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24 Ottobre 2017 Gli stressati preferiscono le donne tonde?

Gli stressati preferiscono le donne tonde?

Sì. Almeno secondo uno studio realizzato dall’Università di Newcastle (Gran Bretagna), che ha preso in esame 80 uomini dividendoli in due gruppi: il primo è stato invitato al relax, il secondo veniva posto sotto stress con prove che ne avrebbero valutato le capacità, come per esempio finti colloqui davanti a severe commissioni.

Al termine della prova, agli esaminati venivano mostrate immagini di donne di corporature diverse.

Forme rilassanti
È emersa una sostanziale differenza nelle preferenze: gli uomini rilassati affermavano di provare maggiore attrazione per le donne più magre, mentre quelli più stressati per quelle più formose.

L’ipotesi che è stata fatta è che le donne tonde risultino “rassicuranti” e accoglienti per un uomo bisognoso di conforto.

Lo stress rende meno sensibili ai pericoli

Secondo uno studio, stare sempre ‘sulle spine’ diminuisce la nostra abilità di predire e percepire nuovi stimoli pericolosi

A esserne certi sono alcuni ricercatori della New York University: lo stress diminuisce la nostra abilità di percepire gli stimoli pericolosi, rendendoci meno flessibili a comprendere le forme che una minaccia potrebbe assumere. In altre parole, quando siamo sotto stress, prestiamo meno attenzione ai cambiamenti nell’ambiente, esponendoci a un rischio aumentato proprio perché ignoriamo le nuove fonti di pericolo. A spiegarlo sono gli stessi ricercatori, in un articolo pubblicato sulla rivista “Proceedings of the National Academy of Sciences”.

Per arrivare a questa conclusione, gli esperti hanno sottoposto dei volontari a un test di condizionamento, in cui alcune immagini – selezionate fra una serie di foto – erano associate a una piccola scarica elettrica sul polso. In sostanza, dunque, sono state mostrate immagini che indicavano dei pericoli e altre considerate innocue. Il giorno seguente, metà dei partecipanti è stata sottoposta a una procedura che serve a indurre stress in laboratorio, immergendo per qualche minuto un braccio nell’acqua ghiacciata. A questo punto, ripetendo l’esperimento, le immagini che il giorno precedente erano ritenute sicure sono state associate a uno shock, mentre viceversa quelle pericolose sono diventate inoffensive.

In particolare, lo stress influirebbe sulle capacità di apprendimento, interferendo sulla capacità di aggiornare l’associazione tra segnale e pericolo. Stare sempre ‘sulle spine’, dunque, diminuisce la nostra abilità di predire e percepire nuovi stimoli pericolosi. Meglio tenerlo sempre a mente.

Stress da inizio settimana? leggi il nostro vademecum

Stress da inizio settimana?, tranquillo rilassati: la migliore arma per combattere lo stress da inizio settimana è la musica, compagna indiscreta di mille avventure, resta sintonizzato su Radio Flash!

Ecco il nostro decalogo per cominciare la settimana:

1. Colazione. Prima di tornare in ufficio concedetevi una sana colazione in compagnia dei colleghi, mentre sorseggiate un caffettino caldo, tra un pettegolezzo e l’altro, vi caricherete le batterie.

2. Organizzate il lavoro. Una volta a lavoro, prendete; carta, penna e agenda, stabilite e scrivete nero su bianco le priorità della settimana: organizzarsi il lavoro vi aiuta ad avere risultati.

4. Tempo libero. La gestione del tempo libero è il segreto del successo della vostra attività: godetevi il calore della vostra famiglia, organizzatevi per fare qualsiasi attività sportiva, serve al corpo e rilassa la mente, staccare la spina è indispensabile.

5. Pianificate il vostro prossimo fine settimana. Finché il tempo lo permette, Ottobre offre diverse sagre, quindi continuate a dedicare i weekend a relax, divertimento, famiglia e amici. Nel frattempo, iniziate a progettare dove trascorrere le vacanze di Natale.

6. Musica. Accendete la vostra radio preferita, Radio Flash, e riaffidatevi alla vostra musica e ai vostri speaker preferiti. Loro sanno come coccolarvi…

5 Ottobre 2017 Perchè le donne hanno bisogno di sfogarsi?

Perchè le donne hanno bisogno di sfogarsi?

Stress di lavoro. Sono finiti i tempi in cui le donne stavano a casa e aspettavano sulla soglia il marito che tornava stanco dal lavoro. I cambiamenti sociali degli ultimi decenni, ma anche la crisi economica, hanno portato le donne a uscire di casa per combattere con l’ostilità del mondo ancora maschilista, che raramente permette loro di alimentare il proprio lato femminile. Il lavoro orientato al profitto, agli obiettivi a breve e lungo termine, ai target da colpire, sembra un vero e proprio campo di battaglia, non solo per chi lavora in un azienda. La relazione, il dialogo, l’empatia e il donare disinteressato non rientrano nella maggior parte dei posti di lavoro. Per sopravvivere le donne indossano l’uniforme e si adattano alle condizioni esterne.

Stress post lavoro. Il tutto non finisce qui. Quando la donna torna a casa (dopo un’ora di traffico o il treno/autobus affollato) non trova il marito che la aspetta sulla soglia con la cena pronta e la casa pulita così da poter finalmente rilassarsi. Trova una marea di compiti che non ha potuto fare durante tutto il giorno e un uomo altrettanto stanco che è appena tornato dal lavoro. Le aspettative del partner, dei figli e soprattutto di se stessa possono portarla all’esasperazione. Il ricordo della madre casalinga che curava la casa nei minimi dettagli la porta inconsapevolmente a paragonarsi a quell’ideale e a sentirsi insufficiente.

Come una donna può liberarsi dallo stress? Le donne reagiscono allo stress diversamente dagli uomini. Uno dei principali modi femminili per trovare sollievo in una situazione di stress è parlarne con qualcuno di cui si fida. Può risultare difficile da comprendere per un uomo che in una situazione simile cerca di isolarsi e risolvere il problema da solo, oppure, se si sente davvero oppresso, fare un’attività fisica o ricreativa per abbassare la tensione. Gli scienziati hanno scoperto che il cervello delle donne ha più elevati livelli del gene FOXP2, che nei mammiferi è collegato alla capacità di vocalizzazioneSecondo uno studio dell’Università del Maryland in media il genere femminile pronuncia circa 20.000 parole al giorno, mentre i maschi solo 7000. L’uomo, quando ha un problema cerca di individuarlo e risolverlo in silenzio, la donna, invece, parlando esplora tutti i problemi: reali, potenziali, presenti e passati, senza voler risolverli ma con l’unico scopo di sentirsi compresa e ascoltata. Come afferma John Gray, più le donne parlano ed esplorano, meglio si sentono, acquisendo una maggiore consapevolezza di sé e di ciò che le turba. È importante per la donna parlare liberamente, a casaccio, senza dover sottoporsi alla logica del discorso, perché così può esprimere la rabbia, la paura, la preoccupazione e accedere ai sentimenti amorevoli più vicini alla sua identità femminile. La possibilità di sfogarsi genera un senso di sicurezza e di chiarezza mentale che aiutano la donna ad affrontare i problemi in modo più efficace ed armonioso.

Un bel compito per un uomo ascoltare la donna, soprattutto quando è arrabbiata!