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16 Aprile 2020 Coronavirus, le scuse più assurde per “fuggire” di casa

In questi giorni di emergenza sanitaria causata dal Coronavirus, le forze dell’ordine Carabinieri, Polizia e Finanza stanno controllando e fermando migliaia di persone per verificare le ragioni per cui si trovano fuori dal proprio domicilio. Sono centinaia per non dire migliaia le denunce per l’inosservanza poste dal decreto #IoRestoaCasa.

Le scuse sono veramente fantasiose e bizzarre. C’è chi, a Gualdo in  provincia di Macerata, è stato denunciato perché beccato dai Carabinieri mentre beveva una birra nel bar di un rifornimento di benzina. La ragione per essere lì? Fare benzina alla propria automobile. Peccato che non avesse il mezzo con sé.

Nella città di Torino un uomo che abita a Moncalieri è stato beccato in giro con birra in mano. Testuali parole sull’autocertificazione: “Ho tre ragazze. sono venuto a Torino per scopare”.

A Napoli, un signore di mezza età dichiara che sta “andando a correre” ma va in giro in giacca e cravatta. A Palermo una coppia marito e moglie fuori casa per la spesa in un supermercato a 25 km di distanza dal proprio domicilio perché  “la tessera e i punti in scadenza”.

Un ragazzo di Albano Laziale in prov. di Roma, fermato in strada dagli agenti della Polizia. «Al momento sono senza casa perché mia madre e mia nonna non mi vogliono più con loro e quindi passo il tempo a dare da mangiare ai piccioni, la ritengo una cosa importante», si è giustificato il ragazzo. 

E ancora un uomo in prov. di Caserta dichiarava: «Preso da uno stato ansioso, non riuscivo a stare a casa»; «mia moglie mi ha messo fuori casa».

 

 

 

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