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18 Ottobre 2017 Perché il respiro durante l’orgasmo cambia in modo riconoscibile?

Perché il respiro durante l’orgasmo cambia in modo riconoscibile?

Rispetto ad altre attività fisiche, il sesso comporta un’attività più intensa del sistema nervoso, soprattutto per quanto riguarda la percezione sensoriale e l’emotività.I movimenti della respirazione possono essere controllati volontariamente, e tuttavia, se non si intende farlo, vengono regolati da impulsi inconsci che partono dai centri respiratori, che si trovano nel midollo allungato (la parte inferiore del cervello, che collega quest’organo al midollo spinale).

ECCITABILE FINO AL MIDOLLO. Il midollo allungato a sua volta riceve stimoli da altre zone cerebrali, incluse quelle relative alla percezione sensoriale e all’emotività.

Le particolari condizioni psicologiche e fisiche in cui ci si trova quando si fa sesso influenzano quindi in modo specifico i centri del midollo allungato, che rispondono attivando lo “schema” respiratorio caratteristico dell’orgasmo, e diverso da quello di un normale sforzo fisico.

17 Ottobre 2017 Il sesso rende più intelligenti?

Il sesso rende più intelligenti?

Lasciate perdere giochi elettronici, memory training o esercizi di meditazione: se volete potenziare le capacità del cervello e diventare più intelligenti, fate più sesso. Lo affermano due studi indipendenti recentemente condotti negli Stati Uniti e in Corea del Sud secondo i quali l’attività sessuale stimola la neurogenesi (cioè la formazione di nuovi neuroni) nell’ippocampo, sede della memoria a lungo termine. Secondo i ricercatori di Seul inoltre, il sesso ridurrebbe sensibilmente i danni alla memoria causati dallo stress. Prima però di lanciarvi nel sesso sfrenato, però, continuate a leggere. I risultati delle due ricerche, infatti, sono ancora provvisori.

Il sesso non è tutto uguale
Le ricerche sono stati condotti solo su ratti e topi – e questo è un limite – ma sembrano confermare il ruolo positivo del sesso nel miglioramento delle prestazioni cerebrali. Ma… per diventare più intelligenti va bene qualunque tipo di sesso? Sembra proprio di no: quello che funziona è il sesso vero. Il suo surrogato, la pornografia, potrebbe addirittura essere dannosa.

Il porno cambia il cervello?
Un recente studio condotto dal dipartimento di neuroscienze dell’Università del Texas sottolinea come l’eccessiva esposizione al porno, così come le altre dipendenze, può alterare anatomicamente e patologicamente il cervello umano.

16 Ottobre 2017 Sesso: i giovani usano i contraccettivi, ma solo a parole

Sesso: i giovani usano i contraccettivi, ma solo a parole

Sesso: Troppo spesso la protezione sia solo una questione di intenzioni. Infatti, benché la consideri uno degli aspetti più importanti del rapporto sessuale, più di metà dei giovani ammette di avere rapporti non protetti

Oltre il 90% dei ragazzi considera i contraccettivi molto importanti e ritiene che dovrebbero essere gratuiti per tutti e “liberi” da tabù. Tuttavia, buona parte di loro non li usa durante i rapporti sessuali. Contraccezione – dunque – solo a parole per il 57,1% dei ragazzi intervistati per il rapporto internazionale Youth and Contraception Report: A Survey of Global Youth Perceptions of Sex and Contraception, realizzato da Bayer e GfK Health attraverso un sondaggio online cui hanno risposto 3.013 giovani uomini e donne, di età compresa tra i 13 e i 25 anni in 15 Paesi del mondo.

In Italia gli intervistati sono stati 200, d’età compresa tra i 18 e i 25 anni. L’85% di questi ragazzi ha dichiarato di fare sesso; metà di questi erano single, l’altra metà impegnata in una relazione. Tuttavia, nonostante questo gruppo consideri il preservativo e gli altri contraccettivi importanti, il 57,1% ha ammesso rapporti non protetti. Di questi il 62% erano donne.

Eppure in linea teorica la contraccezione “funziona”, eccome. Secondo le risposte raccolte, il 56,6% dei giovani intervistati considera le protezioni importanti, per non doversi preoccupare di gravidanze e malattie sessualmente trasmissibili. Il 73% considera i rapporti protetti più divertenti perché rilassati e appassionati. Il 53,5% ha affermato che sarebbe inaccettabile rifiutare un rapporto protetto. Ma allora cosa succede nel momento in cui c’è da scartare davvero il condom? Dipende solo dal fatto che (come raccontano molti) al momento del dunque nessun mezzo era disponibile?

Il coito interrotto viene considerato “poco sicuro” dal 79% degli intervistati, che preferiscono – sempre a parole – il preservativo e la pillola, considerati i metodi più affidabili. Seguono la pillola del giorno dopo e l’anello vaginale, mentre vengono ignorati quasi completamente altri metodi, come il cappuccio cervicale e l’impianto sottocutaneo. Una conseguenza anche del tipo di educazione ricevuta sul tema, quasi mai attraverso canali “istituzionali” e più che altro basata sul passaparola fra amici o sulle info reperite sul web, fra portali informativi e siti hard

16 Ottobre 2017 Il sesso in età avanzata? Fa bene alle donne.

Il sesso in età avanzata? Fa bene alle donne.

Una vita sessuale duratura e soddisfacente è il sogno di ogni coppia, ma gli effetti di un’attività prolungata in età avanzata potrebbero non essere sempre positivi.

Gli uomini che hanno uno o più rapporti a settimana correrebbero un rischio doppio di sviluppare infarti, ictus o altri problemi cardiovascolari rispetto ai coetanei meno assidui. È la scoperta, per certi versi sorprendenti, di uno studio della Michigan State University, il primo a indagare su larga scala gli effetti del sesso in tarda età sulla salute.

FATTORI DI RISCHIO. Lungi dal mettere in dubbio i benefici del sesso sulla salute, la ricerca confuta però la diffusa convinzione che una vita sessuale prolungata nel tempo faccia bene sempre e comunque: negli uomini, la fatica fisica necessaria a raggiungere l’orgasmo provocherebbe stress a livello cardiovascolare. A incidere negativamente sulla salute del cuore sono anche i farmaci maschili talvolta usati per favorire l’efficienza nelle prestazioni, e gli alti livelli di testosterone, che provocano ipertensione.

I dati sono stati raccolti su 2.204 persone tra i 57 e gli 85 anni, seguite nell’arco di cinque anni. Chi si dichiarava soddisfatto della propria vita sessuale correva – proprio per lo sforzo fisico richiesto – un rischio ancora più elevato.

EFFETTO OPPOSTO. Diverso il discorso per le donne: per loro, una buona vita sessuale previene il rischio di alta pressione e allontana quello di eventi cardiovascolari. A giocare un ruolo protettivo sarebbero gli ormoni femminili associati all’orgasmo, e il benessere legato a una relazione stabile e soddisfacente. Per Hui Liu, autrice della ricerca, mentre gli uomini ricevono supporto dalla partner anche in rapporti mediocri, solo le donne che vivono un legame solido possono davvero contare sui mariti.

15 Ottobre 2017 Le donne preferiscono chi mangia insalata.

Le donne preferiscono chi mangia insalata.

Il naso e l’olfatto guidano molte delle nostre scelte senza che noi ce ne accorgiamo: stimolano il riaffiorare di un ricordo, influenzano i rapporti sociali, accendono o spengono l’eccitazione sessuale giocando un ruolo chiave nella riproduzione.

Un recente studio pubblicato su Evolution and Human Behavior si spinge oltre e afferma che le donne troverebbero più attraenti dal punto di vista olfattivo i maschi che seguono una dieta ricca di carotenoidi, pigmenti organici che abbondano nella frutta e nella verdura e che contribuiscono, tra l’altro, a conferire alla pelle un colorito sano.

L’ODORE DEL SESSO. La ricerca è stata condotta da un team di psicologi della Macquarie University di Sydney, in Australia, facendo annusare a un gruppo di volontarie i campioni di sudore di diversi uomini.

I maschi che seguivano abitualmente una dieta ricca di frutta e verdura e con un apporto moderato di grassi e proteine sono stati giudicati migliori, dal punto di vista olfattivo, rispetto a quelli che mangiavano molti carboidrati

 Già… ma le stesse condizioni valgono anche per il gentil sesso? Lo studio non lo dice, ma i ricercatori spiegano le ragioni che li hanno portati a condurre il loro studio a senso unico. Le donne sono responsabili, dal punto di vista fisico, della riproduzione. In più, sono più sensibili agli odori rispetto ai maschi e li superano in tutti i test olfattivi.

I LIMITI DELLA RICERCA. Il messaggio sembra comunque chiaro: se state cercando una compagna, abbandonate il fast food ed entrate dal più vicino fruttivendolo. E se proprio non ce la fate, potete sempre aspettare le dovute conferme a questa ricerca che ha i suoi limiti intrinseci: per esempio il fatto che sia stata realizzata su un campione molto limitato di persone.

14 Ottobre 2017 Perché gli uomini tacciono dopo il sesso?

Perché gli uomini tacciono dopo il sesso?

Secondo uno studio condotto dagli scienziati dell’Inserm (Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale), non si tratta di mancanza di sensibilità, ma di un’esigenza del cervello maschile, che tende a “spegnersi” dopo il sesso.

Cervello spento
Il neuroscienziato Serge Stoleru e la sua equipe hanno analizzato l’attività del cervello maschile durante e dopo l’orgasmo, rilevando un sostanziale spegnimento della corteccia cerebrale, area deputata al pensiero, in seguito al rapporto sessuale.

A distanza di pochi minuti, l’amigdala e la corteccia cingolata trasmettono al cervello l’impulso di acquietare il desiderio sessuale. L’organismo maschile produce intanto serotonina ed ossitocina, che inducono la necessità di benefico riposo.

Quando scappa, scappa
Un’altra differenza tra uomini e donne è anche la necessità di andare in bagno dopo il rapporto sessuale. Sebbene non si tratti di una sensazione comune a tutti, l’uomo dopo il rapporto sessuale sente di più il bisogno di andare in bagno.

14 Ottobre 2017 Il sogno di ogni uomo.

Il sogno di ogni uomo.

Ricostruito il pene di conigli. Solo un esperimento, ma in futuro…

È stato ricostruito, in un laboratorio della Harvard Medical School, un frammento del pene di coniglio, partendo dalle cellule degli animali stessi. I conigli sono stati in grado di accoppiarsi anche con gli organi ricostruiti. La difficoltà del progetto stava nell’estrema complicazione di un organo come il pene, che consiste di tre strati cilindrici affiancati e interconnessi con nervi, vasi sanguigni e tessuto connettivo. I due cilindri più grossi, definiti corpi cavernosi, sono molto difficili da ricostruire, ma il gruppo guidato da Anthony Atala ce l’ha fatta.
Accoppiamenti lampo. Prima sono stati estratti fibre di tessuto di sostegno (collagene) e altre parti dal pene di alcuni animali; le cellule di altri tessuti sono state poi fatte crescere separatamente e infine aggiunte al collagene. Dopo pochi giorni, assomigliavano al tessuto erettile del pene di coniglio. L’ultimo passo è stata la sostituzione di parte dell’organo dei conigli con le “strutture” ricostruite. Trenta secondi dopo essere stati messi in una gabbia con una femmina, i conigli hanno potuto accoppiarsi e fecondare la partner. Anche se la pressione generata dal pene ricostruito era circa la metà di quella prodotta dal pene normale. Le prospettive per la ricostruzione dell’organo anche negli uomini sono però abbastanza lontane.
13 Ottobre 2017 La pornografia influenza i rapporti con le donne.

La pornografia influenza i rapporti con le donne.

Un team di psicologi dell’Università del Nebraska ha rilevato che l’età in cui i maschi si espongono per la prima volta alla pornografia può influire sui futuri rapporti con l’altro sesso. I risultati dello studio sono stati presentati lo scorso 3 agosto nel corso del meeting annuale dell’American Psychological Association, a Washington.

Internet ha reso facilmente accessibile una grande varietà di materiale pornografico: arrivare a contenuti “sessualmente espliciti” è ormai molto facile, ed è un comportamente diffuso (anche, ma non solo) tra i giovani maschi. Uno studio del 2008 ha mostrato che l’87% dei giovani adulti guarda materiale pornografico, e la metà lo fruisce con cadenza settimanale.

I ricercatori dell’Università del Nebraska hanno condotto il nuovo studio su di un campione di 330 maschi di età compresa tra i 17 e i 54 anni, chiedendo loro – tra l’altro – a quale età hanno avuto accesso per la prima volta a dei video hard.

Le risposte hanno mostrato un intervallo molto ampio: l’età del primo contatto con materiale pornografico andava dai 5 ai 26 anni, e la maggior parte ha dichiarato di averne avuti a circa 13 anni. Ai partecipanti, i ricercatori hanno chiesto anche come fosse avvenuto il primo contatto con questo genere di erotismo: più del 43% ha dichiarato di essersi imbattuto accidentalmente nella pornografia, la prima volta; per il 33% è stata una ricerca volontaria, mentre il 17% ha dichiarato di essere stato in qualche modo costretto.

EFFETTI INASPETTATI. Elaborando e incrociando il complesso dei dati, e senza alcuna sorpresa, i ricercatori hanno constatato una delle conseguenze note dell’esposizione precoce alla pornografia, ossia una relazione diretta tra l’età in cui la si scopre e il successivo sviluppo di atteggiamenti maschilisti.

Gli psicologi hanno quindi approfondito il rapporto tra l’esposizione a contenuti sessualmente espliciti e due precisi atteggiamenti sessisti: il desiderio di controllo nei confronti delle donne e la tendenza alla promiscuità sessuale (il cosiddetto playboy lifestyle).

Questa volta con una certa sorpresa, il gruppo di ricerca ha scoperto nei dati due distinte e ben definite correlazioni: «Abbiamo visto che più l’esposizione avviene in giovane e giovanissima età, più è probabile sviluppare il desiderio di dominio», spiega Alyssa Bischmann, una delle autrici dello studio, «mentre se si arriva al porno a un’età più avanzata, è più probabile che prevalga il desiderio di condurre una vita da playboy. La distinzione è abbastanza netta, e non ce lo aspettavamo».

ALTRI FATTORI. Probabilmente lo sviluppo di tendenze come quelle rilevate nella ricerca non sono connesse solo all’età di esposizione all’hard, tuttavia «non ci sono molte ricerche sul rapporto tra maschi, “maschilismo” e pornografia. Non abbiamo, per esempio, una spiegazione soddisfacente sulla relazione tra età e tipo di atteggiamento sessista», dichiara Christina Richardson, coautrice dello studio – che sottolinea la necessità di altre ricerche per individuare i diversi fattori in gioco che possono indurre a comportamenti indesiderabili.

Potrebbero anche influire elementi quali le esperienze sessuali negative, l’ansia da prestazione, le credenze religiose, la frequenza di utilizzo della pornografia… Ed è possibile che le differenze tra pornografia e sessualità reale siano ciò che spiega perché i più giovani sviluppino tendenze al dominio piuttosto che desideri da playboy lifestyle.

 

13 Ottobre 2017 Il nuovo reality americano che mette all’asta la verginità.

Il nuovo reality americano che mette all’asta la verginità.

Justin Sisley, regista di documentari, ha convinto alcuni ragazzi e ragazze ad apparire in un reality show australiano nel quale i giovani mettono all’asta la loro verginità, che verrà conquistata dal miglior offerente. Non appena le autorità hanno detto che lo avrebbero accusato di prostituzione se le riprese fossero proseguite, Sisley ha trasferito il progetto dall’Australia al Nevada – negli Stati Uniti – rivendicando il fatto che aveva già trovato almeno 3 partecipanti.

I concorrenti saranno pagati 20 mila dollari ciascuno per prendere parte all’asta e inoltre riceveranno il 90% del proprio prezzo; il resto dei soldi andrà invece al bordello che ospiterà l’evento. Le offerte iniziali dell’asta verranno fatte online, poi gli offerenti saranno presenti alla parte finale dell’asta, che si svolgerà faccia a faccia con i ragazzi che hanno messo in vendita la verginità.

Veronica, una ragazza australiana di 21 anni, annuncia di aver firmato per partecipare all’asta in modo da poter guadagnare soldi e per sfidare i tradizionali giudizi sul sesso. «Tecnicamente sto vendendo la mia verginità per denaro e quindi sarebbe classificato come prostituzione, ma non sarà una cosa che si ripeterà regolarmente, così nella mia testa posso giustificarmi col fatto che non diventerò una prostituta», ha annunciato la ragazza in un’intervista, «e non credo che lo rimpiangerò».

Il regista ha ammesso che il suo progetto non è stato apprezzato dai genitori dei ragazzi coinvolti: «Mi odiano», ha detto.