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15 Novembre 2023 Gli Italiani mollano la TV, cambiano le abitudini

Gli italiani cambiano le abitudini e “mollano” la tanto cara TV. A quanto pare, ci sono 700.000 famiglie che non hanno una TV. Complice – a nostro avviso – l’avvento di Internet, altro che “Video Killed the Radio Star”.

La Tv italiana, l’involuzione dei giorni nostri!

Negli anni ’80 la televisione stava vivendo un boom senza precedenti, sembrava destinata a soppiantare completamente la radio. Un gruppo musicale, i Buggles, ha persino cantato sul successo della TV con la loro hit “Video Killed The Radio Star”.

Tuttavia, a distanza di oltre 40 anni, la radio si è dimostrata incredibilmente longeva e in piena forma, mentre la televisione italiana sembra essere in totale declino. Manca poco a celebrare il funerale del mezzo televisivo. Complice la scarsa offerta dei contenuti.

Siamo a fine anno 2023, nelle tv locali vanno in onda format con i maghi, televendite di prodotti improponibili, programmi di scarso profilo che fanno eco alle tv nazionali. Ancora oggi, nonostante le critiche è in onda una scandalosa edizione del “Grande Fratello”.

L’indagine Auditel-Censis

Secondo l’ultimo Rapporto Auditel-Censis, presentato il 14 novembre al Senato, le abitudini degli italiani stanno cambiando in modo significativo a causa dello sviluppo tecnologico. Uno degli aspetti più rilevanti è la crescita esponenziale degli smartphone che, quest’anno, ha raggiunto la cifra di 50 milioni e 600 mila dispositivi.

Tuttavia, il dato più sorprendente riguarda il fatto che il 2,8% delle famiglie italiane non possiede un televisore. Sono circa 700 mila nuclei familiari che non dispongono di nessun apparecchio televisivo, una scelta ben precisa che difficilmente cambierà nel breve periodo.

Inoltre, nel 2023, le Smart TV hanno sorpassato le tradizionali TV, raggiungendo complessivamente 21 milioni di unità contro i 20,5 milioni delle TV tradizionali. Considerando anche le TV tradizionali che sono collegate a dispositivi esterni (le cosiddette Connected TV), il totale sale a 22 milioni e 800.000, corrispondenti al 64% delle famiglie italiane. Nel 2017, queste cifre erano rispettivamente del 34,9%.

La TV che sparisce di casa

Tuttavia, il rapporto mette in luce anche una situazione problematica: ci sono 8 milioni e 400.000 famiglie, corrispondenti a 19 milioni di individui, che al momento non dispongono di un televisore compatibile con il passaggio definitivo al digitale terrestre di seconda generazione. Queste famiglie rischiano di essere tagliate fuori dall’accesso ai contenuti della TV lineare nel momento in cui avverrà lo switch off, ovvero il passaggio completo al digitale terrestre.

Inoltre, ci sono anche numerose TV tradizionali presenti nelle case degli italiani che non sono compatibili con il nuovo standard DVB-T2. Questi apparecchi potrebbero non essere sostituiti se non fossero messe in atto politiche di incentivazione efficaci. È fondamentale garantire che tutti possano continuare a usufruire della programmazione televisiva, cercando di evitare una possibile riduzione del numero totale di televisori all’interno delle abitazioni.

Gli italiani cambiano le abitudini

In conclusione, l’evoluzione tecnologica sta portando a un cambiamento nelle abitudini degli italiani, con l’aumento degli smartphone e la transizione verso le Smart TV. Tuttavia, è importante prendere in considerazione le sfide legate all’adeguamento al digitale terrestre di seconda generazione e garantire l’accesso ai contenuti televisivi a tutte le famiglie italiane.

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