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12 Ottobre 2017 Luca Carboni, buon compleanno.

Luca Carboni, buon compleanno.

Auguri a Luca Carboni che oggi compie 55 anni.

Luca Carboni (Bologna, 12 ottobre 1962), ha debuttato sulla scena musicale nel 1981 come chitarrista e compositore del gruppo Teobaldi Rock, esordendo come solista nel 1984. Si è sempre distinto per il carattere intimista e riflessivo dei suoi testi.

Di lui, si accorgono Lucio Dalla e il gruppo degli Stadio, chiamandolo per proporgli di firmare un testo per il primo album che stavano registrando proprio in quei giorni. Nasce così “Navigando controvento”, canzone contenuta nel primo album degli Stadio.

Nel 1984 esce finalmente il suo primo album intitolato “Intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film”, alla cui realizzazione partecipano Ron e gli Stadio: vende trentacinquemila copie, numero considervole per il debutto di un artista se contiamo anche il fatto che raggiungerà le cinquanta mila copie col singolo “Ci stiamo sbagliando”.

Un anno dopo è la volta di “Forever”, altro azzeccato successo del tenebroso cantautore. A questo punto, per non bruciarsi con iniziative sbagliate o con brani inutili, è il momento di tirare il fiato e di fare il punto della situazione. Luca tira i remi in barca e se ne sta in silenzio creativo per due anni, prima dell’uscita nel 1987 del maturo “Luca Carboni”, di cui “Silvia lo sai”, storia di droga e disperazione raccontata in punta di penna e con estrema discrezione, diviene quasi un inno generazionale, una canzone simbolo.

Altra canzone che fa centro nel cuore della gente è “Farfallina”, che col suo grido “Ho bisogno d’affetto!”, lancia un nuovo modo, diretto e struggente, di parlare delle proprie necessità e dei propri bisogni: l’album resta in testa alle classifiche per ben cinque mesi ininterrottamente e il tour riscuote un grandissimo successo.

Nel 1989 nasce “Persone silenziose” e nel 1992 “Carboni”, di cui “Mare mare”, “Le storie d’amore” e “Ci vuole un fisico bestiale” diventano subito hit.

Il tour con Jovanotti, realizzato in quello stesso anno, dimostra che diversi stili di musica possono convivere e completarsi. Seguiranno “Diario Carboni”, album dal vivo con alcuni inediti (tra cui “Faccio i conti con te”) e “Mondotour 1996”, tratto da uno dei tour più belli, nuovi ed interessanti che si siano visti in Italia negli ultimi anni.

Sempre più estraneo alle logiche di mercato e chiuso nella sua ricerca solitaria, Carboni farà uscire “Carovana”, un album realizzato in casa col computer da cui sarà estratto per il lancio il singolo “Le ragazze”.

Ormai il nome di Carboni è un caposaldo della musica italiana e dopo anni di attività all’alba del 2000 è tempo di bilanci. E’ per questo che nel 1999 vede la luce “Il tempio dell’amore”, la raccolta dei suoi successi.

L’album ottiene un ottimo riscontro di vendite e questo può apparire scontato, ma non lo è più tanto se si considera che l’artista sceglie di non promuoverlo in Italia, né attraverso la solita televisione (il canale privilegiato da tanti), né con un tour annesso. I concerti che seguiranno non toccheranno l’Italia.

Alla fine del 2001 esce un album dal titolo enigmatico (non tanto per il nome, naturalmente, ma per la scelta della disposizione dei caratteri): “Lu*CA”.

Un lavoro autobiografico in cui si abbandonano i suoni elettronici degli ultimi lavori per dare spazio ad un suono più vero e sofisticato, con testi sempre sensibili e mai banali, un concentrato di tutte quelle caratteristiche che hanno assicurato al cantante bolognese il suo meritato stuolo di fan.

 Nel 2002 esce un DVD con dieci video selezionati; poi pubblica “Live” (2003), 29 pezzi selezionati tra i live dal 1992 al 2002 più l’inedita “Settembre”.

Il nuovo successivo album di inediti si intitola “Le band si sciolgono” ed esce nell’autunno del 2006, anticipato dal singolo “Malinconia”.

Il lavoro vede la collaborazione di Pino Daniele (il quale suona nel brano “La mia isola”) e di Tiziano Ferro, che duetta con Luca Carboni in “Pensieri al tramonto”.

Discografia

  • 1984 – …intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film
  • 1985 – Forever
  • 1987 – Luca Carboni
  • 1989 – Persone silenziose
  • 1992 – Carboni
  • 1995 – MONDO world welt monde
  • 1998 – Carovana
  • 2001 – LU*CA
  • 2006 – …le band si sciolgono
  • 2011 – Senza titolo
  • 2015 – Pop-up

 

11 Ottobre 2017 Un’equipe di scienziati scopre il potenziale farmaceutico delle sostanze psichedeliche

Un’equipe di scienziati scopre il potenziale farmaceutico delle sostanze psichedeliche

Un’equipe ha eseguito dei test su mini-cervelli umani coltivati in provetta dimostrerebbero i benefici di alcune droghe famose negli anni 60 e 70

“Aprire le porte della percezione…alla scienza.” Il viaggio è appena cominciato ma sembrerebbe proprio che le sostanze psichedeliche, protagoniste degli anni 60 e 70, siano tornate in voga, soprattutto tra gli scienziati.

Un’equipe di ricercatori guidati da Stevens Rehen, docente all’Università Federale di Rio De Janeiro e responsabile della ricerca presso il D’Or Institute for Research and Education, sta facendo una ricerca che dimostrerebbe le potenzialità farmacologiche di queste droghe.

Testando le sostanze su mini-cervelli umani coltivati in provetta si è scoperto che oltre ad aumentare la plasticità dei circuiti nervosi associati alla memoria e all’apprendimento, alcune di queste droghe potrebbero proteggere da infiammazioni e neurodegenerazione i nostri neuroni.

“Il nostro studio – afferma Rehen – evidenzia ancora una volta il potenziale clinico nascosto di queste sostanze che sono sottoposte a restrizioni legali, ma che meriterebbero maggiore attenzione da parte della comunità medica e scientifica”.

Oggi grazie alla ricerca il team brasiliano, che ha condotto i test con la 5-MeO-DMT, presente in diverse piante e nel veleno di un rospo che vive nel deserto di Sonora, ha dimostrato che la sostanza altera la produzione di quasi mille proteine nel cervello, quelle coinvolte nella formazione e nelle sinapsi fondamentali per apprendimento e memoria, e diminuisce alcune proteine responsabili di infiammazione e neuodegenerazione.

11 Ottobre 2017 James Marques

James Marques

Extra Party è il format di musica dance, ispirato al sound delle “One Night” che accompagna l’apericena dei Siciliani.

Un viaggio musicale festoso, manipolato da James Marques, music selecta di un’attenta selezione tra le migliori produzioni dance del momento.

Extra Party si compone di suoni:  House; Deep House; Tech House e Disco.

Coming Events: Sabato ore 22.00

11 Ottobre 2017 Creato il primo vino di colore blu.

Creato il primo vino di colore blu.

Di vini conosciamo i bianchi, rossi e rosati. Da oggi, però, negli scaffali dei supermercati e delle enoteche sarà possibile trovare anche vini di colore blu.

A crearli una start-up spagnola di nome Gik che, per realizzarli, non ha usato coloranti artificiali. Sono stati necessari due anni di lavoro con diversi ricercatori universitari.Il vino blu è creato con un mix di uva bianca e nera, mescolata con antocianina, un pigmento presente nella buccia dei chicchi d’uva che ne produce il colore. Poco ancora si sa sul sapore, con i creatori che invitano a non avere preconcetti.

I giovani inventori non hanno alcuna esperienza nella produzione di vino ma ritengono che questo sia il loro punto di forza: “Nel nostro paese il vino è sempre stato su un piedistallo, così abbiamo pensato che fosse bello che anche la gente qualunque, senza conoscenze, potesse crearlo”.

11 Ottobre 2017 Perché il marito tradito è chiamato cornuto?

Perché il marito tradito è chiamato cornuto?

Non è chiaro il motivo per cui le corna sono simbolo dell’infedeltà coniugale. Qualcuno suggerisce che l’aggettivo cornuto, nel senso di tradito, derivi dal maschio della capra (detto anche becco: da qui le espressioni “far becco”, “essere becco”) la cui compagna è nota per la disinvoltura con cui cambia partner.

Però nell’antichità le corna erano simbolo di virilità, coraggio, audacia: gli dei venivano rappresentati con le corna sul capo e per imitazione i regnanti le inserivano nei loro diademi. Anche i guerrieri ornavano con le corna di capro i loro cimieri. Non è chiaro perché le sorti di questa parola siano così fortemente mutate coi secoli.

DIFFICILE ETIMOLOGIA. Molti studiosi hanno cercato di capire dove e quando l’espressione “avere le corna” e l’aggettivo cornuto hanno cominciato ad avere il significato ingiurioso attuale. Secondo alcuni, fu a Costantinopoli al tempo dell’imperatore Andronico Comneno (1120 circa -1185). Si racconta che questi usasse rendere noti i suoi successi amorosi facendo appendere nei luoghi più frequentati della capitale le teste dei cervi da lui uccisi a caccia. Ma è un’ipotesi, e la questione è ancora aperta.

11 Ottobre 2017 Il sesso non è l’anima del commercio.

Il sesso non è l’anima del commercio.

Le pubblicità sexy e ammiccanti fanno vendere di più. O, almeno, così si dice… Perché sembra che non sia vero: a smentire quella che ormai può essere considerata una credenza popolare è uno studio condotto da un team di ricercatori della University of Illinois e recentemente pubblicato sull’International Journal of Advertsing.

SUPER STUDIO. Charles Sandage e i suoi colleghi hanno condotto una meta-analisi su 78 studi effettuati su questo argomento tra il 1969 e il 2017 e sottoposti a peer review (verifica).In totale queste ricerche hanno coinvolto oltre 17.000 consumatori di Stati Uniti, Europa, Australia e Asia, esposti a pubblicità di ogni tipo: dai cartelloni stradali ai banner, dalle pagine pubblicitarie di riviste e giornali agli spot televisivi.

CHE MARCA ERA? Dallo studio emerge che le pubblicità a sfondo sessuale si ricordano più facilmente, ma non aiutano a ricordare la marca protagonista dello spot. Non solo: nei confronti di questi brand i consumatori sembrano anche più propensi a manifestare atteggiamenti negativi.

IL SESSO NON VENDE. E i sexy spot non sembrano in grado nemmeno di influenzare le vendite: «Non abbiamo rilevato nessun effetto sulle intenzioni d’acquisto dei consumatori», commentano i ricercatori.

Meno sorprendente il dato relativo al gradimento di queste pubblicità, che sembrano piacere molto agli uomini e molto meno alle donne.

Lo studio della University of Illinois conferma nella sostanza una ricerca condotta nel 2016 dalla società di rilevazione Ace Metrix sugli spot trasmessi durante le ultime sei edizioni del SuperBowl: l’analisi dei dati ha mostrato come gli annunci sexy fossero del 9% meno efficaci rispetto a quelli più casti.

CAST DIVA. Per questo motivo molte aziende, soprattutto negli Stati Uniti, sono corse ai ripari e nelle ultime versioni dei loro spot hanno eliminato i riferimenti sessuali troppo espliciti.Tra i casi i più eclatanti quello di GoDaddy, email provider americano noto per le modelle poco vestite e ammiccanti protagoniste della sua pubblicità.Già dallo scorso anno l’azienda ha completamente cambiato la propria strategia di comunicazione: «Siamo cresciuti», ha poi rivelato Barb Rechterman, marketing manager dell’azienda, quasi a voler dire che l’adolescenza e le relative tempeste ormonali erano ormai alle spalle.

11 Ottobre 2017 Cetroli e banane vietate alle donne mussulmane. Provacano strani pensieri.

Cetroli e banane vietate alle donne mussulmane. Provacano strani pensieri.

Cetrioli e banane vietate alle donne musulmane; possono portare troppo facilmente a pensieri proibiti. Questo è quanto considerato da un religioso islamico che vive in Europa e classifica come peccaminoso il consumo di questi tipi di frutti da parte delle donne.

Le musulmane, infatti, d’ora in poi non potranno più comprare questo tipo di frutta durante la spesa quotidiana e dovranno essere accompagnate da un loro familiare maschio se hanno il desiderio di mangiarne; gli uomini presenti, inoltre, dovranno tagliare i frutti in più pezzi, così da fargli perdere la loro forma originale.

11 Ottobre 2017 Smartduvet, la coperta intelligente che salva la coppia.

Smartduvet, la coperta intelligente che salva la coppia.

Smartduvet è una coperta intelligente che potrebbe risolvere gran parte delle discussioni di coppia sulla temperatura della camera da letto: sempre troppo calda per lui, sempre troppo fredda per lei.

Realizzata da una start-up americana, Smartduvet è di fatto una camera d’aria che si mette tra il lenzuolo e la coperta o all’interno del sacco copri-piumino.

IL LETTO PERFETTO. Il dispositivo è collegato a un box dal quale fuoriesce aria a temperatura controllata che riscalda o rinfresca il letto a seconda delle preferenze.Una speciale tecnologia simile a quella dei climatizzatori bi-zona delle auto permette di mantenere i due lati del letto a temperature diverse, così da soddisfare le esigenze di entrambi gli occupanti.

Secondo i suoi inventori la circolazione d’aria garantita da Smarduvet riduce il livello di umidità e oltre ad aumentare il comfort tra le lenzuola riduce la proliferazione di acari e batteri.

BASTA LETTI SFATTI. Non solo: Smartduvet elimina l’incombenza di dover rifare il letto, perché quando il il flusso d’aria la gonfia, il letto si rassetta da solo rimettendo lenzuola e coperte in posizione.Dotata di connessione Wi-Fi, Smartduvet si controlla tramite una app, che permette di impostare temperatura e funzionalità anche quando si è fuori casa.

11 Ottobre 2017 Cinque comportamenti sui social che sono segno di una bassa autostima

Cinque comportamenti sui social che sono segno di una bassa autostima

Social: Selfie, foto del cibo, delle vacanze e degli allenamenti in palestra…lo fate anche voi? Ecco perché non è un buon segno.

Dai social network proprio non riusciamo a separarci: Facebook, Twitter, Instagram e Snapchat ci accompagnano sempre e lì postiamo molte delle cose che ci riguardano. Attenzione però: alcuni dei momenti che condividiamo con i nostri contatti, in realtà, sarebbero segno di bassa autostima. Proprio così, e se ci riflettete bene vi accorgerete che si tratta di una cosa ovvia. Pensate ad uno degli episodi più felici della vostra vita: eravate intenti a scattarvi foto o a godervi le cose belle che avevate intorno?

 

1. Dire sempre dove siete

“Spiaggia time”, “Pausa caffè”, “Vacanza con il mio amore”…non sarebbe meglio pensare a divertirsi piuttosto che a scrivere e postare foto su Facebook?

2. “Allenamento durissimo, #fitness #gym #nopainnogain”

A volte si condividono grandi stati su Facebook per motivarsi e mostrare la propria tenacia ma la realtà, spesso, è tutta un’altra storia.

3. Foto del cibo

È la moda del “food porn”, e la gente non ne riesce proprio a fare a meno: le nostre nonne non approverebbero questi comportamenti!

4. Ossessione-selfie

Sul vostro profilo ci sono già decine e decine di foto…che bisogno c’è di continuare a scattarsi dei selfie? Meglio sorridere alle persone che avete veramente intorno!

5. Lo shopping

Chi posta questo tipo di contenuti sui social cerca disperatamente l’approvazione degli altri, mostrandosi conforme alla moda perché non ha un proprio stile. Siete tra queste persone? Ci dispiace per voi, ma è la dura verità!