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18 Dicembre 2017 IL RAGUSANO LORENZO LICITRA VINCE X-FACTOR 2017

IL RAGUSANO LORENZO LICITRA VINCE X-FACTOR 2017

E’ Lorenzo Licitra il vincitore dell’undicesima edizione di X-Factor 2017. Il siciliano ha conquistato la vittoria lo scorso 14 dicembre davanti ad 8 mila persone al Mediolanum Forum di Assago.

 L’evento musicale di Sky Uno, che ha visto come protagonisti in veste di giudici Mara Maionchi, Fedez, Manuel Agnelli e Levante. Licitra, tenore pop di 25 anni, di Ragusa è arrivato alla finale di X Factor 2017, guidato da Mara Maionchi è sin da subito si è guadagnato i consensi. In finale, Licitra, ha battuto gli altri concorrenti: Enrico Nigiotti – anche lui della squadra di Maionchi – Samuel Storm – del team di Fedez – e i Måneskin, un gruppo che faceva parte della squadra di Manuel Agnelli.

Durante la serata, piena di emozioni, il ragusano si è esibito più volte, superando le varie manche con una sua voce praticamente celestiale. E poi il mix delle sue principali esibizioni durante le otto settimane del talent. Il caso di “Your Song” di Elton John, “Million Reasons” di Lady Gaga e “Who Wants To Live Forever” dei Queen. Il suo è stato davvero il “percorso” di un cantante che è cresciuto nel corso del programma, rivelando nuove doti.

Il tenore siciliano ha inziato a prendere lezioni di canto sin da bambino, a 16 anni però decide di intraprendere la strada del canto lirico. Faccia d’angelo, sempre rispettoso e misurato Licitra non è nuovo al palcoscenico. All’età di 10 anni partecipa alla registrazione della sigla della “Festa della mamma”, presentata da Milly Carlucci e sempre lo stesso anno partecipa alla festa della famiglia, alla presenza di Giovanni Paolo II. Da lì non si è più fermato, ha cantanto in giro per il mondo e nel  2011 si è esibito al Consolato Generale d’Italia di Istanbul per il 150° anniversario della Festa della Repubblica Italiana. Nello stesso anno canta a Johannesburg in Sudafrica presso lo “State Theatre” al centro Nelson Mandela Square. Non solo grandi concerti, per Licitra si aprono anche le porte del piccolo schermo, Lorenzo debutta in tv  al talent show di Gerry Scotti “Io canto”. Il giovane tenore duetta insieme all’allora dodicenne Rachele Amenta. I due cantano “The Prayer”, diventata poi il cavallo di battaglia di Lorenzo.
Il 2012 è tra gli invitati a cantare all’hangar “AgustaWestland” in occasione dei festeggiamenti della Repubblica Italiana a Philadelphia sotto dirigenza del Consolato Italiano. Nel 2016 pubblica l’album “La mia terra” e nel 2017   arriva X Factor.
Ad assicurargli la vittoria è stato l’ inedito In The Name of Love scritto da Fortunato Zampaglione

Per il futuro, questo ragazzo biondo con gli occhi cerulei assicura di avere le idee chiare dicendo: “Adesso si inizia a lavorare. Non vedo loro di porter presentare un disco. Canterò sia in inglese che in italiano. Ho una mia idea di musica e non voglio seguire idee di qualcun altro: da domani inizieremo a lavorare per tirarla fuori e presentarla in una maniera inedita”, afferma con la consueta calma da cui trapela però una grandissima determinazione.

17 Dicembre 2017 Dicembre 1971: David Bowie pubblicava il suo quarto album dal titolo “Hunky Dory”

Dicembre 1971: David Bowie pubblicava il suo quarto album dal titolo “Hunky Dory”

Il 17 Dicembre del 1971, David Bowie pubblicò il suo quarto album “Hunky Dory”, il primo realizzato con quelli che sarebbero diventati gli Spiders From Mars.

Così come l’album precedente, anche Hunky Dory fu apprezzato dalla critica ma non riscosse inizialmente un grande successo commerciale e venne rivalutato solo nel 1972 con la svolta di The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars, arrivando al 3º posto nella classifica inglese oltre un anno e mezzo dopo la sua pubblicazione.

Hunky Dory si trova al 108º posto nella lista dei 500 migliori album della rivista Rolling Stone, al 3º posto in quella di New Musical Express, al 7º posto nella “All Time Top 100” di Melody Maker e al 25º posto nella classifica dei migliori album di sempre della rivista Mojo.

Due i singoli estratti dal disco: “Changes” e “Life On Mars”.
Lo stesso Bowie considerava questo, uno dei suoi lavori migliori.

https://www.youtube.com/watch?v=v–IqqusnNQ

17 Dicembre 2017 Arriva il primo formaggio al gusto di gin

Arriva il primo formaggio al gusto di gin

La nuova idea per chi è indeciso tra chiudere la cena con un morbido morso oppure con un cicchetto alcolico

 Quando si parla di formaggio vi sentite un po’ come Homer Simpson alle prese con le ardue prove a cui la gola lo sottopone?La Cheshire Cheese Company, un’azienda britannica specializzata nella produzione dei formaggi, ha sfornato una nuova e geniale trovata che vi piacerà senz’altro.

L’ideale per chi ha papille gustative curiose e mai sazie, ma soprattutto per chi è sempre indeciso quando deve scegliere l’ultimo boccone da ingurgitare.

La novità di quest’azienda renderà il vostro fine pasto molto meno straziante.

Parliamo di un prodotto in grado di coniugare  la dolcezza del formaggio Cheshire con il gusto del gin.

Il punto di partenza è una prelibatezza della tradizione inglese, prodotto in pochi caseifici dell’omonima contea.

17 Dicembre 2017 Gigi D’Agostino, buon compleanno

Gigi D’Agostino, buon compleanno

Auguri a Gigi D’Agostino che oggi compie 50 anni

Gigi D’Agostino, nome completo Luigino Celestino D’Agostino (Torino, 17 dicembre 1967), è un disc jockey e produttore discografico italiano, talvolta menzionato come Gigi Dag.

Soprannominato Il Maestro, è conosciuto come uno dei pionieri della Mediterranean progressive composta da suoni minimalisti e da melodie latine e mediterranee, e del Lento violento, creato e diffuso grazie all’aiuto di numerosi producer emergenti.

17 Dicembre 2017 L’ABETE DELLE MADONIE: L’ALBERO DI NATALE PIU’ RARO AL MONDO

L’ABETE DELLE MADONIE: L’ALBERO DI NATALE PIU’ RARO AL MONDO

L’abete è per tradizione l’albero scelto tra i simboli del Natale.

Proprio nella nostra Isola si trova l’albero di Natale più raro del mondo, stiamo parlando dell’abete delle Madonie.

L’abete dei Nèbrodi o abete delle Madonie il cui nome scientifico è Abies nebrodensis è un albero della famiglia delle Pinaceae, tipico della nostra terra. Ha un portamento eretto o leggermente incurvato, è alto fino a 10– 15 m, ha una chioma conico-piramidale, un po’ tarchiata, è di colore verde scuro. Gli aghi sono lunghi sino a 10 mm, rigidi e pungenti. Le pigne sono lunghe sino a 20 cm.

La sua particolarità sta nell’essere l’unica razza di abete mediterraneo presente allo stato spontaneo nella nostra Isola. Vive in Sicilia sul massiccio montuoso delle Madonie in uno sparuto numero di esemplari. In passato la specie ricopriva con fitte foreste le alte cime di tutte le montagne siciliane, ma l’intenso sfruttamento dei  boschi e le mutate condizioni ambientali ne hanno determinato una rapida scomparsa. Il suo legname inoltre è stato impiegato nei secoli scorsi nel campo dell’ingegneria navale, nell’edilizia e come legna da ardere.

Un tempo endemico delle montagne della catena settentrionale sicula, l’Abiens nebrodensis dal 1900 era stato considerato estinto. Fu riscoperto, nel 1957, nel Vallone Madonna degli Angeli nel comune di Polizzi Generosa  dove ne sono rimasti circa una trentina di esemplari, sopravvissuti, forse, grazie all’isolamento e alla minore competitività locale di altre specie più forti, come il faggio (Fagus sylvatica). La maggior parte degli esemplari sopravvissuti cresce stentatamente su pendio sassoso e probabilmente si sono sottratti al taglio proprio per le loro modeste dimensioni. Alcuni esemplari producono una certa percentuale di semi fertili con i quali periodicamente si procede alla coltivazione in vivaio e poi al trapianto.

L’Abies nebrodensis è considerata dallo IUCN una specie in pericolo critico di estinzione ed è stata inserita nella lista delle 50 specie botaniche più minacciate dell’area mediterranea.

Tra il 2000 e il 2005, il Parco delle Madonie ha avviato il progetto LIFE Natura per la conservazione di questa specie.

Inoltre anche la Regione Siciliana si è attivata per salvaguardare la specie.

Attualmente vi sono circa 3.000 esemplari di Abies nebrodensis coltivati in giardini botanici e arboreti specializzati, sia in Sicilia che in altre zone dell’Italia meridionale.

Il Ministero delle Poste, nel 1985, per la serie “Salvaguardiamo la Natura”, ha emesso quattro francobolli, tutti da 500 lire, con disegni dell’artista Giuseppe Ascari che raffigurano animali e piante in pericolo: fra di essi figura anche l’Abete dei Nebrodi.

Il Parco delle Madonie ha promosso la sua immensa bellezza e biodiversità allo scorso Expo di Milano nel 2015. Qui, all’interno del padiglione Sicilia è stato presentato, dal Presidente Angelo Pizzuto, il diorama sugli Abies Nebrodensis, ovvero la ricostruzione in scala ridotta, dell’ecosistema che accoglie il famoso abete. 

Un’altra prezosa eccellenza quella rappresentata dal nostro rarissimo “albero di Natale” che merita di essere conosciuto e valorizzato.

16 Dicembre 2017 LE NOVENE, LE RAPPRESENTAZIONI DRAMMATICHE  E LE TRADIZIONI DEL NATALE IN SICILIA

LE NOVENE, LE RAPPRESENTAZIONI DRAMMATICHE E LE TRADIZIONI DEL NATALE IN SICILIA

 Il Natale in Sicilia è ricco di tradizioni, di eventi religiosi e di piatti tipici.

Tra le Tradizioni natalizie non si può fare a meno di parlare delle rappresentazioni drammatico-musicali che hanno il compito di celebrare al meglio la Festività. Le tradizioni musicali e drammatiche passate legate al Natale riguardano temi sacri come l’Annunciazione, la Nascita e la Fuga in Egitto e vanno a ricollegarsi a tradizioni popolari. Tra le rappresentazioni più antiche e note si può ricordare, ad esempio, la vicenda dei cantori ambulanti siciliani che diffondevano il culto religioso tra il popolo.

In Sicilia a Natale un tempo si era soliti accendere le luminarie la sera della vigilia di Natale. In passato il crepitio dei falò era accompagnato dalle note delle zampogneciaramedde (strumenti a fiato) che venivano suonate dai cosiddetti zamppognariciaramiddari: a differenza dei cantastorie, questi ultimi eseguivano la novena davanti a piccoli altari sui quali veniva allestito il presepe, alla base di una rappresentazione della Sacra Famiglia.

Si era soliti addobbare l’altarino, detto “Cona” (icona), con al centro una bella immagine della nascita di Gesù con arance, mandarini, limoni, ramoscelli, ca carta tinciùta, u sùgaru, a sparacogna, u spinapùlici, i-rrama di chiuppu e di inìparu, l’agrifògghiu  e quant’altro la fantasia popolare puo’ partorire come abbellimento, illuminandolo con le fiammelle di nove candele. Secondo quanto riporta Pitrè in “Spettacoli e feste” la tradizione delle novene natalizie celebrava i nove giorni che precedevano quello della nascita di Gesù Bambino. Da qui il nome di “NOVENA”. Le Novene si effettuano dal 16 al 24 dicembre. Novene, ottave e tridui si celebrano di mattina (a partire dalle sette) e di sera (dall’imbrunire). Alla fine della Novena era tradizione che il capofamiglia o u putiàru regalassero al ninariddaru un tipico dolce natalizio ripieno di frutta e fichi secchi: u-bbucciddatu. Era una festa di felice aggregazione, di attesa per un evento in cui si riponeva la speranza di un futuro migliore, di abbondanza e prosperità e per questo alle Cone si portava in offerta quanto di meglio in campo alimentare si potesse reperire in questa stagione come arance, mandarini, fichidindia e meli cotogni, nespole d’inverno e melograni insieme a dolci fatti in casa, cotognate, mostarde, fichi secchi, datteri, dati in offerta, la notte della Vigilia, allo zampognaro e ai poveri del quartiere. 

La novena era generalmente suddivisa in quattro tempi  della durata di circa dieci minuti ciascuno. Nel primo tempo, veniva suonata una melodia popolare dedicata a Sant’Antonino, nel secondo, una in onore di San Giuseppe; il terzo tempo consisteva, perlopiù, in una serie d’invocazioni alla Madonna e ai Santi (a litanìa) e l’ultimo tempo era eseguito a piacere o del suonatore o del padrone di casa.

Anche Verga descrive questo rito ne ”I Malavoglia”: dove così si legge: “Come s’avvicinava la novena di Natale, i Malavoglia non facevano altro che andare e venire dal cortile di mastro Turi Zuppiddu. Intanto il paese intero si metteva in festa; in ogni casa si ornavano di frasche e d’arance le immagini dei santi, e i fanciulli si affollavano dietro la cornamusa che andava a suonare davanti alle cappellette colla luminaria, accanto agli usci. ”.

Ancora oggi nei paesi della Sicilia si e’ soliti allestire, nel periodo natalizio, questi altarini (chiamati “novene”). Girando per i vari quartieri, si possono ammirare questi altarini negli angoli piu’ belli di una piazza o allestiti su di un muro, o su di un balcone di una strada qualsiasi. Poi, alla vigilia di Natale, arrivano i “ciarameddari”, che girando per questi quartieri, si fermano davanti agli altarini e suonano con le loro zampogne le tipiche melodie di natale…. la gente si raduna attorno a loro e alle “novene” e insieme ci si raccoglie silenziosamente in preghiera.

Attualmente in Sicilia, per il periodo natalizio, si possono assistere a varie novene, spesso commissionate da committenti privati ed eseguite all’interno delle loro abitazioni, o in circoli e associazioni in prossimità del Presepe oppure all’esterno nei pressi di edicole votive.

Tra le novene natalizie siciliane più caratteristiche occorre ricordare quella che si effettua a Longi, in provincia di Messina, che prevede l’esecuzione di caratteristici canti dialettali natalizi. Anche altre città isolane prevedono particolari manifestazioni musicali natalizie come Monreale, dove svolgono la loro attività i  cantori che utilizzano la zampogna a chiave, poco diffusa in Sicilia, mentre a Licata si utilizza quella di tipo “a paio”.

In provincia di Messina, ed esattamente nel cuore dei Nebrodi, il Natale si celebra con la tipica processione dei pastori che, nel cuore della notte della Vigilia, attraversano i boschi e le vie di montagna muniti di torce accese e cantando inni per giungere presso la Casa della Natività. Il tutto si svolge subendo delle temperature proibitive, ma sempre con la stessa alta intensità della fede.

Custonaci, in provincia di Trapani, il Natale è festeggiato con un evento molto suggestivo e seguito: la realizzazione di un Presepe vivente presso la grotta Mangiapane di Scurati. L’evento prevede l’allestimento di vari ambienti come quello in cui si raccolgono i pastori e le loro pecore, quello in cui si puo’ assistere alla preparazione dei formaggi locali, quello che raccoglie esempi dell’allevamento dei maiali e quelli che raccolgono varie botteghe artigiane come quella del falegname.
Tra gli eventi effettuati durante il periodo natalizio in questa citta’ occor re ricordare innanzitutto che l’allestimento del presepe prevede una processione dei vari personaggi che cosi’ raggiungono contemporaneamente il loro posto e la fiaccolata effettuata la notte della vigilia da parte dei giovani locali che indossano abiti d’epoca, processione che parte dal santuario cittadino e va in direzione della grotta del presepe; la Madonna e’ impersonata da una giovane locale ed effettua tale processioni in groppa ad una mula.

Dal 23 al 26 dicembre, nell’antico rione “Panzera” presente a Motta S. Anastasia – Ct – si puo’ ammirare il Presepe Vivente. Qui sono presenti vati personaggi umili, a partire dal pecoraio, dal pescivendolo e dal salumiere. Il momento piu’ suggestivo di tutta la manifestazione e’ l’arrivo dei tre Re Magi che portano il loro dono a Gesu’ Bambino scortati da un corteo di pastori.

Altro esempio del Presepe vivente si ha a Giarratana – Rg -. La sua preparazione raccoglie circa trenta ambienti che riproducono il tipico clima lavorativo e casalingo della zona risalente ad un periodo storico che va dalla fine del 1800 all’inizio del secolo successivo. Il percorso prestabilito permette di ammirare alcune caratteristiche botteghe come, ad esempio, quella della pastaia, dello scalpellino, alcuni ambienti come il mercato e la masseria e di assaporare, cosi’, il gusto delle antiche tradizioni.

Anche Sutera – Cl – ha il suo Presepe Vivente realizzato nel suggestivo quartiere Rabato. L’iniziatiha ha lo scopo non solo di celebrare il Natale, ma anche di tramandare e ricordare la vita contadina ed artigianale siciliana della fine dell’Ottocento. Il percorso previsto, infatti, prevede una fedele ricostruzione di ambienti agricoli (rappresentati, ad esempio, dai pastori) e di botteghe artigiane come quella del fabbro e del falegname.
La realizzazione di tale Presepe richiede la partecipazione di circa un centinaio di figuranti, attua la valorizzazione del quartiere dalle reminescenze arabe che lo ospita ed e’ un evidente richiamo turistico.

La citta’ di Erice – Tp – vive il Natale con estrema partecipazione e coinvolgimento. Come ogni anno, e nel rispetto della tradizione, si ha la manifestazione “La Zampogna d’Oro”, un evento che coinvolge numerosi zampognari provenienti da tutta Italia. La manifestazione, dal chiaro sapore antico che tramanda l’attento lavoro degli artigiani del legno e della pelle, ha un evidente richiamo turistico.

Il Natale ha anche altre tradizioni popolari. In passato, il posto d’onore delle decorazioni natalizie non era affidato all’attuale abete il cui uso ci è stato tramandato da lontane tradizioni nordiche, ma ad altre piante, a partire dai ramoscelli di mirto a quelli dell’albero del nocciolo che, per tradizione, ha avuto l’onore di cullare Gesù Bambino.

Probabilmente la pianta che più di ogni altra è presente nelle case in occasione delle festività natalizie per le varie decorazioni è il vischio.

E’ bello partecipare a queste manifestazioni perché accendano il sentimento di appartenenza, il bisogno di aggregazione, il desiderio di condividere abbondanza e prosperità e speranza per l’anno nuovo, oltre che marcare la nostra identità di siciliani.

16 Dicembre 2017 ED SHEERAN pubblica oggi PERFECT SYMPHONY in duetto con ANDREA BOCELLI

ED SHEERAN pubblica oggi PERFECT SYMPHONY in duetto con ANDREA BOCELLI

Dopo la trionfante esibizione alla finale di XFactor ieri sera, dove a sorpresa ha cantato l’ultimo verso di PERFECT in italiano

ED SHEERAN pubblica oggi PERFECT SYMPHONY in duetto con ANDREA BOCELLI

 

Pochi giorni fa è uscito PERFECT con la stupenda voce di Beyonce, e oggi Ed Sheeran ci presenta un altro fantastico duetto sullo stesso brano con Andrea Bocelli:“Perfect Symphony” .  Il fratello di Ed, Matthew Sheeran – un compositore classico – ha composto la versione orchestrale e gli arrangiamenti. In seguito,  Ed e Matthew hanno avuto l’idea di chiedere a Bocelli di cantarla e sono andati a casa sua in Toscana a registrarla lo scorso ottobre.
 Perfect” è certificato Doppio Platino in Italia ed è al n° 1 della classifica dei brani più trasmessi in radio questa settimana,  nel mondo ha ottenuto 12 Dischi di Platino e 8 D’Oro, oltre 5 milioni di copie vendute, al n.1 della classifica globale di  Shazam  e ai vertici delle classifiche di vendita.  Il video ha oltre 294 milioni di visualizzazioni.
 “Perfect” è contenuta nell’ incredibile album di Ed Sheeran ‘÷’che ha fatto la storia delle classifiche internazionali per aver infranto tutti i record di vendite ( 10 milioni e mezzo di copie vendute). Con questo album, Ed Sheeran è l’artista più ascoltato del 2017 a livello globale e rimane al primo posto tra i più ascoltati su Spotify con 6 miliardi di streaming mensili.
 In Italia ha raggiunto la certificazione di Doppio Platino ed è stabile nella TOP 10 degli album più venduti da 40 settimane dall’uscita. All’interno dell’album anche il singolo “Shape of You” (Disco di Diamante); “Galway Girl” (3 Dischi di Platino); “Perfect” e “Castle of the hill” (Doppio Platino); “What Do I Know”, “How would you feel”, “Dive”, “Happier”(Oro).
Ed Sheeran ha ricevuto recentemente la prestigiosa onorificenza britannica dell’ MBE, Member Of British Empire, per i suoi servizi alla musica. Ad appuntare la medaglia al petto del cantante  è stato proprio il Principe del Galles, Carlo.
16 Dicembre 2017 Sanremo 2018, abbia inizio il Festival di Claudio Baglioni.

Sanremo 2018, abbia inizio il Festival di Claudio Baglioni.

Si accendono i riflettori su Sanremo 2018, ieri sera sono stati svelati i 20 big che parteciperanno all’edizione 2018 del Festival di Sanremo, la cui direzione artistica è stata affidata a Claudio Baglioni. Sono gli ex Pooh Roby Facchinetti e Riccardo Fogli con «Il segreto del tempo», Nina Zilli («Senza appartenere»), The Kolors «Frida», Diodato & Roy Paci («Adesso»), Mario Biondi («Rivederti»). Poi Luca Barbarossa con la romanesca «Passame er sale», Lo Stato Sociale («Una vita in vacanza»), Annalisa («Il mondo prima di te»), Giovanni Caccamo («Eterno»), Enzo Avitabile e Peppe Servillo («Il coraggio di ogni giorno»). Quindi il trio Ornella Vanoni, Bungaro e Pacifico («Imparare ad amarsi»), Renato Rubino («Custodire»), Noemi («Non smettere mai di cercarmi»), Ermal Meta e Fabrizio Moro («Non mi avete fatto niente»), Le Vibrazioni («Così sbagliato»), Ron («Almeno pensami»), Max Gazzè («La leggenda di Cristalda e Pizzomunno»), Decibel («Lettera dal duca»), Red Canzian («Ognuno ha il suo racconto») ed Elio e le Storie Tese («Arrivedorci»). Questi ultimi hanno da poco annunciato il loro scioglimento.

I nomi sono stati svelati la sera di venerdì su RaiUno nel corso della serata «Sarà Sanremo», in cui sono stati anche sei giovani per la gara delle nuove proposte: Giovani Mudimbi, Eva, Mirkoeilcane, Lorenzo Baglioni, Giulia Casieri e Ultimo. Da Area Sanremo arrivano Leonardo Monteiro e Alice Caioli.

16 Dicembre 2017 Mutande scordate sugli aerei

Mutande scordate sugli aerei

Smemorati di tutto il mondo, consolatevi! Sono sempre moltissime, infatti, le persone che dimenticano i propri oggetti personali all’interno degli aerei, presi dalla fretta di scendere all’arrivo.

Un sondaggio ha rilevato che ad una persona su tre è capitato di smarrire qualcosa in aereo, stilando così una stramba classifica di quali oggetti vengono dimenticati con maggiore frequenza.

In cima alla lista, come prevedibile, troviamo oggetti come libri, telefoni cellulari e giornali. Ma la cosa più strana è notare (più in basso in classifica) oggetti che mai avremmo pensato come mutande, dentiere e anelli nuziali. Che ci fanno delle mutande dimenticate in aereo? Noi qualche idea ce la siamo fatta…

Eccovi la top 10 completa:
Libri (18%)
Telefoni cellulari (9%)
Giornali / riviste (8%)
Vestiti (8%)
Occhiali da vista / da sole (8%)
Cuffie (6%)
Passaporto / carta di identità (5%)
Macchina fotografica (3%)
iPad (3%)
Cibo (3%)