratti di affidamento ad aziende, per la maggior parte italiane, per la fornitura di banchi e sedute innovativi, singoli, dopo il bando di gara indetto dal Commissario per l’emergenza, Arcuri.

Circa 2,5 milioni di banchi, tra cui quelli di nuova generazione, in vista dell’inizio dell’anno scolastico. La consegna è prevista entro il 12 settembre. Al bando avevano partecipato 14 imprese, tra italiane e straniere.

27 Giugno 2020 Scuola, la ministra Azzolina: distanze, e ingressi scaglionati

Scuola, la ministra Azzolina: distanze, e ingressi scaglionati

La ministra dell’ Istruzione Azzolina, nella conferenza stampa, precisa: “Nessuno ha mai parlato di doppi turni “. “Il 15% degli studenti fuori” dalle aule per rispettare il distanziamento di un metro. Gli ingressi saranno scaglionati, no assembramenti. E scuole “pulite”.

Si riapre a settembre, spiega, in maniera nuova. “Portiamo i nostri studenti nei musei, nelle biblioteche, nei cinema, nei teatri, facciamo in modo che respirano cultura. E’ i più piccoli portiamoli al parco, se il tempo lo consente”. Poi sul personale: possibili fino a 50mila assunzioni a tempo determinato.

 

 

3 Aprile 2020 Scuola, la Maturità 2020 “a voce”

Scuola, la Maturità 2020 “a voce”

L’anno scolastico 2019-2020, ormai funestato dal Coronavirus non si sa ancora bene come finirà. 

Se le scuole restassero chiuse oltre il 18 maggio, “la Maturità” potrebbe basarsi solo su un esame orale di almeno un’ora. Non escluso che l’esame sia via web. Lo prevede una bozza, non definitiva, delle misure per la scuola.

L’esame di terza media potrebbe fondarsi su una tesina. In generale, nessuna bocciatura ma “recuperi di programma” da settembre.

12 Febbraio 2020 Unicef: 1 su 5 salta scuola, causa bullismo

Unicef: 1 su 5 salta scuola, causa bullismo

A causa del bullismo online, uno studente su 5 ha saltato la scuola, e uno su tre ha vissuto esperienze di cyberbullismo. E’ quanto emerge da un sondaggio dell’ Unicef condotto con la piattaforma U-Report. Dai dati emerge che le ragazze hanno maggiori probabilità di restare vittime del fenomeno.

L’aumento del cyberbullismo è dovuto all’aumentato accesso di bambini e ragazzi a internet. In 7 paesi europei la percentuale dei giovani tra gli 11 e i 16 anni esposti al cyberbullismo è salita dal dal 7% al 12% tra il 2010 e il 2014.

 

20 Gennaio 2018 L’ultima assurda tendenza nelle scuole: gara di testate contro lavagne e armadietti

L’ultima assurda tendenza nelle scuole: gara di testate contro lavagne e armadietti

Negli istituti padovani sta spopolando questo ridicolo fenomeno e c’è chi chiede un tempestivo intervento

20 Ottobre 2017 Diploma in 4 anni: la scuola italiana sperimenta, leggi la notizia.

Diploma in 4 anni: la scuola italiana sperimenta, leggi la notizia.

Un nuovo progetto che coinvolgerà 100 classi in tutta Italia. Siamo pronti all’innovazione?

Diploma: Dall’anno prossimo ci si potrà diplomare in 4 anni. Questa la novità di ieri nel mondo della scuola.

Dal 19 ottobre, infatti, è online il decreto che da il via a una nuova sperimentazione che coinvolgerà 100 classi di licei e istituti tecnici su tutto il territorio.

Le iscrizioni al progetto sono aperte da venerdì 20 ottobre fino al 13 di novembre, e dopo solo un giorno gli istituti candidati sono già 12. Ma quali sono i requisiti richiesti alle scuole?

Innovazione, tecnologia, attività laboratoriali e una metodologia di studio “in lingua straniera”.

Il concetto è quello di guardare avanti, e di portare vera innovazione anche nell’apprendimento, sviluppando negli studenti un’attitudine al nuovo e al futuro.

Il progetto non è una novità nel mondo della scuola, nasce, infatti, nel 2000 come proposta del ministro Berlinguer, bloccata dal ministro Moratti, e riproposta dal ministro Profumo nel 2013.

Un progetto che vanta già dei casi, la ministra Carrozza, infatti, autorizzò nel 2013 due progetti sperimentali in due scuole dal forte carattere internazionale: il San Carlo di Milano e il Guido Carli di Brescia. A quanto pare, questa volta, il progetto prenderà il via nell’anno scolastico 2018/2019 per concludersi nel 2023, anno in cui esponenti della scuola e politici si incontreranno per discuterne i risultati.

Ogni istituto potrà presentare il progetto per una sola sezione, a partire dalla classe prima e dovrà aver ottenuto il consenso di tutti gli organi collegiali.

Le richieste verranno valutate tutte da una commissione tecnica che valuterà se i requisti per prendere parte alla sperimentazione siano rispettati. L’obiettivo del progetto è quello di portare un forte cambiamento in ambito culturale garantendo, però, agli studenti una formazione pari a quella di oggi.

Le aspettative sono alte, da una parte si lavora per potersi allineare con l’Unione Europea, dall’altra per contrastare il fenomeno dell’abbandono, sempre più frequente nelle nostre scuole.

Per quanto interessante e innovativo, la paura che ci resta è la perdita di quella forte identità che la scuola italiana ha sempre avuto.

23 Settembre 2017 I nati a settembre hanno più successo, lo dice la scienza

I nati a settembre hanno più successo, lo dice la scienza

I nati a settembre hanno più successo, lo dice la scienza , ottengono voti alti a scuola, sono sicuri e brillanti, hanno maggiori probabilità di frequentare anche l’università e poi di trovare un buon impiego e, come se non bastasse, corrono persino meno rischi – rispetto agli altri – di avere guai con la legge e finire in luoghi di detenzione giovanile. Le persone nate a settembre hanno un marcia in più: lo rivela uno studio dell’Università di Toronto, condotto con quelle della Florida e della Northwestern University, e commissionato dall’organizzazione no profit National Bureau of Economic Research. Per arrivare a questo risultato, i ricercatori hanno analizzato un milione di studenti della scuola pubblica in Florida, nati tra il 1994 e il 2000.

Nello specifico, l’attenzione si è focalizzata sulle differenze fra i nati a settembre e quelli nati ad agosto, che in media sembrano faticare maggiormente in classe. La differenza tra i due gruppi è di 0,2 punti nei test somministrati inizialmente: si tratta di uno scarto modesto, certo, ma con effetti rilevanti nel corso della carriera scolastica.

Ma come è possibile che il mese di nascita influenzi così tanto il futuro? La chiave sarebbe l’inizio dell’anno accademico. In molti Paesi, infatti, la scuola parte da settembre: significa che i bambini che compiono gli anni in questo periodo vanno sui banchi prima degli altri e sono più grandi d’età rispetto ai compagni, con ricadute positive sul rendimento.

Lo studio ricorda però che anche le differenze economiche hanno un certo peso sulla pagella: chi viene da famiglie più agiate fa infatti meno fatica a recuperare a scuola rispetto ai compagni nati in un contesto più svantaggiato.