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5 Aprile 2018 Ingoia una forchetta per scommessa

Ingoia una forchetta per scommessa

Un rumeno di 25 anni si è presentato all’ospedale dicendo di avvertire un intenso dolore nel ventre.

Radu Calincescu è un ragazzo di 25 anni che vive nella città di Bacau in Romania che ha fatto una scelta davvero molto discutibile. Ha ingoiato una forchetta dopo aver fatto una scommessa con i suoi amici. “Volevo dimostrare di essere un vero duro, ma oggi ho capito di aver fatto una stupidaggine”- ha dichiarato Radu al Daily Mail.

 Il giovane si è recato in ospedale perchè aveva dei forti dolori allo stomaco e i medici gli hanno immediatamente fatto un ecografia dove hanno notato un oggetto strano all’interno del suo corpo che poteva, a lungo andare, compromettere il funzionamento dei suoi organi vitali. La decisione da parte dell’equipe medica è stata quella di aspettare che la forchetta possa fare il suo corso naturale, altrimenti il ragazzo dovrà essere operato.

 

 

 

5 Aprile 2018 Università di veterinaria assume due cani per valutare ammissioni degli studenti

Università di veterinaria assume due cani per valutare ammissioni degli studenti

Una università di veterinaria scozzese ha assunto a tempo pieno due cani per valutare le ammissioni degli studenti ai suoi corsi.

La Ediburgh Napier University ha deciso di valutare come i potenziali studenti entrino in contatto con gli animali per le eventuali ammissioni ai corsi da decidere durante i colloqui iniziali.

Il rapporto che i potenziali studenti intratterranno con gli animali durante il colloquio servirà a valutare anche quanto i ragazzi li trattino bene e il tipo di rapporto che gli studenti stessi possono intrattenere con loro.

I cani sono una labrador nero, di nome Ellie, e un terrier, di nome Holly. Secondo la docente Mary Fraser, se durante la fase iniziale gli studenti non avranno un buon approccio con i due cani, sarà molto difficile che possano andare d’accordo con animali molto meno amichevoli quali un cane ringhioso di 60 chili, nel caso superino i corsi e comincino i tirocini.

5 Aprile 2018 Cucciolo di canguro scambiato su Facebook per brontosauro clonato

Cucciolo di canguro scambiato su Facebook per brontosauro clonato

Negli ultimi giorni si era diffusa a macchia d’olio su Facebook e su Twitter la foto  di un piccolo cucciolo di canguro. Nella confusione tipica di fenomeni di Internet, il cucciolo sarebbe diventato un piccolo dinosauro clonato in un laboratorio dell’Università di Liverpool.

La bufala è scoppiata quando la foto è stata accompagnata da un breve articolo nel quale si descriveva il cucciolo come un piccolo di apatosauro, noto anche come brontosauro, che sarebbe stato incubato in una cella nei pressi dell’Università di medicina veterinaria. Il DNA dal quale sarebbe stato clonato il piccolo di dinosauro sarebbe stato raccolto da resti di fossili di dinosauro del museo di scienze naturali. Il DNA sarebbe stato poi iniettato nell’ovulo fertile di uno struzzo.
L’articolo è stato poi pubblicato su News-Hound.org, non nuovo a fake del genere.
Con la diffusione della falsa notizia, tramite varie indagini si è arrivato a sapere che l’animale nella foto ritraeva il cucciolo di un canguro ed era stata scattata da una comunità animalista australiana nel tentativo di sensibilizzare il pubblico. La bufala sarebbe stata smontata dal sito Snopes.com.

5 Aprile 2018 40 anni di Goldrake

40 anni di Goldrake

Il 4 aprile del 1978 arrivava su Rai 2 Goldrake, il cartone giapponese che avrebbe cambiato per sempre la cultura pop italiana

Il 4 aprile 1978 è stato un giorno fondamentale per la televisione italiana, alle 18:45 su Rai 2 veniva trasmessa per la prima volta una puntata di Goldrake, opera di Go Nagai preceduta da una spiegazione di Maria Giovanna Elmi che cercava di contestualizzare il cartone animato.

Inizialmente in Italia il cartone animato si è chiamato Atlas Ufo Robot a causa di un madornale errore di traduzione. Visto che la serie fu acquistata non direttamente dal Giappone, ma dai network francesi, il suo nome sulla guida tv transalpina era Atlas Ufo Robot, solo che Atlas era il nome della guida stessa.

Dopo l’arrivo in Italia di Goldrake, Grendizer in originale, la televisione italiana non fu più la stessa. Tutte le concezioni che avevamo sui cartoni animati, sull’animazione giapponese e sulla divisione manichea tra cultura alta e cultura bassa, tra intrattenimento per bambini e quelle per adulti, furono spazzate via con un colpo di alabarda spaziale. Sono stati scritti un sacco di libri, soprattutto in Italia, sulla sua importanza, pagine e pagine di cultura pop che mostrano gli effetti e il cammino di avvicinamento a questo tsunami cognitivo.

 

5 Aprile 2018 24 anni dall’addio a Kurt Cobain

24 anni dall’addio a Kurt Cobain

Era il giorno 8 aprile 1994 quando la radio locale di Seattle trasmise le prime, agghiaccianti indiscrezioni circa la tragica fine di uno dei padri del grunge: “Il cantante dei Nirvana, Kurt Cobain, si è ucciso con un colpo di arma da fuoco nella sua abitazione“, così gracchiò la voce dell’annunciatrice. Una notizia che gettò nella disperazione un’intera schiera di fan, un numero imprecisato di ragazzi che si riconoscevano nei testi amari e privi di speranza del sensibile Kurt.

Kurt Donald Cobain (Aberdeen, 20 febbraio 1967 – Seattle, 5 aprile 1994) è stato un cantautore e chitarrista statunitense, frontmandel gruppo musicale grunge Nirvana.

I Nirvana, formati da Cobain nel 1987 con Krist Novoselic, divennero in due anni uno dei gruppi cardine della scena alternative rockstatunitense. Dal 1991, con l’uscita del singolo Smells Like Teen Spirit, ritenuto dai media musicali l’«inno di una generazione», Cobain fu considerato, come anni prima Bob Dylan, «portavoce» di una generazione, nel suo caso la generazione X, sebbene l’artista non gradisse tale appellativo.

Negli ultimi anni della sua vita Cobain lottò contro la dipendenza dall’eroina e le pressioni dei media su di lui e sulla moglie Courtney Love, da cui aveva avuto una figlia di nome Frances Bean.

Cobain è diventato un’icona fra i giovani della sua generazione e della successiva, a tal punto da influenzare tuttora sia la musica sia la cultura giovanile.

Secondo la rivista Rolling Stone Cobain è stato il miglior artista degli anni novanta nonostante la sua breve vita.

È stato inoltre inserito al 45º posto nella lista dei 100 migliori cantanti secondo Rolling Stone e al 73º posto della lista dei 100 migliori chitarristi secondo Rolling Stone.

Insieme agli altri membri dei Nirvana, Krist Novoselic e Dave Grohl, Cobain è stato ammesso alla Rock and Roll Hall of Fame nel 2014, il primo anno in cui erano eleggibili.

1 Aprile 2018 Pasqua e Pasquetta: storia e tradizioni in Sicilia

Pasqua e Pasquetta: storia e tradizioni in Sicilia

La festività della Pasqua è la principale e più importante ricorrenza del cristianesimo, perchè celebra la risurrezione di Gesù che, secondo le Scritture, è avvenuta nel terzo giorno successivo alla sua morte in croce. La data della Pasqua varia di anno in anno secondo i cicli lunari, e determina anche la cadenza di altre celebrazioni e tempi liturgici, come la Quaresima e la Pentecoste.

Il nome “Pasqua” deriva dal latino pascha e dall’ebraico pesah. Ossia l’aiuto ai poveri, la solidarietà, la fraternità e l’amore per gli altri, tanto da sacrificare la propria vita per questi ideali.
Il Nuovo Testamento narra che Gesù fu crocifisso alla vigilia della Pasqua ebraica. I cristiani di origine pagana celebravano la Pasqua ogni domenica. Nacquero così gravi controversie all’interno del mondo cristiano, che si risolsero nel 325 con il concilio di Nicea in cui si stabilì definitivamente che la Pasqua doveva essere celebrata da tutta la cristianità la prima domenica dopo la luna piena seguente l’equinozio di primavera. Inoltre nel 525 si stabilì che la data doveva trovarsi fra il 22 marzo e il 25 aprile.
La Pasqua cristiana, come viene festeggiata in Italia, è preceduta da un periodo di penitenza: si tratta della Quaresima, che dura 40 giorni e va dal mercoledì delle Ceneri al Sabato Santo, cioè il sabato prima di Pasqua. Durante la Settimana Santa nei paesi cattolici si svolgono diversi riti che rievocano la Passione di Cristo: si benedicono le case, si consuma l’agnello pasquale, si distribuiscono uova e dolci a forma di colomba.
Un rito molto diffuso in Spagna e in diverse città italiane è quello della “Processione del Cristo Morto”, che si svolge di solito il Venerdì Santo. In molti paesi si effettuano due processioni in contemporanea: una con il Cristo morto, l’altra con la Vergine Addolorata. Le processioni partono da due chiese diverse e si incontrano in un luogo preciso, in cui avviene ciò che viene chiamato “l’affrontata”, ossia l’incontro di Maria con il figlio defunto.

Subito dopo Pasqua si celebra la “Pasquetta”. Con il termine Pasquetta si indica, popolarmente, il primo lunedì dopo la domenica di Pasqua (propriamente chiamato: Lunedì dell’Angelo). Con questa festa si vuole ricordare l’apparizione di Gesù risorto ai due discepoli in cammino verso il villaggio di Emmaus, a pochi chilometri da Gerusalemme. E’ consuetudine tra i cristiani, proprio per ricordare il viaggio dei due discepoli, di trascorrere questa giornata con una passeggiata “fuori le mura”: una “scampagnata” fuori città. Dal venerdì santo fino alla domenica di Pasqua, le campane delle chiese italiane non suonano, in segno di dolore per il Cristo crocifisso. Anche in Francia esiste questa usanza e ai bambini si dice che le campane sono votate a Roma. La domenica mattina, mentre i bambini guardano in cielo per scoprire se riescono a vedere le campane che ritornano, i genitori nascondono in casa uova di cioccolato. In Sicilia, si è soliti trascorrere il giorno di Pasquetta organizzando scampagnate e gite fuori porta. Complice il bel tempo e il clima che inizia a diventare più caldo, ci si riunisce presso i “villini” o ci si reca in località marine alle porte della città. E’ praticamente un rito! Si cucina carne alla brace, sulla classica carbonella, come le tanto amate “stigghiole” e si trascorre la giornata all’aperto.

 La Pasqua è la ricorrenza che fin dai tempi più antichi e più di ogni altra, ha suscitato in tutto il territorio dell’isola, una intensa partecipazione popolare. Nel corso della Settimana Santa è un susseguirsi di rappresentazioni e processioni che hanno come intento quello della rievocazione e commemorazione della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù Cristo. I cortei che si snodano per le vie delle città sono formati dalle confraternite delle arti e dei mestieri nei loro caratteristici antichi costumi, seguite dal clero con i paramenti quaresimali, nonché da simulacri di Gesù morto, della Madre sua in dolore e dagli altri personaggi che contornano la Passione di Cristo. Ma più spesso queste rappresentazioni sono impersonate dai fedeli che raffigurano con grande pathos i tristi momenti del Calvario di Gesù.
La presenza attiva della gente è sentita a tal punto che, anche a livello emotivo, i sentimenti del dolore per la Morte prima e poi della gioia per la Resurrezione del Redentore, appaiono autentici per la teatralità che assumono nei vari passaggi del ciclo pasquale. Forte è la simbologia che connota e caratterizza la Settimana Santa sia a livello decorativo degli scenari per la presenza di elementi ormai rituali quali il grano, il pane, il colore viola dei paramenti, i fiori ed altro sia anche a livello metaforico in quanto si vuole che la Pasqua, che cade sempre in Primavera, rappresenti il risveglio della Natura dopo il letargo invernale, e quindi la rinascita della Vita ed il trionfo del Bene sul Male.
Il Mistero Pasquale viene rievocato anche nei più piccoli centri di tutta la Sicilia per la voglia di non mancare alle tradizioni ma soprattutto per dare espressione ai propri, autentici sentimenti religiosi. Ma in alcune località le celebrazioni assumono una spettacolarità particolare tale da creare un’atmosfera di lutto e di dolore da cui è impossibile sottrarsi.

Le principali celebrazioni Pasquali.
Si comincia con la Domenica delle Palme. Ci sono paesi nei quali questo momento viene ricordato con una grande processione di confraternite, con gli stendardi e le tradizionali casacche con le effigi dei Santi Protettori che accompagnano un Gesù giovinetto che fa il suo ingresso a Gerusalemme. Grandi foglie di palma intrecciati ad arte e rami di ulivo sono segni di un clima festoso. La tradizione vuole che per la Domenica delle Palme si sfoggi un abito nuovo. La festa dura poco, l’indomani non è più possibile divertirsi e, dopo la morte di Gesù, bisognerà osservare un digiuno di almeno tre giorni.

LA SETTIMANA SANTA. Nel corso della settimana si svolgono sia le processioni, dove la liturgia popolare raggiunge il suo culmine recuperando anche preziosi tratti figurativi connessi a una cerimonialità agraria, sia le Sacre Rappresentazioni. Queste ultime presentano, con una serie di parti recitate, una sorta di rievocazione storica del Sacro Evento. Vengono rappresentati, di volta in volta e da caso a caso: l’Ultima Cena, la Lavanda dei Piedi, il Trasferimento simbolico all’Orto del Getsemani, il tradimento di Giuda con la cattura di Gesù e il trasferimento al Sinedrio, il processo, il Calvario, l’agonia e la morte di Gesù, la Deposizione, la Sepoltura.
IL GIOVEDI’ SANTO. Il Giovedì Santo è la serata dedicata alla “celebrazione eucaristica” con la visita ai Sepolcri che vengono realizzati in ogni parrocchia e, una volta, erano momenti di involontario campanilismo per il miglior allestimento artistico. Il momento ricorda la ricorrenza dell’Ultima Cena. Adorno di ceri, fiori e splendidi vasi con pianticelle di frumento germinate al buio, il Sepolcro racchiude il Corpo di Cristo e, nella parrocchia, si veglierà in preghiera fino al mattino successivo. Il giro dei Sepolcri è considerato una, sia pur eccezionale, visita di lutto. Addirittura a Favara si usa, il Sabato Santo, fare fare alla Madonna una visita di condoglianze. La tradizione impone il numero dei sepolcri da visitare: i fedeli dovranno recarsi in parocchie differenti o nella stessa per più di tre volte e, comunque, per un numero di volte dispari.
IL VENERDI’ SANTO. Il Venerdì Santo è il giorno di lutto assoluto. Molti anni fa anche le sale cinematografiche interrompevano le loro proiezioni quando la città si apprestavano a vivere questo intenso momento emotivo.
IL SABATO SANTO. Il Sabato Santo a mezzanotte si compie la Svelata del Cristo consistente nella caduta di un enorme telo che copre l’altare maggiore e conseguentemente la comparsa del simulacro del Cristo Risorto: nello stesso istante si sciolgono le campane che annunciano al popolo la Resurrezione: momento di grande gioia che ha il suo culmine la Domenica di Pasqua.
LA DOMENICA DI PASQUA. Sono molti i detti popolari che si riferiscono alle festività pasquali e alla gioia della Domenica di Resurrezione: “Mmiati l’occhi chi vittiru Pasqua”, “Beati coloro che sono arrivati vivi e felicemente, alla nuova Pasqua”; o ancora “Essiri cuntentu comu na Pasqua” o, al contrario “Fici na mala Pasqua”. Molto diffuso, la Domenica, è l’incontro tra la Madonna e il Figlio Risorto, una singolare processione che si svolge in molte città.

I simboli della pasqua. Il coniglietto pasquale. Tra i diversi richiami pasquali che fanno bella mostra di sé nelle vetrine dei negozi compare anche un simpatico coniglietto che porta delle uova. La sua presenza non è casuale ma si richiama alla lepre che sin dai primi tempi del cristianesimo era presa a simbolo di Cristo.
Inoltre, la lepre, con la caratteristica del suo manto che cambia colore secondo la stagione, venne indicata da sant’Ambrogio come simbolo della risurrezione.

La tradizione delle uova di Pasqua. Apparentemente la tradizione dell’uovo pasquale sembra non avere niente a che fare con la tradizione cristiana della Pasqua, ma questa – come vedremo – è una convinzione errata.
Fin dagli albori della storia umana l’uovo è considerato la rappresentazione della vita e della rigenerazione. Questo lo possiamo vedere dall’uso simbolo che molte culture antiche facevano di esso. I primi ad usare l’uovo come oggetto benaugurante sono stati i Persiani che festeggiavano l’arrivo della primavera con lo scambio di uova di gallina. Anche nella antica Roma erano, esistevano tradizioni legate al simbolo delle uova. I Romani erano soliti sotterrare nei campi un uovo dipinto di rosso, simbolo di fecondità e quindi propizio per il raccolto. Ed è proprio con il significato di vita che l’uovo entrò a far parte della tradizione cristiana, richiamando alla vita eterna. Nella cultura cristiana questa usanza risale al 1176, quando il capo dell’Abbazia di St. Germain-des-Près donò a re Luigi VII, appena rientrato a Parigi dalla II crociata, prodotti delle sue terre, incluse uova in gran quantità. L’uso di regalare uova è collegato al fatto che la Pasqua è festa della primavera, dunque anche della fecondità e del rifiorire della natura. L’uovo è appunto simbolo della vita che si rinnova ed auspicio di fecondità.

Tipica della Pasquetta è «A ‘ntinna» ovvero il gioco dell’albero della cuccagna, nel quale i giovani andavano alla conquista di prodotti tipici, sfidandosi nell’abilità ad arrampicarsi sull’albero ricoperto di grasso.

30 Marzo 2018 Spende 15.000 dollari in chirurgia plastica per migliorare nei selfie

Spende 15.000 dollari in chirurgia plastica per migliorare nei selfie

La trentottenne Triana Lavey di Los Angeles ha dichiarato su Internet che recentemente si è sottoposta ad alcune operazioni di chirurgia facciale per migliorare le sue pose durante i selfie che posta su Internet. La spesa totale si aggirerebbe intorno ai 15.000 dollari.

Le operazioni le hanno portato alcuni cambiamenti al naso, al mento e all’impianto facciale tramite innesti di grassi appositamente prelevati dall’altra parte corporee come i glutei.

La donna, che lavora come talent manager per un’agenzia di Los Angeles, aveva particolarmente sofferto in passato per il suo “mento debole” che segnava ogni suo selfie in maniera indelebile.
La donna si è giustificata dicendo: “La vostra presenza sui social è importante tanto quanto la vostra presenza nella vita reale”. Il tutto alla ricerca del selfie perfetto.

Oltre alle operazioni alle quali si è recentemente sottoposta, Triana effettua regolari innesti di Botox sul viso. Quest’ultimo è ritenuto dalla donna una delle necessità di cui non può fare a meno e la considera una sorta di bolletta della luce o dell’affitto a cui deve regolarmente sottostare.

30 Marzo 2018 La donna che beve 16 litri di Coca-Cola al giorno

La donna che beve 16 litri di Coca-Cola al giorno

Jakki Ballan ha sviluppato una vera ossessione per la Coca-Cola fin dalla sua adolescenza fino ad arrivare a berne 10 litri al giorno (ma ha scelto la versione Diet che contiene meno calorie…)

Si è calcolato che negli ultimi trent’anni abbia speso più di 150.000 sterline solo in Coca-Cola. La donna ha affermato in un’intervista che negli ultimi tempi ha cominciato a soffrire di forti mal di testa e addirittura di allucinazioni.

“In un primo momento non sapevo cosa stesse succedendo“, ha riferito la donna parlando delle sue presunte allucinazioni, “ho visto cose che non c’erano e poi mi sono dovuta a sedere per calmarmi”. Inoltre, ingerendo tutta la caffeina che è insita nella Coca-Cola, la donna ha anche problemi ad addormentarsi la sera. In questo modo, rimanendo sveglia, beve ancora più coca-cola in un processo a catena micidiale.
Il problema relativo alla dipendenza da coca-cola ha iniziato a tormentarla quando aveva 14 anni e, nonostante tutto il tempo che è passato, i medici non sono ancora riusciti a trovare un metodo che possa aiutarla realmente.

30 Marzo 2018 Celine Dion, buon compleanno

Celine Dion, buon compleanno

Auguri a Celine Dion che oggi compie 50 anni

Céline Marie Claudette Dion (Charlemagne, 30 marzo 1968) è una cantante e imprenditrice canadese, occasionalmente anche attrice.

Nata in una grande famiglia di Charlemagne, in Quebec, la Dion emerge come cantante, in età adolescenziale, nel panorama francofono, dopo che il suo manager e futuro marito René Angélil ipotecò la sua casa per finanziare il suo primo disco. Céline Dion ottenne i sui primi riconoscimenti internazionali negli anni ‘80 vincendo al Yamaha World Popular Song Festival del 1982 e all’Eurovision Song Contest del 1988 dove rappresentò la Svizzera. In seguito alla pubblicazione di diversi album francesi, firmò per la Epic Records negli Stati Uniti e nel 1990 pubblicò il suo album di debutto in lingua inglese, Unison, affermandosi come artista pop praticabile in Nord America e nel resto del mondo.

Durante gli anni ’90, con l’aiuto di Angélil, raggiunse la fama mondiale dopo aver pubblicato diversi album in lingua inglese insieme ad altri album francesi. I suoi album, Falling Into You (1996) e Let’s Talk About Love (1997), sono stati entrambi certificati dischi di diamante negli Stati Uniti, mentre D’eux (1995) è diventato l’album in lingua francese più venduto di tutti i tempi. La Dion ha anche segnato una serie di successi internazionali posizionati al numero uno delle classifiche mondiali, come The Power Of Love, Think Twice, Because You Loved Me, It’s All Coming back To Me Now, My Heart Will Go On, e I’m Your Angel. Tuttavia, nel 1999, al culmine del suo successo, la Dion annunciò una pausa dalle scene per avviare una gravidanza e trascorrere del tempo con suo marito a cui era stato diagnosticato un cancro. È tornata ai vertici del successo nel 2002, pubblicando l’album A New Day Has Come e firmando un contratto per esibirsi ogni sera al Colosseum del Caesars Palace di Las Vegas,nello spettacolo teatrale A New Day … (2003-07), uno dei tanti successi live della cantante ed il primo grande successo che fece diventare il teatro la residenza per concerti di maggior successo di tutti i tempi, incassando 385 milioni di dollari.

La musica di Céline Dion è stata influenzata da generi che spaziano dal rock all’R & B, dal gospel alla musica classica. Le sue canzoni sono principalmente in lingua francese e inglese, anche se canta in spagnolo, italiano, napoletano, tedesco, latino, giapponese e cinese mandarino. Mentre le sue pubblicazioni hanno spesso ricevuto una ricezione critica mista, lei è considerata una delle voci più influenti della musica pop mondiale e ha vinto cinque Grammy Awards, tra cui uno nella categoria Album dell’anno e uno nella categoria Registrazione dell’anno; in più è la seconda artista femminile più venduta negli Stati Uniti durante l’era Nielsen SoundScan. Nel 2003 è stata premiata dalla Federazione Internazionale dell’Industria Fonografica (IFPI) per aver venduto oltre 50 milioni di album in Europa e nel 2016, durante la cerimonia dei Billboards Music Awards, è stata premiata con il prestigioso Icon Award, rimanendo l’artista canadese più venduta di tutti i tempi grazie alla vendita record di oltre 200 milioni di copie in tutto il mondo.