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13 Ottobre 2017 La Sapienza concede a una sua dipendente 2 giorni di permesso retribuito per accudire il proprio cane malato

Una storia unica che aprirà la strada a tutte le persone che hanno un animale domestico in famiglia

È proprio vero che gli animali so’ pezzi ‘e core. Lo dimostra la storia di Cucciolaun setter inglese di 12 anni che ha dovuto subire un intervento chirurgico. La padrona, 53 enne single impiegata alla Sapienza, ha richiesto un permesso retribuito di 2 giorni per poterle stare vicino ed accudirla, non avendo nessuno che poteva farlo al posto suo.

La padrona, grazie anche al supporto della Lav che ha dimostrato attraverso sentenze della Cassazione che la mancata cura di un animale rientra nei reati di abbandono e maltrattamenti, è riuscita a ottenere il permesso dall’università, sempre molto attenta alle normative.

Una storia che ci fa capire come gli animali siano parte delle nostre famiglie, proprio come Cucciola, che è entrata nella vita di questa signora portando gioie e acciacchi, una trovatella che inizialmente non si faceva avvicinare se non dalla sua futura padrona che non ebbe cuore di portarla al canile.

Da quel momento sono passati 12 anni e alcuni problemi di salute per la cagnolina che ora per fortuna sta bene e con la sua storia ha contribuito a creare un precedente importante che potrebbe portare il codice civile a riconoscere gli animali come “esseri senzienti” e quindi parte del nucleo famigliare.

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