Era il 29 luglio 1981, quando una timida e poco più che ventenne Diana Spencer camminava lungo la navata della St Paul Cathedral. In un abito in taffetà e seta, color avorio, impreziosito da antichi pizzi e da uno strascico lungo sette metri. Ad aspettarla all’altare, il principe Charles Philip Arthur George erede al trono della Gran Bretagna. A guardarli, oltre 750 milioni di telespettatori in mondovisione e 600 mila sudditi accorsi nelle strade della capitale britannica.
Il primo royal wedding in mondovisione, il matrimonio più importante del secolo.Una favola che, all’epoca, non lasciava presagire la tragica fine.