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25 Febbraio 2024 Una Voce Per San Marino, il giorno dopo del “disastro”

Una Voce per San Marino, il giorno dopo – Gli occhi degli appassionati di musica e dei fan dell’Eurovision erano puntati su San Marino per assistere alla selezione del rappresentante nazionale attraverso il festival “Una Voce Per San Marino“. Tuttavia, l’evento è stato oggetto di aspre critiche e delusioni da parte del pubblico, che ha evidenziato una serie di problemi sia nell’organizzazione che nella conduzione dello spettacolo.

Una delle critiche principali riguarda l’organizzazione generale dell’evento, mai vista una roba del genere. Dalle segnalazioni di problemi tecnici che hanno compromesso la qualità dello spettacolo del Teatro Nuova Dogana, il festival è stato il peggiore spettacolo dopo il “Big Bang”.

I presentatori

Questa edizione è stato presentata da Fabrizio Biggi e Melissa Greta Marchetto, a nostro avviso “inadeguati” vista l’importanza della manifestazione. L’incapacità di gestire la conduzione in modo fluido, i numerosi errori sul palco e lo scivolone finale, fanno capire che avrebbe vinto la band spagnola.

In aggiunta a questi problemi, l’interferenza dei problemi tecnici e il disappunto del pubblico presente in sala hanno trasformato il Teatro Nuova Dogana in un teatro delle vergogne, contribuendo ulteriormente alla delusione generale dell’evento.

Una Voce Per San Marino e le Icone della musica italiana

Il mondo dei festival musicali è una terra di contrasti, dove il prestigio si intreccia spesso con la velleità di riscoprire e riaffermare la propria presenza artistica. “Una Voce Per San Marino” non fa eccezione, presentandosi come un portale verso il palcoscenico globale dell’Eurovision Song Contest.

Il Paradosso Delle Leggende Musicali

Di fronte all’incredibile opportunità di performare all’Eurovision, artisti del calibro di Marcella Bella e Loredana Bertè, delle vere e proprie icone con oltre mezzo secolo di carriera alle spalle, prendono una decisione sorprendente: quella di tuffarsi in un contest “rocambolesco” come quello di San Marino.

In molti potrebbero chiedersi: perché queste leggende della musica italiana sentono il bisogno di cimentarsi in un contesto così primo delle fondamenta dello show? La risposta può risiedere nel desiderio inestinguibile di reinventarsi, di rimettere in gioco la propria arte, e forse, di provare a connettersi con un pubblico più giovane e internazionale che proprio l’Eurovision sa attrarre, anche se Loredana ha sempre affermato scherzosamente che voleva andare in Svezia per “rompere all’ex marito”, l’ex tennista “Björn Borg” a cui anni fa dedicò il brano “Mi Manchi”.

Un Risultato Inaspettato per i Megara e quel “Tik Tok”

Pertanto, la “montagna” che doveva partorire grandi risultati ha sfornato un “topolino”, portando a concludere che i rappresentanti che San Marino si accinge a inviare a Malmö sono artisti virtuosamente meno riconosciuti dalle masse. I Megara.

Il brano “11:11” che ha vinto “Una Voce Per San Marino” dei Megara ha una “certa” similitudine al successo di Ke$haTiK ToK“.

Ironia della sorta le canzoni hanno molti punti comuni (il titolo ad esempio) specie nel ritornello, quando “Kenzy Loevett” la cantante dei “Megara” intona nel ritornello la strofa “Vas a poder saltar, toda la noche, ven y dame” nella testa di ognuno di noi scatta in automatico cantare “Don’t stop, make it pop – DJ, blow my speakers up” di Ke$ha. Fantastico, viva l’originalità!

Il Palcoscenico di Malmö e le Aspettative Future

È con un misto di speranze e curiosità che attendiamo il grande evento a Malmö, Svezia, dove gli “illustri sconosciuti” avranno l’opportunità di lasciare il loro segno sulla scena internazionale dal 7 all’11 maggio 2024, nell’arena che vede Loreen tornare trionfante con un nuovo brano, simbolo della vittoria dell’edizione precedente.

L’Eurovision rimane un palcoscenico che ogni artista, a prescindere dal proprio percorso, può aspirare a calcare. Sarà compito degli organizzatori del festival sammarinese imparare dalle critiche “costruttive” per sostenere una gara che rispetti la dignità e le aspettative degli artisti e del pubblico. È auspicabile – lo crediamo seriamente – che l’organizzazione recepisca queste critiche e lavori per migliorare l’evento in futuro, garantendo che sia all’altezza delle aspettative del pubblico e che mantenga la dignità che un evento di tale importanza merita.

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