Fra le tante innovazioni del papato di Francesco ce n’è anche una che riguarda una delle preghiere fondamentali: da domenica 29 novembre 2020 (prima domenica d’Avvento) i cattolici italiani reciteranno un “Padre Nostro” rinnovato in due punti.
In particolare cambia una frase discussa fin dai primi secoli della Chiesa: la supplica a Dio “di non ci indurre in tentazione”. Perchè dovrebbe tentarci? Il problema è legato al verbo “indurre”, il cui significato per noi è diverso rispetto a quello che aveva la parola greca usata nei Vangeli. La nuova formula è il risultato di 16 anni di studi e discussioni.
Le parte della preghiera che verrà cambiata è la seguente: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti ANCHE a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ABBANDONARCI ALLA tentazione, ma liberaci dal male. Amen”.