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23 Luglio 2019 Otto anni dalla morte di Amy Winehouse

Sono passati otto anni da quel 23 luglio del 2011 quando a Londra Amy Winehouse passò l’ultima notte della sua vita davanti al pc, come ipnotizzata dai video clip delle sue canzoni su YouTube. E intanto beveva vodka, così tanta da superare di cinque volte il limite consentito per chi guida, e fu proprio un eccesso di alcol a ucciderla, seconda quanto ha stabilito l’autopsia.

Secondo testimonianze emerse in precedenza nell’inchiesta era svenuta tre volte per eccesso di vodka nella sua ultima settimana di vita. E la sera della morte era così ubriaca da avere inviato un tweet delirante.

Amy Jade Winehouse (Londra 14/9/1983-Londra 23/7/2011)) è stata una produttrice, cantante e chitarista.

Ha esordito nel mondo della musica pubblicando, nel 2003, per l’etichetta discografica Island  l’album Frank, che riscuote un buon successo di pubblico e critica. Il vero successo arriva nel 2007 con l’uscita del secondo album Back to Black che, trainato da singoli Love is a Losing Game e Back to Black , ha scalato le classifiche mondiali ottenendo un successo che l’ha portata alla vittoria di cinque Grammy Awards.

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