“Magistrati come Falcone e Borsellino hanno demolito la presunzione mafiosa di un ordine parallelo, svelando ciò che la mafia è nella realtà: cancro per la comunità civile, organizzazione criminale per nulla invincibile, priva di onore e dignità”, lo dice il presidente della Repubblica Mattarella in occasione del trentunesimo anniversario (23/5/1992) della strage di Capaci.
“La Repubblica seppe reagire con rigore e giustizia (…), la mafia li ha uccisi ma è sorta una mobilitazione delle coscienze, la lotta alle mafie è ora parte irrinunciabile di un’etica condivisa”.
Nella strage persero la vita oltre il giudice Falcone, la moglie Francesca Morvillo, gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicilio e Antonio Montinaro.