La seconda serata del noto festival italiano è stata un carosello di emozioni, performance indimenticabili e momenti di profonda riflessione. Il palco ha visto alternarsi grandi artisti, promuovendo non solo la musica ma anche importanti tematiche sociali.
Il maestro Giovanni Allevi, con il suo intervento, ha colpito nel segno, suscitando emozioni e riflessioni nel cuore degli italiani. Le sue parole hanno servito come un promemoria della potenza emotiva che la musica può veicolare, portando lo spettatore a considerazioni che vanno oltre la mera esibizione.
L’evento si è legato al mondo esterno con interessanti collegamenti, uno dei quali con il Suzuki Village (piazza Colombo) e l’artista Rosa Chemical e un altro dalla nave di Costa Crociere dove c’era una festa al “Beach Club” con Bob Sinclar.
Il Festival di Sanremo
Lo show si conferma essere una passione per gli italiani, e questa sera è stato reso ancor più speciale dalla celebrazione dei trent’anni dalla hit “E poi” di Giorgia. Durante la conferenza stampa, l’artista romana ha rivelato come il conduttore Pippo Baudo avesse suggerito alcuni accorgimenti che hanno contribuito al successo del brano nato proprio su un palco del Festival di Sanremo. L’artista di “Come Saprei” altra hit Sanremese, quest’anno ha accompagnato Amadeus nella co conduzione della seconda serata.
John Travolta l’icona della “Febbre del Sabato Sera” al Festival
L’atmosfera si è scaldada ancora di più con l’arrivo del super ospite italo-americano John Travolta, le cui origini ci riportano alle calde terre della provincia di Palermo, a dimostrazione di come la musica e la cultura italiana abbiano attraversato oceani e generazioni. Travolta, presentato da Giorgia e affiancato da Amadeus, dà vita al famoso ballo del film “La febbre del sabato sera” e poi a quello di “Grease“. Successivamente, all’esterno del Teatro Ariston, Amadeus insieme a Fiorello fanno ballare l’ospite John sulle note del “Ballo del Qua Qua” di Romina Power.
Quindici artisti si sono esibiti in questa serata, mostrando il loro talento e la loro passione per la musica. Tra questi Alfa, Annalisa, BigMama, Clara, Dargen D’Amico, Emma, Fred De Palma, Gazzelle, Geolier, Il Volo, Irama, Loredana Bertè, Mahmood, il duo Renga e Nek, e i The Kolors.
Le Giurie Delle Radio e dei Telespettatori
La giuria delle radio, composta da 200 emittenti in tutto il territorio nazionale, ha avuto l’importante compito di esprimere il proprio giudizio insieme al pubblico di casa attraverso il televoto, contribuendo così alla classifica che si aggiunge ai voti della Sala Stampa (serata precedente).
Ecco la Classifica della seconda serata
- 1 Geolier – i p’ me, tu p’ te (New entry)
- 2 Irama – Tu No (new entry)
- 3 Annalisa – Sinceramente
- 4 Loredana Bertè – Basta
- 5 Mahmood – Tuta Gold
- Rispetto alla classifica di ieri escono fuori dalla Top 5 Angelina Mango e Diodato.
Un festival che non è solo un insieme di esibizioni ma un vero e proprio veicolo di significati profondi, che si rinnova ogni anno pur rimanendo fedele all’essenza della tradizione musicale italiana.
L’omaggio a Franco Califano
Durante l’ultima serata, il Festival di Sanremo ha voluto rendere omaggio a uno degli artisti più carismatici e controversi che ha calcato il palco dell’Ariston: Franco Califano. Conoscere per il suo spirito libero e i testi intensi, Califano ha partecipato tre volte al Festival, lasciando un’impronta indelebile nella storia della musica italiana.
L’annuncio più emozionante della serata è stato quello della realizzazione di un film biografico prodotto dalla Rai che narrerà la vita del cantautore romano. A interpretare Califano sarà Leo Gassmann.
Per celebrare l’annuncio, Leo Gassmann è salito sul palco dell’Ariston, eseguendo uno dei brani più iconici di Califano, “Tutto il resto è noia”. La performance ha evocato la presenza dello stesso Califano, con il timbro vocale e la presenza scenica di Leo Gassmann che hanno fatto rivivere al pubblico l’intensità dei suoi concerti. Con questo omaggio a Franco Califano, il Festival di Sanremo si conferma non solo un palcoscenico per nuovi talenti, ma anche un custode della memoria e della storia della canzone italiana.