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19 Novembre 2017 Povia, buon compleanno

Povia, buon compleanno

Auguri a Povia che oggi compie 45 anni.

Giuseppe Povia nasce a Milano il 19 novembre 1972.

Nel 2003 vince la XIV edizione del Premio Città di Recanati (oggi Premio Musicultura) con il brano “Mia sorella” (canzone che tocca il tema dell’anoressia e della bulimia) elogiato da alcuni dei più grandi poeti d’Italia contemporanei come Alda Merini, Fernanda Pivano, Dacia Maraini.

Nel 2005 partecipa, fuori concorso, al Festival di Sanremo con la canzone “I bambini fanno ooh…”. Il brano viene scelto come colonna sonora per “Avamposto 55”. Il pezzo ha superato le 180.000 copie vendute, ricevendo numerosi dischi di platino ed è stato premiato, su indicazione della SIAE e con un riconoscimento speciale da BMG Sony, per aver raggiunto più di 500.000 download digitali. Esce il suo primo Album “Evviva i pazzi…che hanno capito cos’è l’amore” che raggiunge il disco d’oro per le oltre 60 mila copie vendute.

Nel 2006 vince la 56° Edizione del Festival di Sanremo con la canzone “Vorrei avere il becco” e pubblica il secondo Album “I bambini fanno ooh… la storia continua” che raggiunge il disco d’oro per le oltre 45 mila copie vendute.

Nel 2009 arriva 2° alla 59° edizione del Festival di Sanremo con la canzone “Luca era gay” e si aggiudica anche il Premio Sala Stampa Radio Tv. Il 20 febbraio esce il suo quarto Album “Centravanti di mestiere” in contemporanea in Italia, Germania, Francia, Svizzera ed Austria.
Vince, con il brano “Luca era gay”, il premio Mogol per il miglior testo tra le canzoni popolari italiane edite dal 1° gennaio 2008 al 28 febbraio 2009.
Conduce per 13 puntate su Canale Italia la trasmissione “Ho imparato una canzone”.

Nel 2010 partecipa alla 60° edizione del Festival di Sanremo con la canzone “La verità” e pubblica il suo sesto Album, un Ep intitolato “Scacco matto” che riceve il disco d’oro per le oltre 63 mila copie vendute ed oltre 250 mila download digitali.
Nell’ambito dei Wind Music Awards, riceve il premio delle associazioni di categoria Fimi, Pmi e Afi e pubblica il singolo “E non passi”.

Nel 2012 viene pubblicato il suo nuovo lavoro dal titolo “I ‘bambini’ fanno rock”.
Nasce al CMM di Grosseto la prima “Scuola per Cantautori” di cui lui è il Direttore Artistico.

Nel 2013 parte il progetto “Scuole in tour con Povia” che prevede incontri musicali e dibattito su canzoni a tematica sociale rivolto ai ragazzi degli istituti d’istruzione secondaria.
Partecipa come ospite fisso in prima serata su Rai 1 al programma “I Migliori Anni” presentato da Carlo Conti.

Nel 2014 inizia il nuovo tour teatrale dal nome “Tu Povia non lo conosci”.

Ad aprile 2016 esce il doppio Cd dal titolo “NuovoContrordineMondiale” autoprodotto, autodistribuito e a tiratura limitata totalmente libero da multinazionali, grandi distribuzioni e portali digitali.

19 Novembre 2017 Novembre 1988: il brano “Bad medicine” dei Bon Jovi #1 delle hitchart

Novembre 1988: il brano “Bad medicine” dei Bon Jovi #1 delle hitchart

Bad Medicine è una canzone dei Bon Jovi, scritta da Jon Bon Jovi, Richie Sambora e Desmond Child. È stata estratta come primo singolo dal quarto album in studio del gruppo, New Jersey, nel settembre del 1988. Ha raggiunto il primo posto della Billboard Hot 100e la terza posizione della Mainstream Rock Songs negli Stati Uniti. Altrove, si è posizionata al diciassettesimo posto nel Regno Unito, al quinto in Canada e al quindicesimo in Australia.

La canzone fa parte del primo Greatest Hits del gruppo, Cross Road, dell’album live One Wild Night Live 1985-2001 e del disco acustico This Left Feels Right. Si tratta di una dei pezzi più popolari nei concerti dei Bon Jovi, durante i quali viene spesso inframezzata da brevi cover di altre popolari canzoni. Appare nei video concerti Live from London, The Crush Tour e nei titoli di coda di Live at Madison Square Garden.

Classifica del  19/11/1988

1 Bad medicine Bon Jovi
2 A groovy kind of love Phil Collins
3 Desire U2
4 E’ qui la festa Jovanotti
5 Faccia da pirla Charlie
6 Domino dancing Pet Shop Boys
7 Riding on a train Pasadenas
8 She wants to dance with me Rick Astley
9 Yeke yeke Mory Kante
10 One moment in time Whitney Houston
18 Novembre 2017 Novembre 1974: oggi usciva “The Lamb Lies Down On Broadway” dei Genesis

Novembre 1974: oggi usciva “The Lamb Lies Down On Broadway” dei Genesis

18 Novembre 1974: per molti questo è il giorno che segnò la fine dei Genesis.
Usciva l’album “The Lamb Lies Down On Broadway”, il sesto album dei Genesis e primo doppio LP, ma anche l’unico loro vero concept album.
Perchè per molti segnò la fine, perchè fu l’ultimo realizzato con Peter Gabriel che già durante le registrazioni aveva avvisato che a fine tour avrebbe mollato.
Furono ben 102 le date in giro per il mondo, tour iniziato il 20 novembre 1974 a Chicago e finito il 22 maggio 1975 a Besançon, Francia.
Tra le canzoni di questo strepitoso album c’era anche questa!

https://www.youtube.com/watch?v=Z7qRy5m4Z0o&feature=youtu.be

18 Novembre 2017 Troppi selfie cancellano i ricordi

Troppi selfie cancellano i ricordi

Una ricerca svolta in Nuova Zelanda dimostra che fare troppi selfie distrugge la nostra memoria.
In Nuova Zelanda un gruppo di ricercatori ha affermato che fare troppi selfie fa cancellare i ricordi nella testa della gente.

Ciò accade perché quando ci concentriamo per assumere una bella posa e per far rientrare nella foto anche il panorama che ci circonda, mettiamo in secondo piano l’ambiente e non ci concentriamo sulle bellezze intorno a noi.

Questo atteggiamento porta a non osservare i particolari e ad accontentarsi di vederli attraverso lo schermo del telefono o delle macchine fotografiche.

I ricercatori confermano che quando una persona dopo torna a casa non è nemmeno in grado di riordinare le foto che ha scattato perché non si ricorda l’ordine esatto dei dettagli a causa della poca attenzione che ha utilizzato. Godetevi il momento perché attraverso una foto non si possono rivivere le stesse emozioni.

18 Novembre 2017 Perde peso mangiando pizza ogni giorno

Perde peso mangiando pizza ogni giorno

Un uomo è riuscito a perdere peso mangiando pizza ogni giorno. Ecco i segreti di Lord of Pizza.
Quante volte, volendo perdere peso, avete messo al bando la pizza pensando fosse un pessimo alimento per chi si trova a dieta? Un uomo ha dimostrato che, invece, si può dimagrire anche mangiando pizza ogni giorno!
Brian Northrup, noto anche come Lord of Pizza, per 367 giorni consecutivi si è recato nella catena americana Domino, nella sua città in New Jersey, mangiando una pizza. Dopo un anno Northrup aveva perso circa 5 kg ed era in forma eccellente. L’intero progetto è stato documentato quotidianamente nella sua pagina Instagram, in cui ha pubblicato la foto di ogni pizza ordinata.

Ma qual è il segreto di Lord of Pizza? Semplicemente bruciare calorie tramite l’esercizio fisico. “Troppo spesso ho sentito allenatori, esperti di fitness e anche i medici che dicono alle persone di non poter smaltire una cattiva dieta. Credo che tutte queste persone sottovalutino enormemente ciò che è possibile attraverso un duro lavoro”.

Va detto che il regime di allenamento di Northup è parecchio impegnativo: in palestra 3-4 volte a settimana e 40-50 Km di allenamento cardio ogni giorno. Northrup non è la prima persona a dimostrare di poter perdere peso mangiando male. Qualche tempo fa un insegnante di scienze ha perso 17 kg mangiando da McDonald’s per 90 giorni consecutivi.

18 Novembre 2017 Funzionano i contraccettivi ormonali maschili

Funzionano i contraccettivi ormonali maschili

L’efficacia è praticamente la stessa di quelli femminili, anche se rimangono alcuni importanti effetti collaterali. Sono ora allo studio nuovi dosaggi e metodi di somministrazione.

 Una combinazione di ormoni iniettata nel corpo maschile si è rivelata un contraccettivo efficace quanto la pillola femminile, prevenendo le gravidanze nel 96% dei casi. È quanto emerge da un’ampia ricerca internazionale che lascia intravedere un futuro in cui le responsabilità della contraccezione siano equamente distribuite all’interno delle coppie, ma che evidenzia anche alcuni importanti effetti collaterali.Lo studio ha coinvolto 350 uomini che hanno ricevuto iniezioni di progesterone e testosterone: il primo agisce sull’ipofisi o ghiandola pituitaria per annullare la produzione di spermatozoi e di fatto “spegnere” il sistema riproduttivo maschile. Il testosterone serve a compensare il calo di ormoni maschili indotto dal progesterone e a mantenere il paziente in salute.

 PROMETTENTE. Il sistema ha stupito per la sua efficacia. Dopo un periodo iniziale in cui gli uomini, tutti in relazioni stabili, hanno adottato le iniezioni e altri metodi contraccettivi, si è passati alla verifica vera e propria, con soltanto una puntura al bimestre come unico modo per prevenire gravidanze.Solo 4 concepimenti sono avvenuti su 274 coppie che sono riuscite ad assumere gli ormoni in modo stabile: una riuscita pari a quella della pillola e maggiore di quella che ha il preservativo nella vita di tutti i giorni, pari all’82% (il condom rimane però l’unico metodo sicuro per evitare malattie sessualmente trasmissibili).

 SINTOMI INDESIDERATI. Tuttavia, il trattamento ha causato alcuni effetti collaterali definiti inaccettabili, come depressione, acne e aumento della libido: conseguenze che hanno spinto 20 uomini ad abbandonare lo studio prima del tempo, e a non coinvolgere altri partecipanti dal 2011 in poi. In tutto sono state registrate 1.491 situazioni di questo tipo, incluso un suicidio e un episodio di forte tachicardia a fine trattamento. Ma il 39% di questi incidenti si è rivelato “slegato” dalle iniezioni.I PROSSIMI PASSI. Secondo gli autori dello studio, parte degli effetti sgraditi si potrebbe eliminare cambiando il dosaggio ormonale o le modalità di somministrazione del mix (si sta ora pensando a un gel da spalmare ogni giorno sul petto). Quanto all’efficacia, questo rimane comunque il maggiore risultato nello studio dei contraccettivi maschili reversibili degli ultimi 40 anni.

17 Novembre 2017 Novembre 1992: Oggi veniva pubblicata la colonna sonora del film “The Bodyguard”

Novembre 1992: Oggi veniva pubblicata la colonna sonora del film “The Bodyguard”

Ricordate il film Bodyguard? proprio quello, con Whitney Houston e Kevin Costner, era il 1992.
Esattamente il 17 Novembre di quell’anno venne pubblicata la colonna sonora del film, all’interno non c’erano solo canzoni della Houston, ma anche di Lisa Stansfield, Joe Cocker e Kenny G.
Nel disco anche la versione cantata da Whitney di una canzone uscita del 1974, “I Will Always Love You” in origine di Dolly Parton, si stima che il solo il singolo, abbia venduto più di 16 milioni di copie!
Fu un successo mondiale, negli Stati Uniti rimase al No.1 per 14 settimane consecutive, l’album invece per 19 settimane non consecutive.

 

17 Novembre 2017 Novembre 1985: il brano “Alive and Kicking” dei Simple Minds #1 delle hitchart

Novembre 1985: il brano “Alive and Kicking” dei Simple Minds #1 delle hitchart

Alive and Kicking è un singolo del gruppo musicale scozzese Simple Minds pubblicato nel settembre 1985 come primo estratto dal loro settimo album in studio Once Upon a Time.

Il brano raggiunse la posizione #1 in Italia.

Classifica del 17/11/1985

1 Alive and kicking Simple Minds
2 Into the groove Madonna
3 Election day Arcadia
4 Rock Me Amadeus Falco
5 P.Machinery Propaganda
6 Alone without you King
7 Johnny come home Fine Young Cannibals
8 Part time lover Stevie Wonder
9 Questione di feeling Riccardo Cocciante & Mina
10 We don’t need another hero Tina Turner
17 Novembre 2017 I padri sexy rovinano le figlie

I padri sexy rovinano le figlie

I maschi “guastano” le femmine e le femmine i maschi. È una bizzarra battaglia dei sessi, che si gioca tutta nei geni. Per ora solo in quelli del moscerino. Ma presto si potrebbe capire quanto è…

I maschi “guastano” le femmine e le femmine i maschi. È una bizzarra battaglia dei sessi, che si gioca tutta nei geni. Per ora solo in quelli del moscerino. Ma presto si potrebbe sapere quanto è diffusa tra le specie.

Il “business” migliore, dal punto di vista evolutivo, per un animale è quello di avere una grossa e sana progenie, che aiuti la sopravvivenza della sua specie. Questo, in termini biologici, significa avere buoni geni. Ma secondo una nuova ricerca condotta dall’università della California e del Queen in Canada, i geni più “capaci” dal punto di vista della riproduzione, non passerebbero dai genitori ai figli, o meglio dal padre alle figlie e dalle madri ai figli.

Danneggiamenti incrociati
I ricercatori hanno modificato i geni di alcuni moscerini della frutta (Drosophila melanogaster) e poi li hanno fatti accoppiare fra loro, con diverse combinazioni. In seguito, hanno analizzato il Dna della loro prole e si sono accorti, che alcuni geni dei moscerini considerati buoni per il proprio sesso, non erano altrettanto utili per il sesso opposto. Anzi avevano l’effetto contrario. In altre parole, da un padre molto prolifico, sarebbero nate solo femmine inette (dal punto di vista delle capacità riproduttive) e lo stesso è stato osservato sui figli maschi di femmine molto feconde. Una specie di rovescio della medaglia per coloro che hanno i geni migliori.

Sesso e evoluzione
È il primo studio che mostra che il “successo” del genitore, maschio o femmina che sia, va a detrimento della prole del sesso opposto. Una specie di battaglia dei sessi, utile forse a non creare un genere più forte dell’altro. Altri studi dovranno dimostrare quanto questo paradosso evolutivo sia diffuso tra le altre specie.