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10 Novembre 2017 Cosmetici a base di pipì di mucca

Cosmetici a base di pipì di mucca

In India è stata lanciata una linea di cosmetici realizzati con cacca e pipì di mucca.

Una nuova linea di prodotti cosmetici è destinata a rivoluzionare il mercato, si tratta infatti di prodotti biologici che contengono due ingredienti davvero insoliti: urina e cacca di mucca.

A lanciarli la Visha Hindu Parishad, un’organizzazione filo-religiosa indiana, basandosi sulla millenaria tradizione della medicina ayurvedica, che da sempre utilizza urina e cacca di mucca come ingredienti tradizionali.

 Questi cosmetici sono stati creati con lo scopo di riavvicinare alla tradizione le persone, che ormai avevano abbandonato questi ingredienti per utilizzare cure con basi scientifiche. La linea comprende un sapone, una crema per il viso, una pomata per i brufoli e persino un lassativo.

I prodotti di bellezza non sono gli unici prodotti insoliti ottenuti con cacca e pipì di mucca, qualche anno fa in India era stata lanciata una bevanda a base di urina di mucca che è stata commercializzata con discreto successo.

10 Novembre 2017 Niente sesso siamo atlete

Niente sesso siamo atlete

Le ragazze che fanno sport sono più caste e morigerate.

Le ragazze che fanno sport hanno la tendenza a restare vergini più a lungo e ad avere rapporti sessuali meno frequenti, a cambiare partner meno spesso e fare un uso maggiore dei contraccettivi rispetto a giovani donne chi non praticano alcuna disciplina sportiva.
È quanto risulta da una ricerca condotta negli Stati Uniti sul comportamento di quasi mille studentesse americane tra i 14 e i 18 anni. “Possiamo considerare che esista uno stretto legame tra fare sport ed evitare delle gravidanze non desiderate – spiega Kathleen Miller della New York State University e una delle principali fautrici della ricerca. Lo sport permettere alle ragazze di sentirsi importanti, attraenti e popolari senza la necessità di fare sesso con questo o quel ragazzo. Darebbe loro un’alternativa per la propria autostima, nel valorizzare sé stesse. Si riconoscono come donne e atlete, e non solo come oggetti sessuali.”

Per gli uomini è diverso. Lo stesso non può essere detto per i maschietti che, al contrario, praticando sport attivamente aumentano la possibilità di avere rapporti sessuali e di averne più spesso di chi “sta a guardare”.
I risultati della ricerca hanno mostrato che il 54 per cento delle ragazze che praticano sport hanno ammesso di essere ancora vergini, contro il 41 per cento di chi non lo pratica. La ricerca è stata sviluppata con l’intenzione di far comprendere ai giovani la necessità di avere comportamenti sessuali responsabili, che, oltre all’abuso di alcool e droga rientra tra i maggiori rischi a cui vanno in contro gli studenti.

10 Novembre 2017 Ennio Morricone, buon compleanno

Ennio Morricone, buon compleanno

Auguri ad Ennio Morricone che oggi compie 89 anni.

Ennio Morricone (Roma, 10 novembre 1928) è un compositore, musicista e direttore d’orchestra italiano. Con una formazione da trombettista, ha scritto le musiche per più di 500 film e serie TV, oltre che opere di musica contemporanea. La sua carriera include un’ampia gamma di generi compositivi, che fanno di lui uno dei più versatili, prolifici e influenti compositori di colonne sonore di tutti i tempi. Le musiche di Morricone sono state usate in più di 60 film vincitori di premi. Come giovane arrangiatore della RCA, contribuì anche a formare il sound degli anni Sessanta italiani, confezionando brani come Sapore di sale, Se telefonando, e i successi di Edoardo Vianello.

Dal 1946 ad oggi ha composto più di 100 brani classici, ma ciò che ha dato la fama mondiale a Morricone come compositore, sono state le musiche prodotte per il genere del western all’italiana, che lo portarono a collaborare con registi come Sergio Leone, Duccio Tessari e Sergio Corbucci, con titoli come la Trilogia del dollaro, Una pistola per Ringo, La resa dei conti, C’era una volta il West, Il grande silenzio, Il mercenario, Giù la testa, Il mio nome è Nessuno.

Dagli anni settanta Morricone diventa un nome di rilievo anche nel cinema hollywoodiano, componendo musiche per registi americani come John Carpenter, Brian De Palma, Barry Levinson, Mike Nichols, Oliver Stone e Quentin Tarantino. Morricone scrisse le musiche per numerose pellicole premiate all’Academy Award come I giorni del cielo, Mission, The Untouchables – Gli intoccabili, Nuovo Cinema Paradiso, C’era una volta in America.

Nel 2007 Morricone ha ricevuto il premio Oscar onorario alla carriera “per i suoi contributi magnificenti e sfaccettati all’arte della musica da film” dopo essere stato nominato per 5 volte tra il 1979 e il 2001 senza aver raggiunto il traguardo.

Il 26 febbraio 2016, gli è stata attribuita la stella numero 2574 nella celebre Hollywood Walk of Fame.

Il 28 febbraio 2016, ottiene il suo secondo Oscar per le partiture del film di Quentin Tarantino, The Hateful Eight, per la quale si è aggiudicato anche il Golden Globe.

Nel 2016, in collaborazione con Alessandro De Rosa, è stata pubblicata l’Autobiografia “Inseguendo quel suono”.

Morricone ha vinto anche tre Grammy Awards, quattro Golden Globes, sei BAFTA, dieci David di Donatello, undici Nastri d’Argento, due European Film Awards, un Leone d’Oro alla carriera e un Polar Music Prize.

Ennio Morricone è Accademico Effettivo dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e socio dell’associazione Nuova Consonanza impegnata in Italia nella diffusione e produzione di musica contemporanea.

Morricone ha venduto più di 70 milioni di dischi.

9 Novembre 2017 Dipinge i suoi quadri usando la spazzatura

Dipinge i suoi quadri usando la spazzatura

Un artista sudafricano realizza i suoi dipinti solamente con la plastica usata. Ecco come.

Gli artisti moderni hanno inventato svariate e originali tecniche per esprimere la propria creatività e arte, a volte in modo davvero unico.

Il sudafricano Mbongeni Buthelezi non è stato da meno e ha scelto di usare come colori per i propri dipinti i rifiuti di plastica. L’uomo, infatti, raccoglie la plastica usata, la fonde e la usa nelle sue tele.

Secondo l’artista usare la spazzatura non è altro che una metafora della vita: rappresenta la capacità di prendere gli scarti e trasformarli in qualcosa di nuovo. Non a caso i soggetti delle sue opere rappresentano spesso il tema delle questioni sociali e ambientali.

Buthelezi ha iniziato ad usare la plastica diversi anni fa quando, in occasione di un workshopcon un artista svizzero, ha notato come lo stesso utilizzasse la plastica nelle sue opere, ma solamente come sfondo. Quindi ha deciso di differenziarsi, iniziando ad usarla in tutti i suoi dipinti.

9 Novembre 2017 Jovanotti: a Mezzonotte in punto è in onda con “Oh, vita”!

Jovanotti: a Mezzonotte in punto è in onda con “Oh, vita”!

oh,vita!Oh, vita!, a tre anni dall’uscita di “Sabato” (16 dicembre 2014), escono il 10 novembre prossimo per Universal Music il nuovo singolo e il nuovo video di Jovanotti. 
 “Oh, vita!”, che dà il nome al nuovo album, anticipa quattordici brani inediti prodotti da Rick Rubin in uscita il 1 dicembre prossimo.
 E’ un pezzo vero, che sorprende perché essenziale, nudo e crudo, autentico e immediato come tutto il nuovo lavoro che sarà caratterizzato dalla mancanza di “decorazioni” e dall’intensità che arriva dritta al cuore delle persone. E’ un Jovanotti nuovo che non è mai stato così Lorenzo.
 Conferma la sua vocazione a voler sempre cercare nuove strade e non accomodarsi mai su certezze consolidate dai precedenti successi importanti: sei platino per Backup, sei singoli multiplatino tratti da Lorenzo 2015 CC, cinque volte platino e album Fimi più venduto nel 2015.
 Cresce infatti più che mai la forza di un artista che, più di ogni altro, ha saputo rinnovarsi nel panorama musicale italiano rimanendo sempre vicino al suo pubblico che si è rinnovato insieme a lui; un caso unico, una carriera  travolgente di cui Lorenzo da sempre è il primo a sorprendersi tanto è naturale il suo continuo desiderio di crescita, tanto è costante l’impegno che mette nella realizzazione dei suoi progetti e che lo rende davvero unico.
 “Oh, vita!” parla con semplicità e ritmo della vita, quella di Lorenzo, attraverso la sua passione più grande: quella per la musica.
 Ricco di continue citazioni che appartengono alla storia personale e musicale di Lorenzo, il testo è una sequenza incessante di immagini e celebra lo stare al mondo, con estrema semplicità di linguaggio e la capacità di inventare rime che si fissano nella memoria.
“non sono qui per il gusto o per la ricompensa, ma per tuffarmi da uno scoglio dentro all’esistenza”.
 “Ho pensato subito che Oh, vita! sarebbe stato il primo singolo di questo album. – ha dichiarato Lorenzo – Non ho mai dato a nessuna delle altre canzoni la possibilità di essere il brano che anticipasse l’album e quando ci siamo trovati in studio con Rubin abbiamo condiviso lo stesso pensiero: Oh, vita! sarebbe stato il brano di apertura dell’album, anche perché è il punto di incontro perfetto mio con questo grande produttore che è stato così importante nella mia vita prima ancora di potere pensare un giorno di farci un disco intero.” 
 Il video girato da YouNuts, scoperti da Lorenzo e oggi affermati registi di clip musicali, sono alla loro quarta produzione per Jovanotti (Sabato, Pieno di vita, E non hai visto ancora niente) e mostrano un carattere completamente nuovo.
 “Con YouNuts veniamo da ambienti simili, perfino famiglie simili, e anche se ci sono vent’anni di distanza tra di noi, è stato l’hip hop il nostro grande amore. Per questo ho proposto un video semplice, vero, dove anche loro potessero esprimersi completamente e che rappresentasse senza trucchi la mia storia, che è anche la loro e quella di un sacco di altra gente”.
 Oh, vita! infatti, è interamente girato in bianco e nero ed è uno street video nei luoghi veri dove è nato e cresciuto Lorenzo, e lo riporta nella sua casa di Roma (oggi tornata di nuovo proprietà dello Stato Vaticano) e nelle vie del suo quartiere dove ha incontrato la musica e dove ha deciso, proprio per l’ascolto dei Beastie Boys prodotti da Rubin, di fare di quella grande passione per la musica, il centro della sua vita.
 “Volevo che questa canzone fosse raccontata da un video che mi connettesse con qualcosa di mio che fosse un mio fatto personale, un “mio filmino”. Per questo ho pensato alla mia vita,  alle mie origini. E per questo ho scelto Roma dove ho vissuto per i miei primi 20 anni.
Adesso in quella casa non ho più nessuno, è vuota e pronta per una nuova famiglia, e ho chiesto al portiere del palazzo, che conosco da sempre, se mi faceva entrare a filmare la mia finestra, questa che è stato il mio panorama tutti i giorni per 20 anni. Nel video non c’è nostalgia, ma c’è molto amore e gratitudine per una storia, un luogo e le persone che mi legano a quel posto. 
Abbiamo girato proprio nel mio quartiere e volevo che si sentisse la verità profonda di questa canzone perché in tutto questo nuovo lavoro e forse per la prima volta completamente senza nient’altro, sono Lorenzo. Non “faccio” Lorenzo, lo sono per davvero. Dopo aver compiuto 50 anni mi sono accorto che il nome “Jovanotti”,  che avevo scelto quando ne avevo 19, ora è perfetto e così sono tornato nei luoghi dove me lo sono inventato.” 
  Via di Porta Cavalleggeri 107, il benzinaio di fronte sotto la Cupola di San Pietro, la scuola, l’edicola, il mercato, il parco giochi, i souvenir, sono le immagini del mondo che hanno pervaso Lorenzo di quell’entusiasmo e di quella determinazione che oggi lo hanno reso l’artista più interessante della scena musicale italiana.
 Nel video c’è una dedica a un grande amico di Lorenzo che solo alcuni coglieranno. David “Primo”, il grande rapper romano dei Corveleno, scomparso lo scorso anno: una leggenda dell’hip hop italiano che da bambino andava sotto casa ad aspettare Lorenzo di ritorno dai suoi giri per avere un autografo. E che poi è diventato suo grande amico.
9 Novembre 2017 Biagio Antonacci, buon compleanno

Biagio Antonacci, buon compleanno

Auguri a Biagio Antonacci che oggi compie 54 anni.

Biagio Antonacci nasce a Milano il 9 novembre 1963. Cresce a Rozzano, alla periferia milanese, nelle strade del suo quartiere e non trascorre molto tempo prima che inizi la sua ppassione per la musica.

 Mentre studia per diventare geometra Biagio suona la batteria. Non smette di pensare alla sua più grande passione, sa di avere un talento musicale innato. Scrive canzoni e inizia a frequentare l’ambiente discografico milanese: nel 1989 ottiene il suo primo contratto discografico. Realizza così il suo primo album “Sono cose che capitano”. Il disco contiene il brano “Fiore”, che non lo fa passare inosservato.
 Due anni dopo pubblica il disco “Adagio Biagio” (1991). Il grande pubblico comincia a conoscere l’artista milanese.

Il primo grande e importante successo arriva solo un anno più tardi: il singolo “Liberatemi”, intenso, ritmato, orecchiabile, gira l’estate con il Festivalbar e promuove l’album che porta lo stesso titolo.

Prodotto da Mauro Malavasi, già arrangiatore e produttore di nomi illustri quali Lucio Dalla e Luca Carboni, l’album “Liberatemi” (che contiene tra gli altri pezzi le bellissime “Alessandra” e “Come siamo tanti al mondo”, oltre che “Almeno non tradirmi tu”, scritta da Eros Ramazzotti) arriva a vendere oltre 150 mila copie, e consacra con merito il nome di Biagio Antonacci nella scena pop italiana.

Grande appassionato di calcio, tifoso interista, Biagio Antonacci grazie anche alle sue discrete doti atletiche trova posto nella formazione della Nazionale Italiana Cantanti, che, capitanata dal veterano Gianni Morandi (padre di Marianna, futura sposa di Biagio, fonte d’ispirazione per molti suoi testi, anche dopo la fine della storia d’amore), promuove importanti manifestazioni con scopi benefici e di solidarietà.

Grazie all’impegno e l’esperienza con la Nazionale Biagio conosce don Pierino Gelmini e viene a contatto con il suo impegno nei confronti del recupero di giovani emarginati: Biagio Antonacci si impegna attivamente con le iniziative relative alla comunità.

Nel 1993 si presenta al Festival di Sanremo con la canzone “Non so più a chi credere”: la sua prova ottiene un positivo successo di critica e di pubblico. Segue poi un tour che lo porta in giro per tutto il paese.

Il disco successivo esce nel 1994 e porta il nome semplice “Biagio Antonacci”: nella squadra c’è ancora Mauro Malavasi. Il disco arriverà a vendere oltre 300 mila copie, e i brani “Non è mai stato subito” e “Se io se lei” confermano, qualora ce ne fosse stato bisogno, la sensibilità e la grande vena poetica di cui il cantante è dotato.

Nell’autunno del 1996 esce “Il mucchio”, disco in cui Biagio Antonacci figura non solo come autore e interprete, ma anche come produttore. L’album contiene il brano “Happy family”, scritto a quattro mani con Luca Carboni, “Se è vero che ci sei”, il primo singolo.

Biagio Antonacci è un artista istintivo, il cui segreto è unico quanto semplice: una costante e inesauribile ispirazione. Il sesto album esce nella primavera del 1998: “Mi fai stare bene” è prodotto interamente da Antonacci. La title-track ancora una volta è un successone. Il brano “Iris (tra le tue poesie)” spopola. Le copie vendute superano il milione. Ancora una volta la sinergia tra la poesia e la melodia producono un risultato eccezionale. Rimane in classifica per due anni; i singoli estratti saranno cinque. Il tour che segue riceve lo stesso entusiastico riscontro (immortalato nel video ufficiale “Live in Palermo”).

Nel 2000 il singolo inedito “Le cose che hai amato di più” precede l’uscita dell’album “Tra le mie canzoni”, una sorta di raccolta fra vecchio e nuovo, in cui il cantante fa rivivere le canzoni più belle, tra versioni live e nuovi arrangiamenti.

Nel giorno del suo compleanno, il 9 novembre 2001 esce il disco “9/NOV/2001”, anticipato dal singolo “Ritorno ad amare”. Il disco porta in sè un valore sociale, esprime la bellezza, ma anche la grande difficoltà a manifestare ed analizzare i sentimenti in un momento in cui l’unica vera rivoluzione è l’amore.

Nello stesso anno Biagio Antonacci riceve il Premio Lunezia per il testo “Le cose che hai amato di più”. Il patron della manifestazione Stefano De Martino, premiando l’opera ha dichiarato: “Biagio fa la rivoluzione con i sentimenti. E ci insegna che il passato non deve mai fermarci, che la memoria, i ricordi, sono soltanto un punto di partenza. Non c’è retorica nelle sue parole, ma solo la grande lezione dei cantautori che parlano d’amore, come Gino Paoli e Luigi Tenco del quale Antonacci può ereditare lo spirito libero”.

Nel marzo 2004 esce “Convivendo parte 1”, preceduto dal singolo “Non ci facciamo compagnia”. L’album è da considerarsi parte di un progetto “a puntate”: la seconda parte (altro disco) è prevista tra la fine del 2004 e l’inizio del 2005.

L’estate e il Festivalbar premiano “Convivendo parte 1” come miglior album dell’anno. Il tuor che segue è una serie di “tutto esaurito”.

Il disco “Resta in ascolto” (2004) di Laura Pausini contiene il brano “Vivimi”, parole e musica di Biagio Antonacci. Nell’occasione, parlando del suo futuro, Biagio ha dichiarato: “Ho tanti sogni. Uno dei più ricorrenti è quello di incidere con Laura Pausini un disco a due, come hanno fatto Mina e Celentano.”.

Poi arriva “Convivendo parte 2” e il successo è nuovamente strepitoso, fino al 2007, quando ripete numeri di vendite astronomici con il nuovo album “Vicky Love”.

 Nel 2008 escono le raccolte “Best of Biagio Antonacci 1989 – 2000”, “Best of Biagio Antonacci 2001 – 2007”, e “Il cielo ha una porta sola”. Torna con un nuovo disco di inediti nel 2010, dal titolo “Inaspettata”.

L’amore comporta il 28 febbraio 2014 entra in rotazione radiofonica Ti penso raramente: il singolo fa da apripista al nuovo album di inediti intitolato L’amore comporta.

Prodotto tra Milano e Los Angeles con Michele Canova Iorfida e composto da 13 tracce, il disco viene presentato dallo stesso Antonacci con una diretta hangout il 7 aprile su YouTube e Google+. Il giorno prima lo stesso Antonacci aveva svelato sulla sua pagina Facebook il testo di una delle tracce, Dolore e forza.

Per celebrare il nuovo lavoro vengono anche annunciati due nuovi eventi dal vivo denominati Palco Antonacci. Il primo è previsto all’Arena della Vittoria di Bari il 24 maggio e vedrà come ospiti Alessandra Amoroso e Giuliano Sangiorgi, mentre il secondo andrà in scena il 31 maggio allo stadio di San Siro in Milano con ospiti Eros Ramazzotti e Laura Pausini.

L’11 febbraio 2015 è ospite durante la seconda serata del Festival di Sanremo 2015 condotto da Carlo Conti, esibendosi con un medley di Se io, se lei, Pazzo di lei, Sognami. Alla fine dell’esibizione dedica un omaggio a Pino Daniele cantando Quando, nell’arrangiamento acustico di Massimo Varini, con lui sul palco. Sarà quest’omaggio a segnare il picco d’ascolti della seconda serata, con oltre 13 milioni di spettatori. L’11 aprile 2015 è giurato d’eccezione durante la prima puntata del serale di Amici di Maria De Filippi.

Il 27 novembre 2015 è stata pubblicata la sua decima raccolta Biagio, anticipato a fine ottobre dal singolo inedito Ci stai. Il 19 febbraio 2016 è entrato in rotazione radiofonica il secondo singolo Cortocircuito, scelto dai fan del cantante attraverso una votazione avvenuta su Facebook; il relativo videoclip è stato presentato il 26 dello stesso mese.

Nello stesso anno ha collaborato con Zucchero alla registrazione dei cori del brano Ti voglio sposare, tratto dall’album Black Cat.

Nuovo album 

Il 18 aprile 2017 Biagio Antonacci ha rivelato attraverso Facebook l’intenzione di pubblicare il quattordicesimo album in studio per il 10 novembre dello stesso anno. A settembre viene annunciato il primo singolo dell’album, In mezzo al mondo, previsto tre giorni più tardi.

9 Novembre 2017 Un ormone in aiuto dei troppo ansiosi con le donne

Un ormone in aiuto dei troppo ansiosi con le donne

Se il capitolo donne è un tasto dolente, ecco una buona notizia: c’è un ormone che fa da “viagra mentale” e favorisce disinvoltura e intraprendenza con il gentil sesso.

Se nell’arte del rimorchio non siete dei campioni e il solo pensiero di uscire con una donna vi manda terribilmente in ansia, c’è una buona notizia: i ricercatori hanno scoperto nuovi utilizzi della kisspeptina, una molecola a base di ormoni che prende il nome da un dolce tipico della città di Hershey (Pennsylvania) – i “baci di cioccolato” – dove la kisspeptina è stata scoperta.

NUOVE SPERIMENTAZIONI. Studi precedenti avevano già dimostrato che la kisspeptina è in grado di attivare circuiti neuronali associati all’eccitazione sessuale, lavorando sull’ipotalamo (struttura del sistema nervoso centrale) e arrivando alle gonadi (testicoli e ovaie) stimolando la produzione degli ormoni della riproduzione sessuale. Nuove sperimentazioni hanno rivelato qualcosa in più.

Questa molecola è in grado infatti di attivare anche recettori posti nell’amigdala, nel sistema limbico generale (il nostro deposito delle emozioni), riducendo l’ansia e favorendo l’intraprendenza. In altre parole, semplificando un po’, chi l’assume risulterebbe un po’ meno imbranato nel fare avances e sarebbe indotto a proporsi in modo un po’ più ardito al “gentil sesso”.

Il dato è emerso dopo un test condotto su alcuni topi maschi dal dottor Adekunbi e dai colleghi del King’s College di Londra. La sperimentazione ha dato buoni risultati: i topi a cui è stata somministrata la kisspeptina sono risultati infatti molto più propositivi verso le femmine, e per lunghi intervalli di tempo anche meno ansiosi.

VIAGRA, ADDIO? La somministrazione secondo i ricercatori potrebbe in futuro rivelarsi importante per risolvere problemi di disfunzione erettile – in alcuni casi determinati proprio da ansia e stress – prendendo il posto dell’ormai famosa pillola blu.

La kisspeptina agisce sull’asse ormonale che parte dall’ipotalamo (struttura del sistema nervoso centrale) e arriva alle gonadi (testicoli e ovaie) stimolando la produzione degli ormoni della riproduzione. Alcuni recettori di questa molecola sono inoltre presenti anche nel sistema limbico cerebrale (il nostro deposito delle emozioni): questo spiegherebbe le correlazioni tra sessualità, emozioni e riproduzione.

PER LE DONNE. Quello che è certo è che la kisspeptina funziona già per i trattamenti di donne non più fertili a causa di menopause precoci o rallentamenti ormonali (circa l’8% delle donne che non riescono da avere figli): in questi casi la somministrazione della molecola è in grado di restituire l’ovulazione, dimostrandosi una terapia più efficace dell’iperstimolazione ovarica.

8 Novembre 2017 Lascia il lavoro per scattarsi selfie

Lascia il lavoro per scattarsi selfie

Un ragazzo indiano lascia il proprio lavoro per passare il suo tempo a scattarsi selfie.

Non sono poche le persone per cui i selfie sono diventati una vera e propria mania, per qualcuno in particolare però sono diventati un vero e proprio stile di vita: si tratta di Bhanu Prakash, indiano.

Il ragazzo di 24 anni si è addirittura licenziato per poter avere più tempo per allenarsi a scattare le sue foto, nel tentativo di battere il record mondiale di selfie in un’ora.

 Il record da battere era dell’americano Patrick Peterson, giocatore di football, che è riuscito a fotografarsi da solo ben 1449 volte. Bhanu è riuscito a raggiungere i 1700 selfie in 60 minuti, e adesso punta a raggiungere i 1800 scatti.

L’idea del ragazzo ha ovviamente suscitato reazioni contrastanti: alcuni sottolineano la futilità del record, altri invece lo considerano un esempio di come bisogna sempre impegnarsi per inseguire i propri sogni, qualunque essi siano.

8 Novembre 2017 Novembre 1991: il brano ” The Fly ” degli U2 #1 delle hitchart

Novembre 1991: il brano ” The Fly ” degli U2 #1 delle hitchart

The Fly è una canzone del gruppo rock irlandese degli U2, scelta come primo singolo dall’album del 1991 Achtung Baby.

The Fly fu il singolo di lancio del nuovo album degli U2 Achtung Baby. Se quest’ultimo venne definito da Bono Il suono di quattro uomini che abbattono il Joshua Tree, The Fly è la motosega di cui si servono. Infatti, appena uscito, il brano lasciò spiazzati tutti i fan per le sue sonorità elettroniche e distorte.

Il testo della canzone, come spiegato da Bono, parla del Diavolo che fa una telefonata ad un bambino, in cui gli parla di tutti i segreti della vita (Un amico è qualcuno che si fa aiutare, la coscienza può essere qualche volta una peste, l’ambizione morde le unghie del successo ecc.). Il finale è molto ironico, in cui Satana dice di aver finito i centesimi per parlare e che se avesse avuto il tempo ci sarebbero state molte cose che avrebbe messo a posto.

Classifica del 8/11/1991

1 The fly U2
2 Black or white Michael Jackson
3 (Everything I do) I do it for you Bryan Adams
4 No son of mine Genesis
5 Change Lisa Stansfield
6 Something got me started Simply Red
7 Rapput (senza fiato) Claudio Bisio con Rocco Tanica
8 Calling Elvis Dire Straits
9 Cream Prince and the New Power Generation
10 Peter Pan Enrico Ruggeri