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17 Ottobre 2017 Si può essere allergici ai baci?

Si può essere allergici ai baci?

In un certo senso, sì: i baci, infatti, possono scatenare reazioni di vario tipo in chi soffre di allergie alimentari, se l’altro ha mangiato il cibo allergizzante.

Da uno studio dell’Università della California (Usa) è emerso che su 379 pazienti con allergie alla frutta secca, 20 (circa il 5%) avevano avuto una reazione allergica dopo un bacio. E non sono “incriminati” solo i baci passionali: può bastare un bacino sulla guancia per provocare, in un minuto, prurito, gonfiore o orticaria, nel punto di contatto delle labbra, e talvolta gravi difficoltà respiratorie.

In genere, i baci diventano innocui entro sei ore dall’ingestione del cibo. C’è qualche rischio anche per le allergie ai farmaci: meglio non baciare profondamente chi ha appena assunto un farmaco al quale si è allergici.

Però i baci sono anche in grado di alleviare le allergie. Lo ha dimostrato l’immunologo giapponese Hajime Kimata, dell’ospedale Satou di Osaka: ha chiesto a 48 pazienti con dermatite allergica o raffreddore da fieno di baciarsi per mezzora con il partner. Dopo le “sedute” di baci, i loro livelli di IgE (anticorpi implicati nelle reazioni allergiche) calavano notevolmente, più di quanto avvenisse con soli abbracci e carezze.

16 Ottobre 2017 Il sesso in età avanzata? Fa bene alle donne.

Il sesso in età avanzata? Fa bene alle donne.

Una vita sessuale duratura e soddisfacente è il sogno di ogni coppia, ma gli effetti di un’attività prolungata in età avanzata potrebbero non essere sempre positivi.

Gli uomini che hanno uno o più rapporti a settimana correrebbero un rischio doppio di sviluppare infarti, ictus o altri problemi cardiovascolari rispetto ai coetanei meno assidui. È la scoperta, per certi versi sorprendenti, di uno studio della Michigan State University, il primo a indagare su larga scala gli effetti del sesso in tarda età sulla salute.

FATTORI DI RISCHIO. Lungi dal mettere in dubbio i benefici del sesso sulla salute, la ricerca confuta però la diffusa convinzione che una vita sessuale prolungata nel tempo faccia bene sempre e comunque: negli uomini, la fatica fisica necessaria a raggiungere l’orgasmo provocherebbe stress a livello cardiovascolare. A incidere negativamente sulla salute del cuore sono anche i farmaci maschili talvolta usati per favorire l’efficienza nelle prestazioni, e gli alti livelli di testosterone, che provocano ipertensione.

I dati sono stati raccolti su 2.204 persone tra i 57 e gli 85 anni, seguite nell’arco di cinque anni. Chi si dichiarava soddisfatto della propria vita sessuale correva – proprio per lo sforzo fisico richiesto – un rischio ancora più elevato.

EFFETTO OPPOSTO. Diverso il discorso per le donne: per loro, una buona vita sessuale previene il rischio di alta pressione e allontana quello di eventi cardiovascolari. A giocare un ruolo protettivo sarebbero gli ormoni femminili associati all’orgasmo, e il benessere legato a una relazione stabile e soddisfacente. Per Hui Liu, autrice della ricerca, mentre gli uomini ricevono supporto dalla partner anche in rapporti mediocri, solo le donne che vivono un legame solido possono davvero contare sui mariti.

15 Ottobre 2017 Le donne preferiscono chi mangia insalata.

Le donne preferiscono chi mangia insalata.

Il naso e l’olfatto guidano molte delle nostre scelte senza che noi ce ne accorgiamo: stimolano il riaffiorare di un ricordo, influenzano i rapporti sociali, accendono o spengono l’eccitazione sessuale giocando un ruolo chiave nella riproduzione.

Un recente studio pubblicato su Evolution and Human Behavior si spinge oltre e afferma che le donne troverebbero più attraenti dal punto di vista olfattivo i maschi che seguono una dieta ricca di carotenoidi, pigmenti organici che abbondano nella frutta e nella verdura e che contribuiscono, tra l’altro, a conferire alla pelle un colorito sano.

L’ODORE DEL SESSO. La ricerca è stata condotta da un team di psicologi della Macquarie University di Sydney, in Australia, facendo annusare a un gruppo di volontarie i campioni di sudore di diversi uomini.

I maschi che seguivano abitualmente una dieta ricca di frutta e verdura e con un apporto moderato di grassi e proteine sono stati giudicati migliori, dal punto di vista olfattivo, rispetto a quelli che mangiavano molti carboidrati

 Già… ma le stesse condizioni valgono anche per il gentil sesso? Lo studio non lo dice, ma i ricercatori spiegano le ragioni che li hanno portati a condurre il loro studio a senso unico. Le donne sono responsabili, dal punto di vista fisico, della riproduzione. In più, sono più sensibili agli odori rispetto ai maschi e li superano in tutti i test olfattivi.

I LIMITI DELLA RICERCA. Il messaggio sembra comunque chiaro: se state cercando una compagna, abbandonate il fast food ed entrate dal più vicino fruttivendolo. E se proprio non ce la fate, potete sempre aspettare le dovute conferme a questa ricerca che ha i suoi limiti intrinseci: per esempio il fatto che sia stata realizzata su un campione molto limitato di persone.

14 Ottobre 2017 Perché gli uomini tacciono dopo il sesso?

Perché gli uomini tacciono dopo il sesso?

Secondo uno studio condotto dagli scienziati dell’Inserm (Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale), non si tratta di mancanza di sensibilità, ma di un’esigenza del cervello maschile, che tende a “spegnersi” dopo il sesso.

Cervello spento
Il neuroscienziato Serge Stoleru e la sua equipe hanno analizzato l’attività del cervello maschile durante e dopo l’orgasmo, rilevando un sostanziale spegnimento della corteccia cerebrale, area deputata al pensiero, in seguito al rapporto sessuale.

A distanza di pochi minuti, l’amigdala e la corteccia cingolata trasmettono al cervello l’impulso di acquietare il desiderio sessuale. L’organismo maschile produce intanto serotonina ed ossitocina, che inducono la necessità di benefico riposo.

Quando scappa, scappa
Un’altra differenza tra uomini e donne è anche la necessità di andare in bagno dopo il rapporto sessuale. Sebbene non si tratti di una sensazione comune a tutti, l’uomo dopo il rapporto sessuale sente di più il bisogno di andare in bagno.

12 Ottobre 2017 Gli uomini rallentano il passo se camminano con la partner.

Gli uomini rallentano il passo se camminano con la partner.

Il senso comune ci era arrivato da tempo, ma ora ne abbiamo le prove scientifiche: quando passeggiano in compagnia dell’amata, gli uomini rallentano il passo, e non solo per galanteria.

Secondo uno studio pubblicato su Plos One, questo comportamento si spiegherebbe, a livello evolutivo, con la volontà di far risparmiare alla donna energie preziose da finalizzare a scopo riproduttivo.La velocità ottimale di camminata – quella che minimizza il dispendio energetico richiesto per completare un percorso – è strettamente correlata alla massa corporea e alla lunghezza della gamba. Chi ha arti più lunghi e peso maggiore è in genere più veloce: ecco perché gli uomini hanno un passo più lungo e svelto di quello femminile.

Da un punto di vista squisitamente metabolico a donne e uomini non conviene camminare fianco a fianco: uno dei due dovrà sacrificare la propria velocità ideale di camminata, accelerando o decelerando, pur di adeguarsi al passo dell’altro. Come la mettiamo, allora, con le romantiche passeggiate mano nella mano?Un gruppo di ricercatori della Seattle Pacific University ha analizzato la camminata di 11 coppie scoprendo che l’uomo diminuisce in media la sua velocità del 7%, quando cammina con la donna che ama (e ancora di più se la tiene per mano).

Lo stesso non accade, però, se passeggia con un’amica per la quale non prova alcuna attrazione o se si trova in compagnia di un altro uomo: in questo caso, anzi, entrambi tendono ad accelerare leggermente rispetto alla propria velocità ideale. Per contro, le donne non sembrano accelerare per raggiungere la stessa velocità del compagno, ma aspettano che questo si adegui alla propria.

Secondo gli autori dello studio la tendenza maschile a rallentare in favore delle compagnie potrebbe essere motivata da ragioni evolutive: far risparmiare energie alla partner significava, un tempo, lasciarla abbastanza in forze per dedicarsi alla riproduzione. Il costo energetico pagato dai maschi veniva così risarcito da maggiori possibilità di generare prole.

Questo doveva valere a maggior ragione tra i nostri antenati, costretti a spostarsi a piedi in grandi gruppi che comprendevano uomini robusti insieme a donne e bambini. Oggi fa quasi sorridere: viene più facile pensare che i maschi rallentino il passo, più semplicemente, per il piacere di intrattenere una conversazione.

12 Ottobre 2017 Crisi del settimo anno, c’è una ragione scientifica?

Crisi del settimo anno, c’è una ragione scientifica?

Chi ci sta per arrivare, tende a scherzarci su: davvero il settimo anno è il peggiore, in una relazione di lungo corso? Ci sono spiegazioni scientifiche per la famosa “crisi”?

LA PAROLA ALLA STATISTICA. Helen Fisher, docente di antropologia biologica alla Rutgers University (New Jersey, USA) ha studiato a lungo i dati su matrimonio e divorzio in diverse popolazioni mondiali. Scoprendo che, se è vero che la mediana – ossia il dato che si trova nella posizione centrale tra i dati messi in ordine crescente – è di 7 anni, la moda, cioè il dato più frequente, è di 4 anni insieme.

I divorzi sembrano inoltre particolarmente diffusi in chi è all’apice dell’età fertile (25-29 anni per gli uomini, 20-24 e 25-29 per le donne), e tra chi ha un figlio a carico.

HO BISOGNO DI TE. Osservando il mondo degli uccelli, Fisher ha notato che solo il 3% delle specie ha una relazione monogama, ma che ben il 90% coopera nel mantenimento dei pulcini. La ragione è semplice: il partner che bada alla cova morirebbe di fame, se l’altro non lo nutrisse (e con esso morirebbero i nascituri).

DI NUOVO “A CACCIA”. Durante l’allattamento, accade lo stesso in alcuni mammiferi, come le volpi. Ma quando pulcini o cuccioli sono in grado di lasciare il nido, o la tana, anche i genitori sono liberi di separarsi e cercare un altro partner, con il quale riprodursi di nuovo.

PUNTO DI SVOLTA. L’uomo potrebbe aver conservato traccia di questo comportamento riproduttivo. Fino ai 4 anni i bambini sono molto dipendenti dalla madre; ma a quell’età iniziano in genere ad essere accuditi in gruppi di coetanei, da adulti esterni. I genitori sono dunque più liberi, e per le coppie più fragili è il momento in cui la rottura è più probabile.

PIÙ ATTREZZATI. Nell’ambiente difficile dell’antica Africa, dove vivevano i nostri antenati, avere figli da partner diversi significava garantire una maggiore diversità genetica e una più ampia gamma di abilità: in altre parole, maggiori probabilità di sopravvivenza. Quattro anni erano un tempo più che ragionevole per svezzare un bambino e rendersi più indipendenti.

12 Ottobre 2017 E’ legale avere rapporti sessuali in ascensore?

E’ legale avere rapporti sessuali in ascensore?

Secondo un principio stabilito dalla Corte di Cassazione, non è reato avere rapporti sessuali in ascensore, purché tutto avvenga «tra un piano e l’altro e la cabina sia priva di vetrate» (Cass. 10060/2001). Infatti, se da un lato l’ascensore di un edificio può senz’altro definirsi come un luogo pubblico, dall’altro, una volta serrate le porte, ed escluso che altri possano vedere da fuori quello che succede, non lo è più. E quindi si può utilizzare come… alcova di fortuna.

CONSULENZA PRE-SESSUALE. Ma, in generale, prima di abbandonarsi alla passione è consigliabile consultare un avvocato. Perché non tutti i luoghi sono uguali. Avere rapporti sessuali nella toilette di un aereo, chiusa a chiave, è diverso dal rotolarsi tra i sedili, anche se le file sono vuote.In linea generale, spiega l’art. 527 del Codice Penale, chiunque compie atti osceni in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico è punito con  un ammenda da 5.000 a 30.000 euro. Se il fatto è commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori si rischia la reclusione da 4 mesi a 4 anni e 6 mesi.

QUALCHE ACCORGIMENTOIn base a questo principio, consumare rapporti sessuali nel proprio box a serranda abbassata è legale, mentre appartarsi nel garage condominiale, teoricamente esposti allo sguardo degli altri, è vietato.

11 Ottobre 2017 Smartduvet, la coperta intelligente che salva la coppia.

Smartduvet, la coperta intelligente che salva la coppia.

Smartduvet è una coperta intelligente che potrebbe risolvere gran parte delle discussioni di coppia sulla temperatura della camera da letto: sempre troppo calda per lui, sempre troppo fredda per lei.

Realizzata da una start-up americana, Smartduvet è di fatto una camera d’aria che si mette tra il lenzuolo e la coperta o all’interno del sacco copri-piumino.

IL LETTO PERFETTO. Il dispositivo è collegato a un box dal quale fuoriesce aria a temperatura controllata che riscalda o rinfresca il letto a seconda delle preferenze.Una speciale tecnologia simile a quella dei climatizzatori bi-zona delle auto permette di mantenere i due lati del letto a temperature diverse, così da soddisfare le esigenze di entrambi gli occupanti.

Secondo i suoi inventori la circolazione d’aria garantita da Smarduvet riduce il livello di umidità e oltre ad aumentare il comfort tra le lenzuola riduce la proliferazione di acari e batteri.

BASTA LETTI SFATTI. Non solo: Smartduvet elimina l’incombenza di dover rifare il letto, perché quando il il flusso d’aria la gonfia, il letto si rassetta da solo rimettendo lenzuola e coperte in posizione.Dotata di connessione Wi-Fi, Smartduvet si controlla tramite una app, che permette di impostare temperatura e funzionalità anche quando si è fuori casa.

11 Ottobre 2017 Niente sesso, siamo smart (phone).

Niente sesso, siamo smart (phone).

Smartphone e tablet hanno davvero migliorato la nostra vita? Forse no, almeno non quella sotto le lenzuola.
Secondo un sondaggio recentemente condotto da broadbandchoices.co.uk, un comparatore di prezzi britannico, oggi si va a letto in media 90 minuti più tardi rispetto a 10 anni fa: a tenerci svegli sarebbero aggiornamenti di status, condivisioni di foto, tweet e altre irrinunciabili attività digitali. E, secondo i partecipanti al sondaggio, a risentirne maggiormente sarebbe proprio la vita sessuale.

Quei tweet che fan passare la voglia. Anche perchè non solo ci si corica più tardi, ma molto spesso (lo fa il 46% del campione) si va a letto in compagnia del proprio smartphone per leggere, navigare e chattare: un’abitudine pericolosa, in grado di spegnere la passione anche nelle coppie più affiatate. E non solo, in grado anche di provocare guai ben più gravi alla salute, come raccontato su Focus.
Nemmeno l’età sembra essere una discriminante: il 66% degli intervistati under 30 ha dichiarato di twittare o accedere a Facebbok dal letto.

Rimorchiare con il cell. Eppure lo smartphone sembra essere un ottimo strumento per fare nuove conoscenze. Forse anche troppo.
Uno studio, questo sì serio e scientifico, recentemente condotto dall’APHA (American Public Health Association) ha evidenziato come gli adolescenti americani che accedono abitualmente a Internet dallo smartphone, abbiano un maggior numero di partner sessuali occasionali conosciuti in rete rispetto a chi si collega solo dal PC. Questa maggior promiscuità si traduce in un maggior numero di rapporti di non protetti e, di conseguenza, in una più alta incidenza – circa una volta e mezza – delle malattie sessualmente trasmissibili.