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8 Gennaio 2018 Gennaio 1980: oggi in Italia usciva il singolo “Another Brick In The Wall (Part 2)” dei Pink Floyd.

Gennaio 1980: oggi in Italia usciva il singolo “Another Brick In The Wall (Part 2)” dei Pink Floyd.

Another Brick in the Wall è un brano musicale del gruppo musicale britannico Pink Floyd, suddiviso in tre parti e contenuto nell’undicesimo album in studio The Wall, pubblicato il 30 novembre 1979.

Le tre parti del brano, scritte dal bassista e cantante del gruppo Roger Waters, presentano tematiche e strutture simili tra loro, se non uguali. Ciascuna parte ha toni più forti e rabbiosi di quella che la precede, dalla tristezza della prima parte, al messaggio di protesta della seconda, fino alla rabbia ed alla disperazione della terza.

La seconda parte di Another Brick in the Wall è un brano di protesta contro la rigida istruzione in generale, e in particolare contro i collegi scolastici.

Il brano fu pubblicato come singolo nel 1979 e conquistò la cima delle classifiche nel Regno Unito per cinque settimane, negli Stati Uniti per quattro settimane, nella Germania Ovest, in Austria, Australia, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Irlanda, Israele, Nuova Zelanda, Norvegia, Portogallo, Sud Africa, Svezia e Svizzera, il secondo posto in Italia e Spagna ed il quarto nei Paesi Bassi. Per questo brano, inoltre, i Pink Floyd ricevettero una candidatura al Grammy Award per la migliore esecuzione di un duo o un gruppo rock, ma persero contro Against the Wind di Bob Seger. Inoltre il brano è classificato al 375 posto nella lista dei 500 migliori brani musicali secondo Rolling Stone.

Nel 1980 la canzone fu adottata come inno dagli studenti neri durante la rivolta di Elsie’s River, in Sudafrica, per protestare contro la propaganda razziale. Il 2 maggio dello stesso anno la canzone fu censurata in quello stato.

8 Gennaio 2018 Gennaio 1947: oggi nasceva il “duca bianco” David Bowie.

Gennaio 1947: oggi nasceva il “duca bianco” David Bowie.

Oggi sarebbe stato il 71esimo compleanno di David Robert Jones (8 Gennaio 1947 – 10 Gennaio 2016), meglio conosciuto come David Bowie.
Ha lasciato un grande vuoto in molti suoi fan,  personaggi come lui non muoiono mai, perché le sue canzoni, le sue opere sono sempre con noi.

David Bowie ha costituito una figura molto influente all’interno della musica pop e rock per circa cinque lustri: fu amato dalla maggior parte della critica musicale e dai suoi stessi colleghi musicisti per l’inventiva, la capacità di reinventarsi musicalmente e come icona. Bowie ha venduto circa 140 milioni di album in vita e figura tra gli artisti con il maggior numero di vendite (World’s best selling music artists). La passione per la musica portò Bowie ad imparare a suonare il sassofono quando era ancora giovanissimo.

Dopo aver partecipato alla formazione di varie band, raggiunse il successo da solista nei primi anni settanta, attraversando cinque decenni di musica rock e conquistandosi la fama di inventore del glam rock. La sua natura poliedrica e camaleontica lo portò a reinventare nel tempo il proprio stile e la propria immagine, creando numerosi alter ego come Ziggy Stardust, Aladdin Sane, Halloween Jack, The Thin White Duke e Nathan Adler.

Significative le collaborazioni con Tony Visconti e Brian Eno,altro reduce con i Roxy Music dal glam rock dei primi settanta, con i quali instaurò una proficua e profonda amicizia che durò svariati anni.

Pur non essendo le sue attività principali, Bowie si dedicò anche alla pittura e al cinema. Tra i vari film in cui recitò, vi sono L’uomo che cadde sulla Terra, Furyo, Miriam si sveglia a mezzanotte, Absolute Beginners, Labyrinth, Basquiat e The Prestige.

Firma di David Bowie

Nel 2008 fu inserito al 23º posto nella lista dei 100 migliori cantanti secondo Rolling Stone, che ha individuato tra i suoi migliori brani Life on Mars?, Space Oddity, Fame e “Heroes”. Nel 2007 fu indicato dalla rivista Forbes come il quarto cantante più ricco al mondo.

https://www.youtube.com/watch?v=Tgcc5V9Hu3g

6 Gennaio 2018 Adriano Celentano, buon compleanno

Adriano Celentano, buon compleanno

Auguri ad Adriano Celentano che oggi compie 80 anni.

Precursore del rock, famoso per le sue uscite che spesso hanno fatto scalpore, inventore del cosa è rock e cosa è lento, ha alle spalle una carriera divisa tra musica, cinema e TV.
In tutti e tre i casi ha avuto un grande successo.
Ne ha fatta di strada il ragazzo nato in via Gluck, nato a Milano, il 6 gennaio del 1938 attraversando tutte le epoche musicali.
Sapete da dove arriva il soprannome “Molleggiato”? gli venne affiliato perché imparò a muoversì in quel modo imitando un suo mito: Jerry Lewis.
L’illuminazione per la sua carriera, arrivò nel 1957, quando sua madre gli regalò il 45 giri di “Rock Around The Clock” di Bill Haley.
Folgorato da quel disco fece nascere i Rock Boys, poi prese parte (e lo vinse) a un concorso al Palazzo del Ghiaccio di Milano con “Ciao ti dirò”.
Il lancio definitivo arrivò grazie a “Il Tuo bacio è come un rock” nel 1959, poi nel 1961 (era militare e ci volle un permesso speciale delll’allora ministro della Difesa, Giulio Andreotti) partecipò al festival di Sanremo con “24mila baci”.
A Sanremo ci tornò poi nel 1970 e lo vinse con “Chi non lavora non fa l’amore”.
Per tutti da qualche anno è il “Predicatore”, uno che non ha peli sulla lingua.
Può piacere o no, ma in carriera ha venduto più di 200 milioni di copie dei suoi album, storico il successo del primo realizzato con Mina sul finire degli anni ’90 (MinaCelentano).

4 Gennaio 2018 Gennaio 1967: usciva l’album “The Doors” esordio discografico per Jim Morrison e la sua band

Gennaio 1967: usciva l’album “The Doors” esordio discografico per Jim Morrison e la sua band

The Doors è il disco di debutto dei The Doors, registrato ai Sunset Sound Studio nell’agosto 1966, fu pubblicato il 4 gennaio 1967 dalla Elektra Records. La rivista Rolling Stone l’ha inserito al 42º posto della sua lista dei 500 migliori album.

L’album contiene due brani leggendari: Light My Fire e The End. Alabama Song fu originariamente scritta e composta da Bertolt Brecht e Kurt Weill per la loro opera Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny (Ascesa e caduta della città di Mahagonny), mentre Back Door Man è un brano di Willie Dixon interpretato in precedenza da Howlin’ Wolf.
Anticipato dal singolo Break on Through (To the Other Side) e successivamente dalla pubblicazione del singolo Light My Fireche raggiunse la posizione numero 1, l’album riscosse un enorme successo piazzandosi alla posizione numero 2 nelle classifiche del tempo aggiudicandosi il disco d’oro e quello di platino.

 

4 Gennaio 2018 Tre anni senza Pino Daniele

Tre anni senza Pino Daniele

A tre anni dalla morte di Pino Daniele, scomparso nella notte tra il 4 e il 5 gennaio 2015, in tanti da tutta l’Italia, si stanno recando in visita alla cappella del cimitero di Magliano in Toscana (Grosseto), in Maremma, dove sono custodite le ceneri del musicista napoletano che abitava lì da circa 10 anni. Alla cappella sono stati lasciati fiori, biglietti e lumini.

Ma non solo Napoli ricorderà il suonautore verace: domani al teatro comunale di Cantù, avete letto bene, Cantù, appuntamento con il «Progetto Six – Omaggio a Pino Daniele», affidato a Emanuele Ammendola, Lara Molteni, Luca Endelli, Andrea Varolo, Alessandro Arban e Paolo Ghirimoldi. A una delle tante tribute band di Daniele, gli Almanera, è affidato invece «I say i’ sto cca’», in programma stasera alle 21 al teatro padre Turoldo a Taranto, con Marina Lupo voce narrante e la regia di Federico Passariello. Domani, invece, al Summarte di Somma Vesuviana, un’altra cover band, i Lazzari Felici, riproporranno integralmente i brani e gli arrangiamenti del doppio live «Sciò».

Poi, per tributi più consistenti, bisognerà aspettare il 19 marzo e il 7 giugno. Nella prima data, giorno del sessantatreesimo compleanno/onomastico dell’Uomo in blues, Nello Daniele conferma l’appuntamento con il memorial «Je sto vicino a te», sempre al Palapartenope, sempre con inviti gratuiti distribuiti on line dal Comune, sempre con un mucchio selvaggio di artisti napoletani a rileggere un canzoniere prezioso: «La lista di mucisti che hanno partecipato alle prime tre edizioni ormai è lunghissima», ricorda il fratello di Pino, «a memoria cito Peppe Barra, Dodi Battaglia, Nino Buonocore, Nino D’Angelo, Sal Da Vinci, i 99Posse, Deborah Iurato, Mel Collins, Tony Esposito, i Neri per Caso, Enzo Avitabile, Francesco Baccini, Eugenio Bennato, Teresa De Sio, Pietra Montecorvino… E l’elenco continuerebbe ancora a lungo». Anticipazioni sulla prossima edizione? «È presto, stiamo lavorando al cast, ma di sicuro ci sarà un omaggio a Rino Zurzolo: nel 2016 era con noi, il suono del suo contrabbasso e del suo basso riecheggeranno di nuovo nella notte del Palapartenope».

2 Gennaio 2018 L’1 gennaio ci lasciavano due grandi artisti: Giorgio Gaber e Ivan Graziani

L’1 gennaio ci lasciavano due grandi artisti: Giorgio Gaber e Ivan Graziani

Il 1° Gennaio del 1997, moriva Ivan Graziani (nato il 6 ottobre 1945 a Teramo).
Un personaggio che andrebbe rivalutato e che ha saputo regalarci molte canzoni stupende.
Non solo quelle che sono diventate i suoi cavalli di battaglia come “Firenze (Canzone Triste)”, “Lugano Addio”, “Pigro” e “Agnese”, ma perle del calibro di “Fuoco sulla Collina”.

Altro grande personaggio ci lasciava 15 anni fa,Giorgio Gaber, nome d’arte di Giorgio Gaberščik (Milano, 25 gennaio 1939 – Montemagno di Camaiore, 1º gennaio 2003), è stato un cantautore, commediografo, regista teatrale e attore teatrale e cinematografico italiano tra i più influenti dello spettacolo e della musica italiana del secondo dopoguerra

Affettuosamente chiamato “Il Signor G” dai suoi estimatori, è stato anche un chitarrista di valore, tra i primi interpreti del rock and roll italiano (tra il 1958 e il 1960). Molto apprezzate sono state anche le sue performance come autore ed attore teatrale; è stato iniziatore, assieme al suo collaboratore Sandro Luporini, del “genere” del teatro canzone. È uno tra gli artisti con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con due Targhe ed un Premio Tenco.

2 Gennaio 2018 Sventato un traffico di piccioni pusher

Sventato un traffico di piccioni pusher

In Costa Rica è stato fermato un piccione che trasportava droga verso un carcere.

Se nell’antichità si utilizzavano i piccioni come portatori di messaggi importanti da un luogo ad un altro, oggi anche questi simpatici animali trovano un ruolo, come mezzo economico e discreto, nel traffico di droga.

La strana storia è avvenuta in Costa Rica, la notte tra il 30 e il 31 dicembre, dove un piccione è stato catturato ed individuato dalle autorità nei pressi del carcere Reforma, a San Rafael de Alajuela.

L’uccello portava a seguito un borsellino nero contenente 14 grammi di cocaina e 14 di cannabis. Lo scopo dei narcotrafficanti era far arrivare la droga all’interno del carcere, ad uno dei detenuti.

In realtà l’uso dei piccioni per il trasporto di droga non è niente di nuovo, in passato sono stati utilizzati anche cani e gatti come inconsapevoli corrieri. Dopo essere stato scoperto, il piccione è stato liberato dal borsellino che portava addosso ed è stato portato in uno zoo, rinchiuso dietro le sbarre di una gabbia.